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In Calabria brilla la stella Michelin di Rizzuti #sapevatelo

La Guida Michelin 2012 ha regalato soddisfazioni al Sud. Due nuove stelle in Calabria, tra cui il ristorante Dattilo a Strongoli Marina, in provincia di Crotone
mercoledì, 23 Novembre 2011 di

svinando

La Guida Michelin 2012 ha regalato molte le soddisfazioni al Sud. Due nuove stelle in Calabria, tra cui il ristorante Dattilo incastonato nell’Azienda Agricola Roberto Ceraudo di Strongoli Marina, in provincia di Crotone. A festeggiare, oltre la famiglia Ceraudo, c’è lo chef Francesco Rizzuti. Poco avvezzo al palcoscenico, lui si esibisce  in cucina. Lì racconta la tradizione fondendola con le migliori tecnologie, ama approfondire, evolvere, ricercare, ed i risultati lo dimostrano. Grandi soddisfazioni Rizzuti sta avendo anche nel ristorante di Potenza, l’Antica Osteria Marconi.

E’ arrivata or ora una stella nella tua vita. Cosa significa per te?

La stella è una soddisfazione. Sette anni fa quando abbiamo aperto Dattilo ci abbiamo scommesso: vogliamo un ristorante stellato nel nulla gourmet! La provincia di Crotone non aveva mai avuto un ristorante stellato, quindi raggiungere questo risultato non è come prendere una stella a Roma o in Costiera Sorrentina. Ci si sente un po’ come uno scalatore o un esploratore che trova qualcosa di nuovo. Poi la gioia di leggere il proprio nome tra le nuove stelle del Sud da una grossa emozione.

Secondo te le stelle muovono davvero i gourmet?

La Michelin è l’unica guida che è riconosciuta a livello planetario, quindi il turista gourmet la usa come punto di riferimento. Certo dipende dalle zone e dal turismo, ma spero che la stella ci permetta di avere sempre più clienti gourmet

Il sistema dei media e dei riconoscimenti è molto complesso, quanto conta il sapersi raccontare?

Sapersi promuovere e vendersi bene è importantissimo in tutti i settori e così anche in quello dell’accoglienza e della ristorazione… Io riesco a raccontarmi meglio con i miei piatti!

Cosa pensi ancora non sia stato raccontato di te e della tua storia?

Di me non credo sia stato raccontato molto, ma non mi sento un personaggio. Credo che l’unica cosa interessante da provare siano i miei piatti.

Come nasce il tuo rapporto con Dattilo?

Un giorno un amico mi chiama e mi dice devi andare da Roberto Ceraudo, produttore calabrese di grandi vini, vuole aprire un ristorante e vuole una mano. Dopo tre ore di un’infernale Ionica mi trovo in un casale del ‘600 a due km dal mare. Vigneti ed uliveti e il nulla e Don Roberto, un ragazzino di altri tempi. Alle 18 siamo andati a cena, alle 21 siamo andati a dormire. In pratica il giorno dopo sono scappato… Poi per un mese Don Robe’ mi chiamava tutti i giorni dicendomi “mi devi aiutare, qui dobbiamo prendere le stelle!” Insomma alla fine mi ha convinto. Ho detto è una sfida talmente impossibile che mi stimola, la Calabria non aveva nessun ristorante stellato ed oggi ce l’ha.

Qual è il tuo prossimo sogno?

Prendere altre stelle, magari metterne una in Basilicata che ne è priva. Un ristorante con tre stelle, classificato nei 50’th Best Restaurant San Pellegrino. Un sogno ambizioso.

(Antonella Petitti – Rosmarino News)