mulino caputo farine per pizza, pane e dolci

Dopo il tam tam, cala il gelo su Grom che sbarca anche a Piazza Navona?

giovedì, 09 Giugno 2011 di

svinando

Buono o non buono? Dopo lo sbarco di Grom a Roma, non poteva non levarsi qualche voce dissenziente sul Gelato dei gelati, quelli del “Gelato come una volta” con punto vendita pure a Malibu, che hanno appena avuto l’impudenza di aprire le saracinesche davanti a Giolitti. Lasciato sedimentare un po’ gli animi, ecco le impressioni di Alberto Rinaudo e Lorenzo Sandano il giorno seguente l’inaugurazione quando la ressa e gli assaggi gratis sono terminati.

Prezzi alti per l’amante del gelato alla torinese

L’avevo detto e oggi ci sono andato, pagante, ovviamente. Alle 17 di sabato, coda da Giolitti, Grom deserto o quasi, Torcè a via Tomacelli due persone, San Crispino c’era l’eco… questo come premessa logistica.
Poi: proviamo questo Grom, con la precisazione che io amo il gelato alla torinese, cremoso, e quindi dovrei giocare in casa (anche se sono notoriamente rompicoglioni, su tutto, e specie sul gelato).

Alla cassa opto per due da 3,5 euro: noto che i prezzi sono alti e che la panna si paga 0,50: questo per me a Roma è inaccettabile, neanche fosse panna di latte di yak! La panna la fanno pagare in città dell’impero che neanche menziono; a Roma nun se fa pagà, come l’acqua del sindaco ai bar (e poi 0,50 sono mille lire, come direbbe Bonolis: esagerato!).

Scelgo due combinazioni: caffè, fondente e cassata la prima, melone, lampone e albicocca la seconda. La prima mi viene montata male sul cono: la cassata è bloccata tra cioccolato sotto e caffè sopra, e non può essere leccata a parte: pessima cosa, sono costretto a mangiare tutto il caffè per primo, per poi passare alla cassata e al fondente. Il gusto del gelato è forte ma molto poco persistente al palato; il retrogusto acquoso nei tre gusti sostituisce quello lattoso che dovrebbe derivare dalle creme. Un pò delicatino, anche se la cassata è decisamente buona nella ricotta. Dei tre il meglio è il caffè, ma non sferza, in ogni caso.

Passiamo alla frutta. Grom annuncia l’uso di polpa di frutta, ma anche qui i tre gusti rimangono granulosi e con sapore molto poco persistente al palato. Sembrano assai sorbettati, insomma, e mancano di struttura, come se il gelato alla frutta debba essere poco cremoso… addirittura la consistenza del lampone sembrava quella di un fiordifragola di ottima qualità (ma sempre un fiordifragola).

Morale: certamente buoni prodotti di base, ottima immagine complessiva (anche se mi chiedono che tipo di cono voglio, croccante o friabile… l’ho chiesto croccante ma croccava poco), personale e tempistica di servizio da rivedere.

A Roma c’è ancora di meglio, e forse anche altrove, pur cercando quel gelato torinese di cui Mr Grom vuole essere bandiera.

Il sasso l’ho lanciato, attendo gli insulti dei cugini di Grom…. 🙂

(Alberto Rinaudo)

Altalenante con gusto Cassata da rivedere per il divoratore di gelati?

E’ venerdì sera quando vengo a conoscenza dello sbarco di Grom (il McDonald del gelato gourmet? :-P) nella capitale… Troppo tardi e troppo lontano per concedermi la sbafata di coppetta/cono “aggratiss”… Al gelato, però, si sa, non riesco proprio a resistere. Così il giorno dopo eccomi in pista in via della Maddalena, per assaggiare il gelato più vip di Italia, for the first time!

Ore 23,40 circa, la gelateria è presa d’assalto nonostante la rinfrescante pioggerella nei pressi di Campo Marzio. Gente ovunque per le viette sfoggia coni grondanti golosità gelatara, ed io mi catapulto in fila esaminando i gusti del mese. Come primi assaggi non ho dubbi; un 4 gusti con i must di Grom: “Crema Come una Volta”; “Crema di Grom”; “Torroncino” e “Gianduia” con Tonda Gentile. Nonostante il “marasma” al bancone, il personale è prontissimo a far “assaggiare” i gusti in quantita consistente (apposita micro coppetta per assaggio) e a consigliare sugli abbinamenti più “filologici”. “Malus” per la panna (ottima!) extra al costo di 50 centesimi. Evito di prender il cono e quando chiedo: “La cialda la fate voi?” mi viene seccamente risposto: “No!”.

L’assaggio dei primi 4 gusti è molto convincente: nonostante nel “torroncino” tenda a prevalere un dolciastro eccessivo. La Crema, sia nella versione “come una volta” che “Grom- Style” è ottima, cremosa ed intensa; con una piacevolissima persistenza al palato. Ingolosito (o inGELOsito XD) come mio solito, proseguo gli assaggi, con una coppetta piccola “Pistacchio Syriano”, “Nocciola” ed “Extra Fondente” (sorta di sorbetto al cioccolato). Tra questi ultimi, seppur notevole la mantecatura, si ritorna su livelli più mediocri: di Pistacchio e Fondenti, ho provato di meglio nella capitale (vedi Vice); mentre la Nocciola dice la sua senza entusiasmare. Comincio ad esser provato, ma cedo alle provocazioni della simpatica ragazza al banco assaggiando l’ultimo Tris (di gelati): “Caffè”; “Fiordilatte” e “Cassata Siciliana”. Anche qui nuovo assaggio, nuove impressioni: il caffè è tra i più buoni mai provati, finalmente un gusto al caffè che SA di caffè; idem per il fior di latte leggero ma intenso al tempo stesso; con un ottimo dosaggio di zucchero.

Tutt’altra cosa per la “Cassata”: granulosa, stucchevole e veramente troooppo dolce. Non ho la forza per altre coppette “intere” di gelato, ma sfrutto ampiamente la disponibilità del personale per un assaggio di “Limone” (superbo!) e ed un tris di granite: “Fior di latte e menta” (gusto del mese); “Mandorla di Avola” e “Limone”. Bè, se devo essere sincero, in fin dei conti le granite sono la cosa che più mi hanno stupito da Grom! Una consistenza magnifica, cremosa; con un’intensità bellissima di sapori “naturali”. il “fior di latte e mentà” lascia davvero spiazzati per la freschezza al primo assaggio, mentre la mandorla (seppur buona) è penalizzata dall’eccesso (ci risiamo) di zucchero. Tra tutte, il limone (gusto che di solito bypasso sempre) svetta quasi al primo posto; così buono quasi neanche in Sicilia! 😛

Insomma, in conclusione: artigianale, fighetto, commerciale o meno; Grom dice la sua su molti gusti; e rimane nel complesso un ottima alternativa alle gelaterie del panorama capitolino… Toccherà ora vedere se l’offerta rimarrà sempre a buoni livelli. Intanto già si vocifera (in realtà lo dice il personale) di una nuova apertura in piazza Navona…

Noi siamo già pronti con cucchiaino/cialda alla mano… La caccia al Gelo continua!!!… 😛

(Lorenzo Sandano)