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Schede del vino. Montepulciano d’Abruzzo I Vasari 2008

Un Montepulciano d'Abruzzo ancora poco conosciuto: I Vasari dei fratelli Barba, prodotto in sole 5000 bottiglie. Abbiamo assaggiato l'annata 2008.
giovedì, 12 Gennaio 2012 di

Eccomi irretito anch’io nella fitta rete di Scatti di Gusto, assoldato da Alessandro Bocchetti per scrivere un po’ di vino, cioè la mia passione, il mio lavoro e il mio hobby. Quindi tutto. Mi definisco un ‘sommelier-praticante’, sono proprietario di un piccolo ristorante nel centro storico di Pescara, amante dei colori e dei profumi del mio territorio. Sapori autentici di gente ‘tosta’ e diffidente, ma anche gentile ed ospitale come siamo noi abruzzesi.

Come ‘prima-puntata’ inizierei dalla mia Regione tralasciando il mio mito assoluto, Valentini, che è all’apice della mia personale piramide qualitativa. Però l’Abruzzo non è solo Francesco Valentini e quindi oggi vi parlerò di un ottimo Montepulciano, ancora poco conosciuto, ma che a me fa impazzire: I Vasari dei Fratelli Barba.
Prodotto in sole 5000 bottiglie, l’annata 2008, si presenta con un bellissimo rubino fitto, intenso e brillante con riflessi violacei. Apre all’olfatto con sentori di more, cassis, marasca e leggeri effluvi di caffè tostato. Riconoscimenti di spezia bagnata e tabacco scuro si rincorrono in un finale di radice di liquirizia.

Al palato la trama tannica è complessa ma misurata, con tannino dolce ed avvolgente. Montepulciano espressivo ed intenso, pieno e grasso, con un equilibrio giocato su note di minerale e glicerina che avvolge tutta la lunga persistenza. Chiude con sapori “cioccolatosi”, legno di sandalo e lievi “accenni” di erbe aromatiche e liquirizia.

Maturato 16 mesi in barrique nuove di Allier, lo abbiniamo al Pecorino di Farindola per un connubio territoriale apparentemente semplice ma di grande gusto, giocato sui sapori arcaici dell’unico formaggio al mondo prodotto con il caglio del maiale, e da un vino moderno.

In enoteca sui 20,00 €.

(Luca Panunzio)