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Anthony Bourdain un anno dopo

martedì, 25 Giugno 2019 di

Oggi, 25 giugno, in quello che sarebbe stato il giorno del suo 63° compleanno, si celebra il #BourdainDay, il giorno dedicato ad Anthony Bourdain, celebrity chef che un anno fa, l’8 di questo stesso mese di giugno, si è suicidato.

L’idea è di Eric Ripert, l’amico di sempre e la persona che lo ha ritrovato nella sua stanza d’albergo in Francia (stavano girando una puntata di quella che è diventata l’ultima serie del programma Parts Unknown), e di José Andrés, celebrity chef spagnolo da paco insignito dell’Icon Award 2019, anch’egli vecchio amico di Bourdain: celebrare uno degli chef e degli amici veramente più iconici dei nostri giorni condividendo ricordi, esperienze, frasi, foto con l’hashtag #BourdainDay.

Anche Scatti di Gusto, che già aveva raccontato l’incontro di Bourdain con Gabriele Bonci, vuole partecipare a questa celebrazione collettiva con questi 5 piccoli spunti, che si aggiungono ai 7 che avevamo proposto in questo articolo pubblicato qualche giorno dopo la sua scomparsa.

1. Il libro “Anthony Bourdain Remembered”

Nato come tributo realizzato dalla CNN, la rete televisiva che trasmetteva il suo programma Parts Unknown, in edizione limitata per la figlia di Bourdain e i suoi amici, Anthony Bourdain Remembered è stato pubblicato e messo in vendita alla fine di maggio di quest’anno. Contiene foto di Bourdain in giro per il mondo, e i ricordi di amici colleghi e collaboratori, fra cui Barack Obama, Eric Ripert, Yotam Ottolenghi, Daniel Boulud, Jacques Pépin, José Andrés, Tom Colicchio, Jill Filipovic, Ken Burns, W. Kamau Bell, Serj Tankian, Questlove e Iggy Pop. E le parole che a Bourdain hanno dedicato anche le persone comuni sui canali social messi a disposizione dalla CNN. Nelle parole di Amy Entelis, vicepresidente esecutivo della CNN,

La nostra relazione con Anthony Bourdain è iniziata nel 2012 e in questi anni Tony è diventato un caro amico e collega che ha arricchito la CNN con la sua brillante narrazione, la sua voce inconfondibile e il suo punto di vista nuovo e fresco sulla cultura in patria e all’estero. Il suo impatto e la sua eredità rimarranno per sempre alla CNN. Come espressione della nostra gratitudine, abbiamo voluto creare questo ricordo per la sua famiglia e per tutti coloro le cui vite ha toccato.

2. L’Anthony Bourdain Food Trail nel New Jersey

Bourdain era cresciuto a Leonia, nel New Jersey, e a questo Stato aveva dedicato una puntata della quinta stagione di Parts Unknown, visitandone 10 ristoranti. Poco dopo la sua morte,  un politico locale, Paul Moriarty, aveva proposto l’istituzione di un itinerario gastronomico che celebrasse Bourdain tracciando un percorso che unisse tutti e 10 i ristoranti protagonisti della trasmissione. L’Anthony Bourdain Food Trail è stato ufficialmente istituito a gennaio di quest’anno e – per chi si trovasse da quelle parti, magari in vacanza, e volesse provare un’esperienza un po’ diversa, o solo rendere omaggio a Bourdain – tocca i ristoranti Kubel’s (Barnegat Light), Hiram’s Roadstand (Fort Lee), Knife and Fork Inn (Atlantic City), Dock’s Oyster House (Atlantic City), Tony’s Baltimore Frill (Atlantic City), Tony & Ruth Steaks (Camden), Donkey’s Place (Camden), Lucille’s Country Cooking (Barnegat), Frank’s Deli (Asbury Park), James’ Salt Water Taffy (Atlantic City).

