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Riesling renano: fact-checking su nafta e gomma da Cantina Roeno

Verticale di 5 annate di Roeno Collezione di Famiglia, Riesling renano che rompe con gli schemi di nafta, kerosene e gomma bruciata
lunedì, 07 Agosto 2023 di

Nafta, kerosene e gomma bruciata, il Riesling renano ce lo insegnano così. In realtà anche il Riesling renano ha subito lo stesso processo di banalizzazione del Sauvignon blanc negli ultimi anni. Si può dire che il kerosene sta alla pipì di gatto come il Riesling renano sta al Sauvignon. Ma è appunto una banalizzazione. Nessuno di questi sentori appartiene in maniera così smaccata a nessuna delle due uve.

Riesling renano Collezione di Famiglia di Cantina Roeno

Come sempre quando si parla di vino sono talmente tanti i fattori che intervengono che al di là di una semplice predisposizione gli esiti possono essere anche molto diversi.

È il caso del Riesling renano di cantina Roeno, realtà familiare fondata da Rolando Fugatti e ora guidata dalla seconda generazione di viticoltori, che produce in un territorio molto particolare che è la Terradeiforti.

Il territorio di Cantina Roeno

Germoglio di vite

Chiamata così per il susseguirsi di fortezze medievali a guardia del confine tra il Regno d’Italia e l’Austria, la Terradeiforti è una striscia di terra che gode di un clima piuttosto unico. Temperato dalla vicinanza del Lago di Garda e dal fiume Adige, beneficia anche delle escursioni termiche dovute ai 2000 metri del  vicino Monte Baldo. Territorio nato da glaciazioni e alluvioni, offre un suolo drenato, ricco di scheletro, calcare, ciottolo e argilla.

Enantio Riserva, cantina Roeno

Una tale varietà di suoli e di altitudini ha consentito alla famiglia Fugatti di spaziare nella scelta dei vitigni da mettere a dimora. Oggi sugli 80 ettari complessivi vitati dell’azienda sono 350.000 le bottiglie prodotte, per la maggior parte da vitigni il cui adattamento a queste latitudine è ben noto. Chardonnay, Muller Thurgau, Gewurtztraminer, Marzemino e Teroldego, ma anche il Pinot grigio e gli autoctoni Enantio e Casetta.

Il Riesling renano di Cantina Roeno

Ma il grande amore di Rolando Fugatti era il Riesling renano, cui ha dedicato progetti speciali e selezioni di particelle particolarmente vocate per isolare quelle che, secondo lui, erano le espressioni più eleganti del vitigno. Questo sforzo è confluito nella linea Collezione di famiglia.

Collezione di famiglia

l Riesling renano Collezione di famiglia è raccolto a mano, sottoposto a raffreddamento e a pigiatura soffice. Fermenta in acciaio per 25 giorni e poi comincia l’affinamento con 18 mesi in botti grandi di rovere e ulteriori 36 mesi in bottiglia.
Le viti non sono particolarmente vecchie in quanto la piantumazione risale al 2005 lungo le pendici del Monte Baldo ma tutti i Riesling renano di cantina Roero sono caratterizzati da lunghi affinamenti in vetro questo perché è proprio la sosta del vino in bottiglia a regalare la piacevolezza e l’intensità che fanno del Riesling renano un vino inconfondibile.

E per questo anche molto amato: non è certo un caso se a dispetto del riscaldamento climatico, si contano tentativi di coltivazione del Riesling renano anche in zone non tradizionalmente vocate come l’Abruzzo e la Sicilia.

Il Riesling renano della linea collezione di famiglia è Disponibile a partire dall annata 2010 in una quantità piuttosto limitata di bottiglie che difficilmente supera le 3.500 all’anno.

Bottiglie che vogliono sfatare il mito dell’idrocarburo a tutti i costi e restituire al vitigno tutte le sue sfumature lungo le varie fasi di evoluzione.

Prezzo. Attualmente è in commercio la vendemmia 2018 che costa 32 €.

Roeno, Riesling renano alla prova

Riesling renano Collezione di Famiglia di Cantina Roeno verticale 5 annate

A riprova di ciò ne abbiamo assaggiate 5 bottiglie da altrettante differenti annate, dalla 2013 alla 2018.
Tradizionalmente si lavora in ossidazione – ci racconta Francesca fugatti- in Germania i mosti sono spesso ossidati anche prima della fermentazione. Il sentore di idrocarburo nei primi anni in realtà è un difetto per il Riesling. Tuttavia in molti lo ricercano perché è quello che in questi anni sta chiedendo il mercato

Vediamo allora se il Riesling renano Collezione di famiglia di cantina Roeno è davvero così diverso.

Riesling renano 2018

Riesling renano Collezione di Famiglia di Cantina Roeno 2018

La più giovane di questa esperienza è in realtà un’anteprima assoluta stappata soltanto in poche occasioni nel corso dell’ultimo Vinitaly. Il colore è un giallo paglierino chiaro con riflessi verdolini molto limpido e luminoso. Nonostante l’annata molto calda a detta della proprietaria anche più calda della famigerata 2017, sia al naso che al palato si presenta un vino decisamente giovane, molto agrumato in bocca con una trama acida che ancora domina sui sentori. Di idrocarburo nemmeno l’ombra, mentre emergono note più vegetali di foglia d’edera, ma un vino così acerbo  ha bisogno soprattutto di riposo per assumere contorni più definiti.

