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San Carlo Cracco e il miracolo delle patatine nella Segheria di Milano

giovedì, 03 Aprile 2014 di

svinando

San Carlo_Segheria

Cose che accomunano San Carlo e Carlo Cracco, oltre a una parte del nome:

  • la cura verso i prodotti
  • l’italianità
  • l’audacia
  • l’amore per la patatina

Cose che non uniscono San Carlo e Cracco, fatta eccezione per una parte del nome:

  • il marketing

San Carlo_Cracco

Più o meno su questi temi si è svolta la presentazione stampa dell’ultima collaborazione di Carlo Cracco (l’ultima, peraltro, di una lunga serie), che a partire dal prossimo 6 aprile presterà il volto alla nuova campagna stampa dell’azienda di patatine fritte. Ma attenzione, non si tratta soltanto di pubblicità.

A dirlo ci hanno già pensato in diversi, ma lo stesso chef ci ha tenuto a ribadirlo, lasciando presagire che la collaborazione si estenderà ad altri prodotti e progetti.

San Carlo_Cracco_Spot

La presentazione (dove? Bè, ovviamente nel locale nuovo di zecca di Cracco a Milano, la Segheria) è stata l’occasione per un breve showcooking, se così si può debitamente descrivere l’arte dello chef nell’assemblare una millefoglie di patatine rustiche con il baccalà mantecato, una delle ricette appositamente studiate per San Carlo.

San Carlo_Showcooking

Lo scopo dell’azienda alimentare, infatti, è di “far entrare la patatina nell’alta cucina italiana”, laddove “Carlo Cracco è l’autore di questa legittimazione, visto che rappresenta per il grande pubblico una autorità indiscussa nel saper giudicare il buon gusto italiano”.

E, a quanto pare, la missione è riuscita.

Conversazioni udite tra il pubblico, tra una rustica con uovo di quaglia al tegamino, pancetta e senape in grani e un’altra con mini hamburger di fassona, salsa barbecue e glacialis:

–  “Guarda come dispone bene il merluzzo sulla patatina”
–  “È più sexy di Rocco Siffredi”
–  “Nello spot recitava come fosse un attore”

San Carlo_Patatine

La sfida è aperta. Dopotutto, che il giudizio sulla nuova collaborazione sia uno scontroso “pecunia non olet” oppure un “lo faremmo tutti”, chi non correrebbe a casa a preparare una rustica gourmet con foie gras, broccolo e aceto balsamico?

L’hashtag dell’evento non sarà mica stato #sancarlocracco per caso: solo un sant’uomo potrebbe trasformare delle patatine in busta in un ingrediente ambìto davanti ai fornelli.

Io grido al miracolo di San Carlo: chi di voi aveva mai pensato di trovare l’eccellenza nella busta delle patatine?