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Ovada. Champagne e cucina tipica piemontese, abbinamento ideale a Quartino diVino

domenica, 27 Agosto 2017 di

svinando

Per molti non è facile localizzare Ovada: chissà perché la di pensa in capo al mondo quando in realtà è una splendida cittadina sospesa tra Piemonte e Liguria. È a una manciata di chilometri dalla provincia di Genova, per l’esattezza 25 in linea d’aria, in un lembo di Alto Monferrato che è ancora Piemonte ma in cui si comincia a respirare aria di Liguria. Questa cittadina dell’Alessandrino vanta un importante passato nella produzione della seta e un interessantissimo presente enologico grazie a un Dolcetto DOCG che, seppure meno noto, non ha nulla da invidiare al più celebre omologo di Dogliani.

E io vi offro un ottimo motivo per programmare una sosta transitando sull’asse autostradale Milano-Genova: il ristorante vineria Quartino Divino o quella che per molti è semplicemente “la champagneria di Ovada”.

Proprio in via Roma, uno dei vicoli principali del nucleo pedonale più antico della cittadina dall’impostazione tipicamente ligure con le case dipinte e i carruggi stretti, c’èQuartino DiVino.

All’interno, il sogno di Giuseppe Martelli e Cinzia Natali che hanno coniugato in un unico locale le loro passioni: vino e cucina.

I toni caldi, il bancone per la mescita, la lavagna in ardesia degli anni ’60 con la lista dei vini “a bicchiere” che varia ogni giorno, le innumerevoli bottiglie sullo scaffale e quell’aria da osteria di paese che ben si combina con le casse di vino e i tappi usati intelligentemente come complementi d’arredo. Il segreto è proprio nella ricerca dei particolari capaci di raccontare la loro storia e la passione che li ha spinti quattordici anni or sono a rivoluzionare la loro vita per creare un luogo che rispecchiasse quello che avrebbero desiderato trovare da cliente, ponendosi però dall’altra parte del banco.

All’esterno un grazioso e garbato dehors estivo, ricavato in un antro tra le case, sempre pieno di amanti del vino e della buona cucina.

Giuseppe sommelier professionista, che ama definirsi “oste”, ha selezionato con cura tutta la carta dei vini con passione e amore verso il vino ed in particolare per lo champagne. Da non perdere una visita alla cantina ricavata nei fondi antichi del locale e protetta da pareti di cristallo dove vengono custodite con cura maniacale più di 600 etichette.

Sulla lavagna ogni giorno sono elencati 5 – 6 Champagne (da 8 a 10 € al calice), 4 – 5 metodi classici (da 5 a 6 € al calice.), 6-7 vini rossi e 5-6 vini bianchi (da 4 a 8 € al calice). I prezzi variano a seconda della tipologia di vino.

In cucina Cinzia, autodidatta con un grande amore per la cucina, non lascia nulla al caso: dalla scelta delle materie prime allo studio del menù che con buon senso segue il ritmo delle stagioni e quanto offrono i produttori locali. Formaggi di vacca bruna, mozzarella della vicina Rossiglione, formaggi di capra, Salame Crespone, Coppa e Filetto Baciato del Salumificio di Cimaferle di Ponzone, lonzino di maiale della Macelleria B&C di Ovada, Prosciutto Crudo di Cuneo DOP e formaggi Raschera, Toma di Bra e Castelmagno.

Pasta fresca e gnocchi fatti in casa, risotti mantecati alla perfezione, baccalà e carne di fassona non mancano mai, mentre in autunno ci si sbizzarrisce con funghi, cacciagione e soprattutto tartufo bianco di fidati fornitori locali, senza dimenticare la deliziosa bagna cauda con le verdure di stagione. Dalla minuscola cucina escono piatti degni di nota come il cestino di brisée con mela rossa e Gorgonzola, la cipolla al forno ripiena di salsiccia e fonduta di raschera, la battuta a coltello di Fassona da insaporire al tavolo, i rabaton alessandrini (gnocchi di ricotta e bietole con maggiorana) gratinati, i ravioli del plin con burro salato crudo e salvia, il risotto alla salicornia e gamberi rossi, il vitello al punto di rosa con la impeccabile salsa tonnata all’antica, lo spiedone del re o la tenera tagliata di sottofiletto di fassona servita con purea di patate piemontesi e cipolle caramellate e tra i dolci Passeggiata al Sassello al bicchiere composto da crema pasticciera, amaretti di Sassello imbevuti nel caffè e ricoperto da cioccolato caldo di Bodrato o il millefoglie ai frutti di bosco caramellati con crema chantilly e gelato.

Piatti davvero ben eseguiti che permettono di cenare senza andare oltre i 35 €, escluso il vino.

L’ottima selezione di vini e soprattutto di champagne fa del Quartino DiVino una meta sicura per appassionati e non solo. Qui si passa per un aperitivo, una cena, un dopocena o semplicemente per godere di questo luogo informale dove sentirsi tra amici e lasciarsi coccolare da Giuseppe e Cinzia.

Forse è per questo che al Quartino diVino ci si va la prima volta e non si resiste a lungo prima di ritornarci la seconda.

Un altro piccolo consiglio: se volete passare serenamente la serata potete pernottare al B&B La Corte, un altro piccolo gioiello nascosto di questa Ovada che non ci si aspetta. Sempre nel nucleo storico, a due passi da Quartino DiVino, il B&B La Corte con tre comode camere molto particolari decorate e arredate con pezzi di antiquariato e la particolarità che ogni pezzo che arreda le stanze è anche in vendita. Ad accogliervi la gentilezza ed il sorriso di Giancarla che lo gestisce e sforna torte e focaccia ligure per la colazione. I costi comprensivi di colazione sono di 80 € per la doppia e 50 € per la singola. Se vi piace svegliarvi con il canto degli uccellini scegliete di dormire nell’uccelliera.

Quartino diVino. Ristorante – Champagneria. Via Roma 23. Ovada (Alessandria)

B&B La Corte. Via Cairoli 78. Ovada (Alessandria)

[Immagini: Monica Bergomi, Facebook, Cascina Tollu]