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28 Ottobre 2010 Aggiornato il 25 Luglio 2011 alle ore 12:52

Salone del Gusto 2010. Scatti Tre. Scabin, Piola e le relazioni pericolose

Franca Formenti lascia in questo sito una traccia della sua ricerca, un tentativo volutamente barocco di dare una forma al mondo del cibo attraverso
Salone del Gusto 2010. Scatti Tre. Scabin, Piola e le relazioni pericolose

Franca Formenti lascia in questo sito una traccia della sua ricerca, un tentativo volutamente barocco di dare una forma al mondo del cibo attraverso scambi, dialoghi, interviste o portrait come in questo caso.

SG-Franca-Formenti

Franca Formenti sta raccogliendo molteplici info che rappresentino il mondo del cibo con le sue nevrosi, tic, distorsioni e aberrazioni ma sempre con la lucidità di intravedere uno dei pochi appigli per una forte e radicale sovversione dei codici della contemporaneità schizofrenica e decadente. (V.P.)


Forse era il jet lag che mi dava una percezione diversa dalla realtà ma ad Eataly di New York me lo trovai davanti di colpo con di fianco una fanciulla alta e longilinea dai movimenti fluttuanti che accentuavano maggiormente le gambe lunghissime.

Si muoveva come una tavola sulle onde passando da movimenti dolci a scatti repentini ma sempre con la grazia di un ghepardo.

Il volto della fanciulla mi ricorda Neytiri – la protagonista di Avatar – per i lineamenti strani ma piacevoli come anche la corporatura snella ma muscolosa.

SG-Piola-donne

Ha la dolcezza di una musa ma se sei munito di un minimo di kit di sensibilità da sopravvivenza non fatichi a intuire che alla minima mossa falsa si potrebbe girare e tagliarti la testa con una sciabolata con la stessa velocità della protagonista di Kill the Bill, forse senza far neppure scendere una goccia di sangue e sorridendoti mentre ti ammazza….

Vedendola interagire con Davide mi ricorda un navi quando si lega al suo Ikran, lo cavalca senza nessun tipo di tensione .

SG-Piola-squadra

Piola: 24-10-2010 ore 00:30

Davide si muove tra i suoi collaboratori in modo tollerante ma fermo con la stessa padronanza di un lupo alpha marcando il territorio ogni volta che ti passa di fianco mettendoti nella situazione di percepire il suo ego, che pur straboccando dai bordi slabbrati ti lascia una sensazione squisita di piacevole sottomissione al suo estro.

SG-Piola-Scabin-dirige

Le altre donne che vedo mi fanno pensare siano assolutamente indispensabili, la socia che sembra l’amministratore delegato di una multinazionale, non le scappa niente, è la parte amministrativa, forse, quella che pensa a tutte le cose indispensabili e pratiche.

SG-Piola-Giova

Poi Giovanna con la grazia della padrona di casa che ti ricorda quella di una nobildonna che apre le porte ai suoi ospiti, ma chiunque potrebbe cadere nell’inganno di ritrovarsi in un salotto della crème di Torino mentre ho la sensazione di essere in un luogo dove la voglia di sbroccare senza tabù sia irrefrenabile e abbastanza sana da riuscire a essere svelata.

SG-Piola-cucina

La brigata di Davide compresa del personale al lavaggio dei piatti è serena e efficiente, addestrata minuziosamente ma senza aver lasciato il grigiore di una severità autoritaria tipica delle gerarchie che sviliscono qualsiasi tentativo di crescita negli ambienti lavorativi devastati dal capitalismo imposto dal consumismo.

SG-Piola-tutti

Davide è il capo branco e loro lo sanno senza falsi moralismi che per eccellere devono aspettare il suo tramonto, prima rischiano la vita, ma nel frattempo hanno il privilegio di abbeverarsi a una fonte immensa di esperienza allagata dalla genialità estroversa del pensiero Scabin .

Ma a parte tutto questo che è più o meno quello che tutti sanno ma che io descrivo con mie parole ciò che mi colpisce è la forza di Davide, una forza secondo me tenuta sotto la cenere fino ad ora, mi sembra di vedere uno Stradivari che non abbia ancora trovato un musicista degno di suonarlo perché si sa è indispensabile anche quello.

SG-Piola-viso

Mi ero messa in sintonia con il suo carisma a le Grand Fooding quando vedevo la fila di donne milanesi in estasi che eccitate e bagnate fino alle caviglie si mettevano in fila per farsi “sbattere ” il miscuglio che lui da bravo bastardo quale è glielo menava davanti dicendo: “Si fa così signora! ”

SG-Piola-mangiare

E non contento dopo averlo sbattuto per bene si infila in bocca il bicchiere per ingoiare in un colpo il contenuto.

Le donne che avevano la fortuna di trovarsi davanti non si schiodavano più e lui spietato urlava come un pirata di farsi più in là di 300 metri

“Andate andate, per dare spazio alla prossima…!”

SG-Piola-Scabin-bn

La fanciulla di fianco a lui, perché l’abilità della sua navi sta nel districarsi nell’intrattenere gli ospiti a La Piola, all’assisterlo a New York durante Identità Golose a quello di fargli da assistente mentre “sbatte” il miscuglio per le signore.

