Coronavirus. La Lombardia vuole chiudere tutto tranne alimentari e farmacie
Il Presidente della Regione Lombardia non ha dubbi. La Lombardia deve chiudere tutto.
E ha messo nero su bianco in una lettera inviata al Governo per richiedere disposizioni più drastiche per limitare il contagio da Coronavirus.
Chiusura di tutte le attività non necessarie: rimarrebbero aperte solo farmacie e negozi alimentari.
“Chiusura di tutte le attività commerciali al dettaglio, ad eccezione di quelle relative ai servizi di pubblica utilità, ai servizi pubblici essenziali, alla vendita di beni di prima necessità” e “di tutti gli alberghi e di ogni altra attività destinata alla ricezione (es. ostelli, agriturismi, ecc..) a eccezione di quelle individuate come necessarie ai fini dell’espletamento delle attività di servizio pubblico”, sono le disposizioni principali spesso anticipate dagli esercenti che non hanno più clienti cui offrire i propri servizi.
Chiusura completa anche dei centri commerciali ad esclusione dei reparti di vendita di beni di prima necessità. Resterebbero aperte le farmacie, le parafarmacie e i punti vendita di generi alimentari e di prima necessità, quindi.
Si potrà andare a fare la spesa, muoversi per lavoro o per motivi di salute.
Chiesta anche la chiusura di “bar, pub, ristoranti di ogni genere”, come auspicato da molti ristoratori.
Il Presidente Fontana ribadisce che “Sicuramente siamo vicini all’esaurimento delle nostre risorse: noi stiamo facendo miracoli per rispondere alla domanda di sanità, però se non interveniamo invertendo la crescita non ce la faremo mai ad essere veloci tanto quanto il virus”.
Uno scenario reso ancora più preoccupante dalle dichiarazioni del sindaco di Bergamo Giorgio Gori: “Sembra che la crescita stia solo rallentando e invece è solo perché non ci sono più posti (se ne aggiungono pochi con grande fatica). I pazienti che non possono essere trattati vengono lasciati morire”. E poi si è scusato per le parole dure.
Intanto c’è la previsione di preparare 500 posti letto nei container e di utilizzare i padiglioni vuoti della Fiera.
[Link: Repubblica]