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30 Novembre 2016 Aggiornato il 20 Dicembre 2016 alle ore 09:21

Arriva il profumo al Ragù. Ed è subito regalo di Natale

Donne, che regalate a Natale al vostro uomo?  Scommettiamo che ve la do io un’ideona-ona-ona? Un profumo. Ma non la solita boccetta che va a pigliare
Arriva il profumo al Ragù. Ed è subito regalo di Natale

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Donne, che regalate a Natale al vostro uomo?  Scommettiamo che ve la do io un’ideona-ona-ona?

Un profumo.

Ma non la solita boccetta che va a pigliare polvere sulla mensola.

Ragazze, qui siamo all’armageddon olfattivo, dopo non ce n’è più per nessuno. A Natale il vostro uomo, PROFUMERA’ DI RAGU’.

pasta-ragu-candele

Proprio quello. Il cibo della domenica, tempio sacro della cucina napoletana, intoccabile icona dei giorni di festa. A inventarselo una maestra profumiera che lo mette in vendita per solo 140 euro, e devo dire che viene voglia di romperlo ‘sto salvadanaio non foss’altro per sapere se dentro ci sta il pomodoro San Marzano o il tipo Roma, se prevale il lacerto o la pancetta.

Ma soprattutto se si tratta di un ragù del Vomero o di Toledo.

Sì, perchè ai lettori irriducibilmente napoletani non sfuggirà quel passaggio saliente de ‘Il Mistero di Bellavista’ in cui si affronta un tema assai caldo, imprescindibile per ogni ragù addicted che si rispetti: la provenienza geografica della salsa al pomodoro più famosa del mondo. Se denso e azzeccatiello il ragù non può essere che del centro storico, viceversa, più fluido e raffinato è roba da signori del quartiere collinare.

candele ragù giulio coppola

Ma nell’attesa di scoprire il profumoso arcano, una domanda, come diceva il filosofo, nasce spontanea: l’uomo non doveva puzzare? Chilometri di inchiostro sono stati versati per giustificare afrori ascellari di dubbia sopportazione. Chi siamo noi per cancellare con una spruzzatina di gelsomino l’essenza primigenia del maschio alfa?

Ma soprattutto, se proprio un odore deve avercelo ‘sto benedetto ragazzo, vogliamo davvero che sia di TRACCHIA? Nella memoria di chi scrive, adolescente in spalline degli anni ’80, l’uomo che non deve chiedere mai si aspergeva di Denim, flacone nero dal vago sentore fallico, spruzzo deciso, fragranza muschiatissima e uno spot rigorosamente v.m.14 a sublimare tanta maschitudine.

Ve lo immaginate invece lo spot di Ragù? Un Valerio Scanu a caso che intinge il cozzetiello nella pentola e poi se lo passa su collo e polsi?

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