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Roma | Sparita e da cancellare da ogni post sui ristoranti

giovedì, 20 Ottobre 2011 di

svinando

Un tempo amavo Roma Sparita, una trattoria sul lato tranquillo di Trastevere. Non che servisse il cibo più buono di Roma, anzi. Ma era un posto “di atmosfera” dove potevo portare amici, clienti e la mamma per mangiare un buon piatto di cacio e pepe con vista su una piazza bellissima. Anche se non ci tornavo da un po’, continuavo a mandare clienti e lettori, consigliando loro il famoso cacio e pepe. Poi qualcosa è cambiato. E non mi metterò certo per questo a puntare il dito contro il mio amato chef Bourdain se il posto, dopo che Tony si è fermato lì per una cacio e pepe nel suo programma tv No Reservations, è nettamente peggiorato. Non è colpa sua. Non è lui che frega i turisti.

Il trattamento che il ristorante riserva ai turisti ha cominciato a prendere una brutta piega l’anno scorso: a parte la cacio e pepe, la qualità del cibo è peggiorata e ho sentito fin troppe storie di clienti trattati male.

Pensavo di aver fatto la mia parte togliendo il locale dalle guide e dalla mia app. Ma non ho segnalato il ristorante per il suo comportamento poco etico. E ho pure dimenticato di togliere Roma Sparita da alcuni miei vecchi post. Non ho fatto abbastanza.

Ma non è troppo tardi per salvare qualche potenziale avventore. Ecco, in proposito, una email inviatami da Michel Q. il cui contenuto è stranamente simile a due esperienze raccontate dai clienti a primavera.

A Roma abbiamo provato molti dei vostri ristoranti consigliati, compreso Pizzarium, Trattoria Monti, Palatium, L’Arcangelo di giovedì (per i suoi meravigliosi gnocchi e gli ottimi secondi). L’unico posto da cui siamo rimasti delusi è Roma Sparita. Avevamo prenotato per un sabato sera e non vedevamo l’ora di provare la sua cacio e pepe, che infatti ci è piaciuta moltissimo. Abbiamo preso anche un secondo e un dessert. Quando ci è stato portato il conto ci dicono che non comprendeva il servizio. Non ho obiettato  che questo non era specificato nel menu e ne abbiamo discusso con una coppia di Francesi seduti ad un tavolo vicino al nostro ai quali era stata fatta la stessa richiesta poco prima. Ho pagato il conto (62,50 euro) con due banconote da 50 euro. Mi hanno portato il resto di 27,50 euro e nessuna ricevuta dei 72,50 euro pagati. Avevano prelevato 10 euro di servizio, pari al 15% del totale! Un vero furto, soprattutto se si considera quello che è successo dopo. Il giorno successivo, una domenica, siamo passati di pomeriggio davanti al ristorante che era chiuso per visitare la chiesa di Santa Cecilia e abbiamo dato un’occhiata al menu esposto a sinistra della porta d’ingresso. C’era scritto “servizio incluso” come si vede bene nella foto che abbiamo fatto.Sono sicuro che agli Italiani non viene chiesto di pagare il servizio. Se noi avessimo saputo che il menu affisso all’ingresso indicava che il servizio era incluso ci saremmo rifiutati di pagare. Secondo me questo caso è anche peggiore di quello di Grano di cui si è discusso sul tuo blog. Il grave errore commesso è di non aver chiesto la ricevuta con l’indicazione del 15% per il servizio. In tutti i nostri pasti a Roma solo in un altro posto hanno aggiunto il servizio del 10%, anche in quel caso non indicato nella ricevuta. Si tratta di Ai Spaghettari (sempre a Trastevere) ma almeno era specificato nel menu che ancora conserviamo. Il menu Armonia di Arcangelo indica un ricarico del 10% per il servizio ma non è stato aggiunto al conto quando abbiamo mangiato lì.

L’altra cosa che dovrei aggiungere è che mi sembra che tutti gli stranieri erano seduti nella stessa parte della veranda nella prima fila di tavoli appena entrati. C’erano naturalmente molti Italiani in quella serata affollata ma in nessuna parte del locale stranieri e Italiani erano mischiati. Il che ha reso più facile annunciare l’aggiunta di un ricarico per il servizio.

Michel ha ragione. Roma Sparita non chiede mai a Italiani e a persone che parlano Italiano di pagare il servizio. Ho provveduto a togliere Roma Sparita dai miei post.

[Testo: parlafood.com Foto: Michel Q.]