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Roma. Hunting Club, la ginger beer che ha conquistato Niko Romito

venerdì, 02 Novembre 2018 di

Prendi tre bartender che si ritrovano dopo 10 anni e un’idea semplice ma geniale: una ginger beer analcolica fatta con ingredienti freschi spremuti, il caro vecchio sifone riveduto e corretto e voilà! Ecco la ginger beer romana Hunting Club, che nemmeno è uscita in commercio e già Niko Romitotre stelle Michelin – l’ha voluta nel suo Spazio Pane e Caffè di Roma.

Tutto inizia un paio di anni fa, quando (da sinistra) Matteo Razzetti, Alessandro Livulpi e Luca di Carmine – tra tutti e tre sommano vent’anni di esperienza dietro il bancone – decidono di sperimentare un nuovo modo di concepire la ginger beer, ingrediente versatile che entra tra gli ingredienti di molti cocktail (uno fra tutti, il Moscow Mule).

I bartender hanno a disposizione prodotti industriali, ottenuti con l’utilizzo di aromi, nessuno particolarmente interessante per gusto e persistenza” mi hanno spiegato, “perché allora non creare una ginger beer ad hoc, con ingredienti freschi e lavorati a freddo?” Eh già, perché no?

Inizia un periodo di rodaggio e di messa a punto della ricetta finale, appoggiandosi a birrifici artigianali per i locali e le attrezzature, che si conclude proprio in questi giorni, con l’apertura ufficiale dello stabilimento in via delle Medaglie d’Oro 426, e l’avvio di una produzione non ingente ma già commissionata quasi per intero.

Basta una macchina come questa per garantire la produzione di lancio, “Mille litri al mese, per cominciare“, mi dicono. Con 100 chili di zenzero fresco che arriva in parte dalla Cina, dall Brasile, dalla Thailandia e dall’Africa, per raggiungere l’equilibrio voluto. “Lo affettiamo a mano e lo spremiamo quando abbiamo bisogno di produrre. Ci vogliono ore di lavoro intenso, ma siamo soddisfatti del risultato.”

Non viene distribuita in bottiglia, ma in un originale sifone usa e getta pensato e assemblato ad hoc, dopo varie ricerche e tentativi in Europa dell’Est. Contiene un litro di bevanda, costa 7,50 € e si potrà acquistare anche attraverso servizi di food delivery. “Abbiamo anche in programma il fusto per l’erogazione alla spina, ma non è facile trovare un locale che abbia una via disponibile. E poi ci piacerebbe che Hunting Club avesse un look suo, diverso dalle normali spine, per rendere riconoscibile il prodotto“.

Come questa, installata durante una manifestazione outdoor per la quale l’ingegnoso trio è stato incaricato della postazione mixology. Hunting Club infatti, è un progetto complesso che prende il via un bel po’ prima della ginger beer, e che si rifa ai circoli per gentiluomini del secolo scorso, in cui si discuteva di politica e si sperimentava con i liquori.

Matteo, Alessandro e Luca hanno iniziato convertendo mobili in stile in banconi da bar, che poi installavano su veicoli di vario tipo, per offrire il primo servizio di pop-up bar della capitale. “Abbiamo iniziato con delle cassette della frutta montate nel bagagliaio di una Twingo“, mi raccontano, “ora ci chiamano per eventi importanti”. Nei locali di via delle Medaglie d’Oro è in atto un recupero d’élite: argenterie d’antan, oggettistica vintage, addirittura i carrellini per il pranzo delle linee aeree Lufthansa.

Una domanda dopo l’altra, arriviamo al cuore: quella che sta nascendo è la prima soda factory artigianale romana, che produrrà bevande analcoliche partendo da essenze ed elisir naturali, secondo una filosofia di purezza nella concezione del prodotto e nella selezione degli ingredienti. “Noi iniziamo, poi vediamo come reagisce il mercato”, mi dicono; intanto però da Spazio Pane e Caffè, il locale che Niko Romito ha aperto a piazza Verdi, la ginger beer c’è già e sta andando bene.

Così bene che al cocktail ideato dal bartender Mauro Cipollone (fratello maggiore di Francesco, bartender del The Gipsy Bar) Niko Romito ha abbinato uno strepitoso dessert, il cremoso alla mandorla con limone, menta e fiocchi di sale.

Il matrimonio è perfetto, zenzero mandorla e limone è un classico. Ma siamo solo all’inizio, perché mi dicono che anche Cristina Bowerman e Riccardo Di Giacinto saranno a breve nella lista dei clienti.

Se è vero, allora, che chi ben comincia è già a metà dell’opera, la strada di Hunting Club è spianata, e il futuro a dir poco frizzante!

Hunting Club. Via delle Medaglie d’Oro 426, Roma. Tel. +39 393 9810194