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Verona. Oste Scuro, tavola di pesce che risplende nonostante il nome

lunedì, 28 Gennaio 2019 di

svinando

Era da tempo che volevo andare ad assaggiare il ristorante Oste Scuro a Verona.

L’invito improvviso e perentorio di un’amica speciale mentre ero di passaggio in prossimità della città scaligera è stata l’occasione perfetta.

Eccomi al ristorante con Silvia Imparato, motore inarrestabile del Montevetrano ed è habitué di questa magnifica locanda, diretta da Simone Lugoboni.

Questo ristorante è una delle più interessanti scoperte degli ultimi tempi. La sua connotazione è l’immediatezza di contenuti di qualità.

Centrati i piatti, ottima l’accoglienza del team capeggiato da Simone, fa il resto in un contenitore sobrio.

Il pescato è il tema  forte della locanda e quindi come benvenuto arriva in tavola un bel fritto di alici.

A seguire un po’ di crudi di grande qualità e se avete spazio e siete in più persone a condividere consiglio l’eccezionale Plateau Royal per almeno due commensali (220 €).

Mazzancolle e capesante con sedano rapa, passion fruit e maionese al macis (22 €) e poi Seppie nere in umido con spuma di patate, menta, limone e carciofi di Menfi (21 €) sono entrambi piatti in cui lo chef esalta i sapori delle materie prime, sia di mare che di terra. Oltre alla conferma che il pescato viene trattato molto bene, una menzione speciale la farei per il carciofo di Menfi!

Seguo il consiglio della mia personal Guida d’eccezione e commensale, Silvia Imparato, e prendo un primo piatto da wow: Spaghetti con alici di menaica, aglio nero, cozze, capperi disidratati e limone (22 €).

Grande equilibrio e giusta sapidità e vi invito a seguire il consiglio così come ho fatto io.

Altro piatto da wow  è la Ricciola bianca di fondale grigliata con crema e batonette di scorzanera, borragine e nocciola (27 €). Chi per certi mari va all’Oste Scuro gode!

Ultimo piatto, solo in ordine temporale, prima del dessert, è un ottimo Rombo liscio dell’Adriatico con crema di topinanbur, carciofo fritto di Menfi e tartufo nero (29 €).

Ancora un bel piatto. Ari-wow.

Abbiamo accompagnato i piatti con un ottimo vino sudtirolese, un Pinot Bianco, il Weissburgunder Mediaevum di Markus Prackwieser, non troppo aromatico e quindi giusto anche per le piccole dosi che ci toccavano, avendo dovuto continuare il viaggio in auto dopo questa piacevolissima sosta in Verona.

Chiusura dolce con una Mousse ai due cioccolati (al latte e bianco) con gelatina al passion fruit, croccante alla nocciola e germogli di crescione per un bel finale (12 €).

I prezzi, trattandosi solo di grandi prodotti ittici, dipendono dalla scelta, ma chi ordina ostriche e caviale non bada certo al risparmio.

Esiste anche un menu a pranzo al costo di 45 € per 4 portate.

Ristorante Oste Scuro. Vicolo San Silvestro, 10. Verona. Tel. +39 045 592650