3. “Hungry Ghosts”, il graphic novel di Bourdain che diventerà un cartone animato

Si tratta di un romanzo horror ispirato a una serie di leggende giapponesi: un oligarca russo riunisce alcuni grandi chef e li costringe a raccontare storie di geni, spiriti e mostri, mettendo in palio la propria vita. Hungry Ghosts (Dark Horse’s Berger Books), scritto da Bourdain con Joel Rose, scrittore con cui aveva già pubblicato due altri graphic novel, Get Hiro!Get Jiro: Blood and Sushi, contiene anche cinque ricette originali, ed è disegnato da diversi artisti.

La notizia, diffusa nei giorni scorsi da Variety, è che la Sony Pictures Animation ha opzionato Hungry Ghosts per realizzare una serie animata: lo hanno annunciato all’Annecy Animation Conference di Annecy, in Francia, dai vicepresidenti della Sony Pictures Animation, Katie Baron e Kevin Noel, che la hanno descritta come “un’antologia di storie di fantasmi spaventosei, esilaranti, contorte e ispirate al mondo della gastronomia.”

4. Così lo ricordano gli altri

Mr. Bourdain made you want to spend weeks in places you never would have thought to visit, and devour plates of food you may never have before dared to try… [Mr. Bourdain ti ha fatto venir voglia di trascorrere settimane in posti che non avresti mai pensato di visitare, e di divorare piatti di cibi che non avresti mai osato provare…]
Lucas Peterson, The New York Times

Jerusalem gets its fair share of visitors. They listen to the same stories, get the same narrative. For Tony, this was never enough. When the show came out, covering Israel, and the West Bank, and Gaza, you could immediately tell that this was no ordinary visitor. He visits Gaza, meets Jewish settlers in the West Bank, turns over every stone, and ends up telling a complex and very human story. [Gerusalemme ottiene la sua giusta parte di visitatori. Ascoltano le stesse storie, sentono lo stesso racconto. Per Tony, questo non era mai abbastanza. Quando lo trasmissione andò in onda, coprendo Israele, la Cisgiordania e Gaza, avresti potuto dire immediatamente che non lui non era un visitatore normale. Visita Gaza, incontra i coloni ebrei in Cisgiordania, guarda sotto ogni pietra, e finisce per raccontare una storia complessa e molto umana.]
Yotam Ottolenghi, chef anglo-israelita

I now see that Tony’s wanderlust had more to do with people than with food. The legacy of Tony’s many travels will be the hundreds of hours of film showing that all human beings share common dreams and aspirations. [Realizzo ora che la voglia di viaggiare di Tony aveva più a che fare con le persone che con il cibo. L’eredità dei molti viaggi di Tony saranno le centinaia di ore di filmati che dimostrano che tutti gli esseri umani condividono sogni e aspirazioni comuni.]
Yeganeh Salehi, scrittore

Low plastic stool, cheap but delicious noodles, cold Hanoi beer. This is how I’ll remember Tony. He taught us about food — but more importantly, about his ability to bring us together. To make us a little less afraid of the unknown. We’ll miss him. [Sgabello basso di plastica, noodles economici ma deliziosi, birra fredda di Hanoi. Questo è il modo in cui ricorderò Tony. Ci ha insegnato il cibo, ma soprattutto la sua capacità di farci incontrare. Di renderci un po’ meno impauriti dall’ignoto. Ci mancherà]
Barack Obama, ex-presidente degli Stati Uniti

Tony literally changed the way I travel. The destinations I now choose, the people I meet, the food I eat. He changed the way I live. He was my mentor even though we never met. [Tony ha letteralmente cambiato il mio modo di viaggiare. Le destinazioni che ora scelgo, le persone che incontro, il cibo che mangio. Ha cambiato il mio modo di vivere. Era il mio mentore anche se non ci siamo mai incontrati.]
Monica

5. Così lo ricordiamo noi

If I’m an advocate for anything, it’s to move. As far as you can, as much as you can. Across the ocean, or simply across the river. Walk in someone else’s shoes or at least eat their food. 

Se io sono il sostenitore di qualche cosa, è muoversi. Quanto lontano potete, tanto quanto potete. Attraverso l’oceano, o semplicemente attraverso il fiume. Camminate con le scarpe di qualcun altro, o almeno mangiate il suo cibo.

Anthony Bourdain

 

Di Emanuele Bonati

"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.