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zone gialle Italia

Lombardia e Piemonte regioni gialle. Ristoranti e bar: cosa si può fare

Nuove zone gialle in Italia con Basilicata, Calabria, Lombardia e Piemonte. Riaprono bar, ristoranti, pizzerie ma solo fino alle 18
domenica, 13 Dicembre 2020 di

Basilicata, Calabria, Lombardia e Piemonte diventano gialle.

Quindi bar, ristoranti, pizzerie da oggi, domenica 13 dicembre, possono finalmente riaprire.

Le attività di ristorazione riaprono con il solito orario da zona gialla, cioè solo a pranzo o comunque fino alle 18.

Una boccata di ossigeno per circa 94 mila tra bar, ristoranti, pizzerie e agriturismi (il calcolo è della Coldiretti) in vista del Natale. O almeno fino a quando non ci saranno modifiche al Dpcm che prevede il divieto di spostamento tra Comuni nei giorni di Natale e Santo Stefano. C’è la paventata ipotesi che per consentire gli spostamenti intra comunali proprio bar, ristoranti e pizzerie sarebbero costretti a chiudere nei giorni festivi.

Nella nuova mappa dell’Italia a zone, il colore giallo è predominante.

Le regioni gialle con i ristoranti aperti a pranzo

  1. Basilicata
  2. Calabria
  3. Emilia Romagna
  4. Friuli Venezia Giulia
  5. Marche
  6. Puglia
  7. Umbria
  8. Sicilia
  9. Liguria
  10. Lazio
  11. Lombardia
  12. Molise
  13. Piemonte
  14. Sardegna
  15. Veneto
  16. Provincia di Trento

Cosa si può fare in zona gialla

Zone gialle

Gli spostamenti nelle regioni gialle sono liberi e quindi ci si può muovere tra Comuni, Province e anche tra Regioni gialle. Resta il coprifuoco dalle ore 22 alle ore 5 quando è vietato qualsiasi spostamento. Sono consentiti solo quelli per lavoro salute, necessità o urgenza e occorre compilare il modulo di autocertificazione.

Bar, ristoranti, pizzerie, pub e tutte le attività di ristorazione sono aperti dalle 5 fino alle 18.

L’asporto è consentito fino alle 22.

La consegna a domicilio è sempre consentita.

Per quanto riguarda lo shopping, è consentito tutti i giorni ma il sabato, la domenica e i giorni festivi sono chiusi i negozi nei centri commerciali.

Restano in vigore per le attività di ristorazione tutte le regole conosciute circa il distanziamento, obbligo di rilevazione della temperatura, commensali a tavola e non appartenenti allo stesso nucleo convivente. Attenzione anche al cartello da apporre all’ingresso del ristorante con la capienza massima consentita dei locali.