Collezione di famiglia 2017

A prima vista la 2017 non è particolarmente differente dalla precedente, rispetto al colore e all’aspetto nel calice. Ma quell’anno di bottiglia in più si sente eccome. Si ritrova un un certo pudore nell’aromaticità che si esprime soprattutto in erbe officinali e in particolare in note di anice. La bocca è intensa, avvolgente e glicerica. Buona la persistenza giocata soprattutto sulle note più vegetali.  Anche questo assaggio tradisce la sua gioventù e qualche altro mese in bottiglia non potrà che giovare alla complessità finale.

La 2016 e il Riesling renano

La 2016 è stata una bella annata e questo si riflette indubbiamente nel profilo olfattivo e gustativo di questa bottiglia. Il naso è tondo e intenso, e nel calice si fanno strada soprattutto note di rosmarino ingentilite da sentori fruttati. Inizia a farsi strada una certa terziarizzazione ma con grazia. Al palato la sensazione è di una maggiore esilità rispetto all’assaggio precedente, ma conquista per pulizia ed eleganza.

Vendemmia 2015

La stagione è stata complessivamente positiva con andamenti climatici che hanno supportato tutte le fasi di maturazione in vigna. Il vino comincia avere un po’ di affinamento alle spalle e si vede già dal colore che comincia a essere più dorato, tendente forse all’ambrato chiaro. Al naso il frutto è ancora ben percepibile così come una promessa di struttura. Al palato è morbido, balsamico, più caldo degli assaggi precedenti. La componente acida è ben equilibrata ed emergono note agrumate di cedro, vegetali di alloro ma si fa strada la radice di liquirizia. Il sentore di kerosene comincia ad apparire, in trasparenza, sullo sfondo.

Riesling renano 2013

Il Riesling renano Collezione di famiglia ha saltato alcune annate perché viene prodotto soltanto se le uve lo consentono. Con dieci anni sulle spalle, le note si fanno più evolute, e conquista spazio la pirazina tra le altre componenti. La frutta rimane ma è più matura e porta con sé note speziate di zenzero e cannella. La bocca è evoluta piena. calda, lunga. È una bottiglia che comincia avere una sua importanza gusto-olfattiva da abbinare in maniera oculata. Magari con una capasanta arrostita.

Riesling renano Collezione di Famiglia di Cantina Roeno

In nessuno di questi assaggi l’idrocarburo risulta essere il tratto dominante del vino,  che invece presenta note distintive in base al momento della sua evoluzione. Un’ottima notizia trovare vini così verticali anche in epoca di riscaldamento climatico che sta mettendo a dura prova proprio i sentori più delicati ed eleganti dei nostri Bianchi d’altura.

Lo spumante e gli altri vini

Dèkatos, trento doc 120 mesi sui lieviti Cantina Roeno

Oltre al Riesling renano, merita un cenno anche un’altra parte della produzione di cantina Roeno. Innanzitutto lo spumante Trento doc, poiché le vigne che appartengono all’azienda agricola ricadono in alcuni territori inclusi nella denominazione trentina. L’azienda ne produce due, Roeno e Dèkatos, entrambi 100% Chardonnay, rispettivamente 48 e 120 mesi di permanenza sui lieviti. Abbiamo assaggiato il Dèkatos, brut nature prodotto in 2000 bottiglie con uve coltivate su terreno calcareo a un’altitudine di 300 mestri slm. L’esito è molto elegante e di buona persistenza, con note di mandorla dolce, pasta frolla e agrumi. Molto piacevole al palato il perlage, fine e carezzevole.

Prezzo. Costa 52 €.

L’autoctono di cantina Roeno

Enantio riserva, 2018 prefillossera Cantina Roeno

Molto interessante anche l’Enantio, prodotto in versione Riserva, di cui abbiamo assaggiato l’annata 2017. Si tratta di un uva molto antica già citata da Plinio il Vecchio che non è geneticamente simile a nessuna varietà di vite conosciuta. Da analisi recenti, l’Enantio risulta imparentato con viti ancestrali presenti sul Monte Baldo praticamente da sempre. Risparmiate dalla fillossera, le vigne di Enantio sono ancora oggi a piede franco.
E’ un’uva a bacca rossa che dà un esito particolarissimo. Al naso colpiscono subito il karkadè e la rosa canina, la beva è snella e fresca. Anche lenantio subisce un lungo affinamento in vetro con polimerazione dei tannini senza intaccare il frutto. La maturazione in botti di legno risulta percepibile al naso, insieme a note terrose e sentori fumè. Al palato spiccano zenzero, buccia d’arancia essiccata, cannella, pepe e chiodo di garofano. Ma soprattutto, e piacevolissimo, il contrasto tra tutta questa complessità aromatica e la beva così snella e asciutta.

Prezzo. In commercio c’è attualmente l’annata 2018 e costa 40 €.

Cristina, vendemmia tardiva

Cristina passito Cantina Roeno

Dopo il bianco Riesling renano e il rosso Enantio, dulcis in fundo nel vero senso della parola. Cristina è il blend di uve pinot grigio Chardonnay, Sauvignon blanc e Traminer aromatico che vengono appassite sulla vite e raccolte circa un mese e mezzo oltre la data di vendemmia a frutto stramaturo. Fermenta per sei/sette mesi in acciaio e poi viene imbottigliato. Non è attaccato dalla botritis quindi l’esito al gusto e all’olfatto è frutto solo ed sclusivamente delle uve. Pera, albicocca, miele, cioccolato di carruba, e a condurre il tutto una componente acida molto ben presente: queste sono alcune delle caratteristiche che rendono Cristina un perfetto abbinamento per i dolci ma anche a piatti sapidi e aciduli.

Prezzo. La vendemmia 2019 costa 27 €.