Una partner multitasking perché monouso avrebbe vita breve con Scabin o almeno credo.

In fondo la sua vita è gestita da donne o almeno io percepisco così.

Davide trasuda erotismo e passione dai pori della pelle, tutte lo sanno ma nessuno lo dice ad alta voce, chissà perché sembra il peccato con le sembianze di un maschio.

SG-Piola-Davide

Eppure io ci vedo dei limiti in questo perché a volte l’erotismo in eccesso è sintomo di un’ energia incanalata in uno spazio troppo stretto, forse avrebbe bisogno di avere un “letto” più ampio dove poter slittare da un erotismo ipertrofico a un attivismo verace e sfacciato, perché la bellezza di Davide sta nella sua sfacciataggine elegante e generosa ma ancora con le redini corte per esplodere davvero.

SG-Piola-io

Come l’aver improvvisato un ristorante clandestino non in una location sinistra o nascosta ma dietro a uno dei più famosi ristoranti d’Italia mentre i commensali mangiano nella sala padronale pagando 200 euro a testa o giù di lì, dal retro solo su invito e con una password puoi accedere dalle 11 alle 3 di notte e imbarcarti nelle sale di servizio che diventano una bettola poco raccomandabile….una metafora dell’Italia contemporanea forse?

o della vita stessa che ha bisogno di contraddizione e ambiguità per avere davvero un senso…?

SG-Piola-persone

Il cibo della Piola era hard, ma di quell’hard da location di scambisti o darkroom, che mentre lo mangi ti sbavi con i rigagnoli di sugo e ti entrano i pezzi di trippa calda nella fessura dei seni se hai la maglia scollata con il rischio che qualcuno ci infili una mano per recuperarlo e infilartelo in bocca quando meno te l’aspetti.

SG-Piola-piatto-brodo

Le signore bon ton che “succhiano” il brodo caldo e squisito dal cucchiaio, con gli occhi socchiusi e in posizione da brodo per godere con tutte le membra di quel capolavoro.

In quest’orgia di ogni peccato uomini che sembrano usciti dalla mitologia come Bonci con la sua corporatura massiccia ma soprattutto la particolarità di farti subito intuire che è selvatico sul serio.

SG-Piola-Bonci

Monica mi racconta che Bonci appunto si avvicina alla lingua, ne prende un pezzo la porta in bocca la mastica e poi dice: “femmina, 17 mesi”.

“Caspita”, dice lei. “con un assaggio riesci a capire tutte queste informazioni”.

SG-Piola-liberati

Lui prende il piatto e con un gesto morbido ma deciso lo appoggia sul tavolo, si gira e le mette la fronte appoggiata alla sua. “Le vacche le conosco bene.”

SG-Piola-Monica

Monica ha la sensazione di avere vicino un toro, enorme e selvatico che alla minima mossa falsa la incorna…sente lo zoccolo che gratta per terra e il respiro caldo che esce dal naso …

SG-Piola-Moreno

Moreno Cedroni intuisce ogni spigolo della psiche nascosta sempre sorridendoti con la serenità di un asceta.

SG-Piola-Bob

Bon Noto grande anche lui, tanto, alto ….entra in cucina, curiosa, domanda assaggia e ti ignora, se non sei tu che ti presenti non ti degna di uno sguardo …è oltre!

Eggi senza videocamera sembra un personaggio di Pulp Finction , ho il timore che all’improvviso tiri fuori una revolver e ci ammazzi tutti, mangiando l’ultimo boccone:::::di gusto prima:::::di andarsene .

e poi tanti altri che rimangono impressi nella mia mente come personaggi che slittano dalla mitologia a creature selvatiche del bosco, che poi spariscono ai primi segni di luce dell’alba.

SG-Piola-combal

Ad un certo punto esco dal gazebo esterno per fare delle foto alla sala principale, al ristorante vero, al mitico combal.zero e il mio sguardo cade sulla facciata di fronte alla vetrata del ristorante e mi rendo conto solo in quel momento che sono al Castello di Rivoli, in uno dei musei di arte contemporanea più importanti d’Italia, il tempio dell’arte contemporanea…non so perché ma l’avevo proprio dimenticato forse perché rapita dal La Piola e tutto il resto.

Non so se è il freddo, l’umidità o le luci ma ha un che di spettrale, di abbandonato e decadente, di una cosa senza vita e anima che rantola gli ultimi aneliti di vita.

SG-Piola-bicchieri

Boh forse ho bevuto troppo, è tardissimo e a volte la percezione si deforma in allucinazione un po’ ricamata… o forse è l’effetto di due sensazioni opposte una vitale come quella de La Piola e una stagnate e al tramonto come il museo che malgrado il tentativo di ingabbiare sensazioni non si accorge di avere di fianco una fucina di emozioni forti che hanno solo bisogno di un coach per dargli una forma concreta e godibile come il cibo che pensa, prepara e ti offre…

SG-Piola-ciao

(Testo e immagini: Franca Formenti)

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