La scelta della frutta dipende dalla presenza di pruina, consigliamo uva o prugne.
Passo fondamentale è lavare accuratamente tutti i componenti con acqua e il bicarbonato, dal barattolo alla frutta, per non creare muffe. Eliminate le parti ammaccate per non rovinare il composto.
Il rapporto dev’essere 1:1 tra acqua e frutta, riempite il contenitore e copritelo con della pellicola aderente. Bucherellate la pellicola per far fuoriuscire l’anidride carbonica e lasciate all’ombra, a temperatura ambiente.
Dopo quattro giorni l’acqua è pronta, il tempo di fermentazione dipende dai batteri presenti nell’ambiente quindi potrebbe variare (ed essere più breve).
L’importante è che si formi una schiuma bianca sulla superficie dell’acqua, solo allora avrete “forza lievitante”.
Pronta l’acqua potete utilizzarla per qualunque impasto: pizza, pane e dolci, con i necessari adattamenti e rinfreschi.
Da tenere a mente è che l’acqua lievitata non ha la stessa forza del lievito tradizionale. Va utilizzata in sostituto all’acqua “normale” e al lievito.