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Eleganza del vino e moda. Le migliori etichette italiane 2008

Siamo partiti da una premessa "assaggia questo, che è il massimo dell'eleganza", da qui un gioco ed una riflessione su cosa sia l'eleganza del vino. 6 etichette
martedì, 18 Ottobre 2011 di
  1. Un vino molto fine ed elegante, il frutto molto vivo, una buona freschezza corroborante che aiuta una buona struttura. Modello Armani.
  2. Naso fruttato intenso e scalpitante, in bocca tagliente e acido, molto magro e disarmonico anche un tono verde insopportabile. Modello Cavalli.
  3. Esuberante e moderno, persino un filo enologico. Potente un frutto scalpitante, su una ciccia imponente, non crediamo che siano questi i vini eleganti. Modello Lanvin per HM.
  4. Naso molto in ordine, quasi didascalico. Il frutto è preciso, la viola colpisce nettamente. In bocca l’acidità è viva ma composta, un vino molto armonico. Modello Burberry.
  5. Naso molto rustico, il frutto è vivo e succoso, in bocca molto dolce e morbido su un tono tipico e riconoscibile, chiude su una bellissima tensione. In questo senso è persino elegante in un senso arcaico. Modello Levis Vintage.
  6. Naso molto preciso e netto, un bellissimo frutto nitido in evidenza. In bocca il corpo è sottile e dinamico, peccato per dei tannini leggermente asciuganti, una bella tensione un poco troppo lavorata e tenuta. Modello Yamamoto.

Siamo partiti da una premessa “assaggia questo, che è il massimo dell’eleganza”, da qui un gioco ed una riflessione su cosa sia l’eleganza. Troppo spesso ci imbattiamo in definizioni di eleganza che non ci convincono. Chi la scambia con un frutto irruente e acidità squilibrate, chi con una magrezza esile e fredda, da mannequin algida e eccitante come un ciocco da caminetto. Chi ancora, più ingenuamente, la scambia con la dolcezza del legno. Insomma non uno stile ma confusione.

Confusione! Insomma come diceva Lucio Battisti, una grande confusione. L’eleganza rischia di essere l’ombrello utile per ogni stagione per giustificare quello che ci piace. Non è così almeno per noi, quando ne parliamo abbiamo un’ idea ben precisa: armonia!

Un vino che ci seduce con una grazia complessiva e totale che trascende le categorie. Se parlassimo di musica classica le posizioni sarebbero molto più comprensibili, pensate ai Lieder di Strauss nelle diverse interpretazioni di von Karajan o di Masur, ogni appassionato potrà preferire uno o l’altro ma l’attribuzione di qualifiche come energico o elegante è assolutamente univoca.

Tornando all’eleganza del vino è fin troppo semplice pensare alla Borgogna, ma anche Barolo o Riesling, talvolta persino Montepulciano o Sangiovese, inseguendo un fil rouge che attiene più alla grazia e all’armonia che alla delicatezza.

Abbiamo messo insieme sei vini, scelti in base alle nostre passioni e suggestioni, in un range di prezzo consono ai tempi, lungo tutto lo stivale. Unico tratto comune l’annata 2008. Sopra leggete le schede, in basso i nomi, andiamo dalla Sicilia all’Abruzzo, dal Piemonte all’Alto Adige, passando per la Toscana. Noi non vi diciamo altro, ora giocate voi…

Dimenticavamo non abbiamo trovato il nostro prototipo di eleganza, per fortuna… Perché quando lo troveremo, sarà finita!

Elenco vini dal Sud al Nord

  1. Tasca D’Almerita Tascante 2008
  2. Emidio Pepe Montepulciano d’Abruzzo doc 2008
  3. Boscarelli, vino nobile di Montepulciano docg 2008
  4. Castello di Bolgheri Varvara Bolgheri doc 2008
  5. Flavio Roddolo Dolcetto d’Alba Superiore doc 2008
  6. Cantina Terlano Montigl Pinot Nero Alto Adige Riserva doc 2008

(Alessandro Bocchetti e Paolo Trimani)