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Capri. 40 anni di Pommery con Chicco Cerea ospite di Andrea Migliaccio

domenica, 28 Aprile 2019 di

40 anni di Pommery splendidamente festeggiati a Capri – mi perdonino i fustigatori di espressioni abusate – nella cornice del magnifico Olivo, ristorante due stelle Michelin del Capri Palace.

La Cuvée che porta il nome di Louise da abbinare.

E 5 stelle, sempre Michelin, con la somma delle due stelle del padrone di casa Andrea Migliaccio e le tre di Chicco Cerea – all’anagrafe dei ristoranti conduttore di Da Vittorio a Brusaporto. C’è anche Salvatore Elefante in combo con Migliaccio.

Un dream team che ci ha fatto sognare insieme a Pommery che ringraziamo per l’occasione.

L’inizio è da scorcio impareggiabile – l’ho già detto? – sulla terrazza del Bar degli Artisti del Capri Palace con gli aperitivi preparati da Chicco Cerea e Andrea Migliaccio in abbinamento con il Pommery Apanage Blanc de Blancs Brut.

Tutti molto buoni ma permettetemi una menzione speciale per le contagiose ciliegine di foie gras di Chicco Cerea pronte a venir via una dopo l’altra.

E poi vi citerei il poker di montanarine calato da Andrea Migliaccio che ci ricorda come pizza fritta e bollicine siano un matrimonio perfetto.

Ma non vorrei dimenticare il granchio, i mini hamburger, la tartare di ricciola, il cannolino…

Poi via in sala ad assaggiare il percorso.

Belle le nuove ceramiche scelte: la sala sembra diversa.

Il Crudo di Mare di Andrea Migliaccio, primo dei piatti serviti a tavola, ci rende felici per l’escalation di sapori accompagnata dalla Cuvée Louise Nature 2004

Per il gioco dell’alternanza ta le proposte degli chef, arriva lo Spaghetto di tonno con bagnacauda da paura ad opera di Chicco Cerea, bagnato dalla Cuvée Louise Brut 2004

Gli Gnocchi di patate con astice, cavolfiori affumicati, pomodoro confit e polvere di capperi sono un gran piatto dello chef di casa, Andrea Migliaccio, e la Cuvée Louise Brut 2002 Magnum li accompagna alla perfezione.

A seguire, un ottimo Risotto con fagioli e baccalà di Chicco Cerea con un’altra Cuvée Louise Brut Magnum, questa volta del 2000.

Il Lombo di agnello in crosta di nocciole magistralmente cotto ancora da Andrea Migliaccio e la Cuvee Louise Brut questa volta è del XX secolo…una 1999!

Chiusura dolce da extraterrestre, quale è Chicco Cerea, con il suo Paesaggio Marziano e la Cuvée Louise Brut 2004.

Che dire? Una serata semplicemente perfetta e con le risorse in campo non poteva essere altrimenti.

Ora tocca a voi assaggiare Louise con i piatti che preferite.