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Cotto e sedotto. La gastronomia erotica contro il modello fallocratico

Con Cotto e sedotto parliamo di una Scuola di Sopravvivenza per coppie aperta a Verona da Vito Frugis e la moglie Cristina Iannuzzi
venerdì, 27 Aprile 2012 di

Non dovete pensare ad un kamasutra della tavola né alla solita minestra riscaldata dei cibi erotici, né tantomeno alla naked chef o all’attrice di pornazzi che interpreta un nuovo copione. Con Cotto e sedotto parliamo di una “Scuola di Sopravvivenza per coppie” aperta a Verona dallo psicologo delle relazioni familiari e consulente in sessuologia Vito Frugis e sua moglie, Cristina Iannuzzi, psicoterapeuta della coppia.

Insomma una cosa diversa dallo show cucching tant’è che uscirà anche un libro. Il fondamento è utilizzare il cibo come prescrizione per recuperare la sensorialità nella terapia di coppia. Leggete tutto qui sull’Adnkronos. Io intanto vi dò alcune pillole del manifesto.

A. Il modello che esprimevano sessualmente era quello dominante, vale a dire un po’ di preliminari e poi l’atto sessuale in sé.

B. Andando al supermercato è facile rendersi conto che nessuno odora più i cibi.

C. Con i cibi afrodisiaci si evidenziano i cibi eccitanti per l’uomo su un modello rigido e fallocratico. E anche nei recenti manuali di manutenzione culinaria dell’amore, si parla di cibi propiziatori all’amore di pronto uso.

D. L’affinamento consapevole dei cinque sensi e l’acutezza delle percezioni sono la via per comprendere la forza sovvertitrice dell’eros.

E. La gente si ingozza quando il cibo non nutre i sensi. Tendiamo a comprare e ingozzarci oltre il necessario per compensare emotivamente questa mancanza.

Obiettivo: invece che ingozzarsi si potrebbe rifiutare di consumare cibi che insultano il palato e persino influenzare la distribuzione commerciale. Altro che sveltina con il piatto ad effetto di una serata. Conquistatori dei fornelli, siete avvertiti, la crociata non è a favore della cucina pronto uso!