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Sul perché si parla degli sprechi dei Ferragnez in un Carrefour

giovedì, 25 Ottobre 2018 di

Chiariamo subito: questo sito è contro gli sprechi, nel modo più assoluto. Ma a tutti, purtroppo, almeno una volta nella vita, è capitato di buttare quei 3 rigatoni che proprio non riuscivamo più a ingurgitare, quel sugo bruciato per sbaglio, quella merendina spiaccicatasi in fondo allo zaino, quel risotto venuto troppo salato, quel tonno che abbiamo lasciato marcire in frigo. O, semplicemente, di non finire un piatto al ristorante. E se non vi è mai capitato, buon per voi, siamo sicuramente tutti più contenti: ma sappiate che siete un caso eccezionale.

Detto ciò, oltre al fatto che è in casi come quello della festa a sorpresa che Chiara Ferragni ha organizzato a suo marito Fedez all’interno di un Carreofur a Milano che si vede realmente la potenza dei follower e della rete, non è tanto “lo spreco di cibo” quel che fa indignare. Perché non mettiamo in dubbio che quel pandoro/panettone che il rapper e giudice di XFactor abbia lanciato si possa ancora mangiare, seppur ammaccato. Idem per il finocchio con cui stava giocherellando tra un selfie e l’altro la Ferragni.

Quel che fa indignare è vedere il cibo “trattato” come se non avesse valore. E, una volta dopo aver capito che proprio bene non si stavano comportando, vedere come la coppia tentare di uscire in quattro e quattr’otto dal casino, puntando su un possibile risvolto benefico: “Diciamo che lo diamo in beneficienza?”, si legge da alcuni labiali di Fedez, nel video postato da Tabloit e rilanciato in rete, intento a risucchiarsi una sigaretta in pochi tiri. Per la serie: “Li prendiamo per il cul*?”, che tanto noi ci caschiamo.

Insomma – in un periodo storico in cui enti come le Acli raccolgono quintalate di pane non venduto per darle ai più bisognosi e in cui addirittura Massimo Bottura si spende in tutto e per tutto per ridurre gli sprechi a livello mondiale – il senso del ragionamento è: tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo (purtroppo) sprecato cibo.

Per colpa a volte nostra, altre volte no. Ma è inammissibile che un supermercato venga trattato – o meglio, si faccia trattare – come un “parco giochi“.

Perché che altri eventi siano stati organizzati dentro a Carrefour (come scritto dalla catena di supermercati in un comunicato) non lo mettiamo in dubbio: ma, supponiamo, serate legate al cibo, dove tutto ruotasse attorno al valore, alla qualità, alla tradizione enogastronomica. E non, appunto, dove scatole di pandori/panettoni siano state prese per palloni da calcio e carrelli pieni di frutta e verdura per set fotografici o gonfiabili. E c’è chi addirittura dice di aver visto storie dove gli invitati stessero fumando all’interno del mega store.

Il problema non è la trovata dei Ferragnez (ricordiamoci che Chiara Ferragni è colei che ha affittato treni e aerei per compleanni e addio al nubilato), ma il fatto che forse Carrefour avrebbe dovuto accertarsi di che tipo di festa sarebbe stata. Motivo per cui ora basta leggere i commenti sulla pagina Facebook del colosso alimentare per capire la reazione dei clienti: chiedono una sanificazione dello store, mentre i più indignati dicono che non ci metteranno mai più piede.

E voi che ne pensate?

[Link: Repubblica. Immagini: The Social Post]