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Matteo Renzi non c’entra ma ora in Toscana rottamano anche il cristallo

In Toscana, nel distretto del cristallo di Colle Val d'Elsa, il Consorzio ritira i bicchieri usati in cambio di nuovi a prezzo di fabbrica
lunedì, 16 Luglio 2012 di

Colle Val D’Elsa (SI) produce cristallo dal Quattrocento, copre il 95% della produzione italiana e il 40% di quella mondiale. Ma la globalizzazione ha le sue ricadute negative anche su economie locali molto radicate e così capita sempre più spesso che da queste parti i ocali della zona facciano shopping di cristallo altrove.

Di qui l’idea curiosa: rottamare vetro e cristallo usato o danneggiato in cambio di calici nuovi. Destinatari della proposta ristoranti, agriturismi, enoteche e bar della Toscana, mittente il Consorzio del Cristallo di Colle Val d’Elsa.

50 le adesioni finora, tanti sono gli esercizi commerciali che si sono impegnati a consegnare i loro bicchieri al Consorzio che li ricicla per realizzarne di nuovi. In cambio i ristoratori ricevono calici nuovi, prodotti con un nuovo materiale, vetro sonoro Luxion, brevettato da Rcr-Calp, la più importante delle aziende del distretto del cristallo di Colle Val d’Elsa.

La prima fornitura di bicchieri che il Consorzio dà ai ristoratori che rottamano è gratuita”, spiega il presidente  Gianpiero Brogi. “In cambio l’esercizio commerciale aderente si impegna ad acquistare dal Consorzio per tre anni, a prezzo di fabbrica, i bicchieri che serviranno in futuro”.

Ci guadagna l’ambiente, l’economia locale e i ristoratori. Un po’ meno la concorrenza, ma si sa, da questa parti, nella terra di Matteo Renzi, rottamare è un marchio di fabbrica.

[Fonte: adnkronos.it]