Mi dispiace, ma non me ne ero proprio accorto. Ha aperto questa mattina la nuova Puteca di Rossopomodoro in Stazione Centrale. Si trova al piano seminterrato, vicino all’ingresso della metropolitana: ma è un bel po’ che non prendo il treno dalla Centrale, e quindi…
Sì, ma – un momento, mi diranno i miei ennemila lettori: cos’è una puteca?
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Semplice: basta consultare Wikipedia, no?
Na puteca è nu posto addò se venneno articole a sicondo ‘a specializzazione soja. Int’a na puteca nce se trova ‘o putecaro, ca è spisso nu cummerciante a dettaglio. A Napule se chiamma specialmente puteca ô posto addò venneno salame.
Ecco, magari Wikipedia Napoli chiarisce solo fino a un certo punto. Allora userò i miei residui di studi classici: ‘a puteca viene dal greco apothéke, che ci è arrivato attraverso il latino, e indica una generica “bottega” (appunto…). Qui si tratta di una bottega alimentare, che propone quindi il tipico street food napoletano.
Vabbe’ – io non c’ero, quindi citerò il loro comunicato stampa:
Un carretto traboccante di prelibatezze dello street food napoletano più verace ha accolto i primi ospiti che hanno iniziato la giornata, alle 6:30, con le sfogliatelle ricce e frolle e le graffe, cioè le ciambelle con lo zucchero, artigianali.
Fino alla sera, alle 22:00, e per ogni giorno della settimana, la Puteca 2, come la Puteca 1 nella Galleria al piano superiore in testa ai binari della ferrovia, sfornerà i grandi classici di Rossopomodoro in versione asporto, a partire dalle iconiche pizze a portafoglio simbolo della pausa pranzo di qualità.
E ci saranno anche i famosi panini napoletani, i panini farciti con provola, bufala campana DOP, prosciutto cotto di Capitelli, e arricchiti dai pomodori cuore di bue della costiera sorrentina, dai napoletanissimi friarelli, dalle scarole e da tante altre verdure fresche scelte e condite con olio extravergine DOP della penisola sorrentina.
E poi c’è l’irrinunciabile angolo dei fritti con le pizze fritte – un altro grande classico della scuola partenopea celebrato nell’episodio dell’Oro di Napoli da Sofia Loren – gli arancini di riso, i crocché di patate, le fette di gattò di patate e le frittate di maccheroni con la pasta croccante e il cuore morbido condito con il pomodoro.
A garantire la freschezza e la cordialità ecco Rocco Di Manno che guida anche Rossopomodoro e la Puteca 1 nella Galleria della Stazione Centrale affiancato dal pizzaiolo artigiano Antonio Faccetti, lo chef Gennaro Mancieri e i ragazzi al servizio Andrea, Bibu, Joanne, Melania, Gaetano, Daniela, Janet, Elia sempre pronti tra un consiglio e un’informazione a deliziare il palato dei viaggiatori.
Diciamolo: sono un po’ offeso, che abbiano aperto senza di me: mi sa che io e i miei lettori “bravi” (di manzoniana memoria, ovvio) faremo una spedizione punitiva – e non ne risparmieremo uno, di panini napoletani.
Vediamoci lì – d’accordo?
[Immagini: iPhone Vincenzo Pagano, Rossopomodoro]