Fate sciogliere il lievito nell’acqua a temperatura ambiente.
In una ciotola mettete la farina, il sale e unite, tutta in una volta, l’acqua con il lievito disciolto. Se usate il lievito secco, aggiungetelo subito insieme alla farina e al sale alla farina. Non abbiate paura di aggiungere il sale nella farina insieme al lievito. Grazie alla presenza della farina, il lievito non sarà a diretto contatto con il sale e non ci saranno quindi problemi di lievitazione.
Mescolate il tutto per un minimo di dieci secondi a un massimo di un minuto.
Coprite la ciotola con un po’ di pellicola alimentare e mettete in frigo per un minimo di 12 ore fino a un massimo di 20 ore.
Trascorso questo tempo, riprendete poi l’impasto, rovesciatelo sul piano di lavoro, precedentemente infarinato, con l’aiuto di un tarocco. Sarà molto molle ma non preoccupatevi: è così che deve essere. Lavoratelo dandogli quattro pieghe, cioè prendendo un lembo di pasta da un lato e ripiegandolo verso l’interno. Fate lo stesso con gli altri tre lembi di pasta. Mettete a riposare coperto, a temperatura ambiente, per un paio d’ore.
Trascorso il tempo indicato, prendete la pentola di ghisa, mettetela nel forno vuoto e accendete poi il forno a 230° C, statico.
Una volta che il forno avrà raggiunto la temperatura, estraete la pentola (attenzione, usate delle presine per non scottarvi!) e ponetevi dentro il pane. Ribaltandolo di modo che abbia la parte delle pieghe rivolta verso l’alto per ottenere un pane dall’aspetto più “casereccio”.
Fate sempre attenzione a non toccare mai la pentola rovente con le mani.
Coprite la pentola con il suo coperchio e mettete in forno per 30 minuti.
Togliete il coperchio e fate ancora cuocere per altri 10-15 minuti, fino a che la pagnotta non apparirà bella dorata in superficie. A me sono bastati cinque minuti.
Infine sfornate il pane e, dopo averlo fatto intiepidire, toglietelo dalla pentola aiutandovi con due cucchiai. La pentola manterrà il calore a lungo e non potrete toccarla senza il rischio di scottarvi.
Fate intiepidire a piacere e, infine, gustate il vostro fragrante pane senza impasto.