Le Macàre ad Alezio risponde a Paolo Cappuccio: game-set-match

Game – set – match: in un solo post condiviso sui suoi canali social, Daniela Montinaro, chef e titolare del ristorante Le Macàre di Alezio, in provincia di Lecce, risponde a tono al post di ricerca personale di Paolo Cappuccio.
Paolo Cappuccio è lo chef che ha pubblicato un post sui social per cercare la brigata in un nuovo hotel in Val di Fassa di cui è consulente. E aveva chiesto “skill” ben precise: niente gay, comunisti – fancazzisti, né masterchef del cazzo o simili.
Una ricerca di personale decisamente molto escludente per non dire peggio (ma qui ci sforziamo di essere sempre gentili).

Daniela Montinaro cerca per il suo ristorante tradizionale in Puglia un lavapiatti. E il suo post è una risposta diretta alal ricerca di personale di Paolo Cappuccio. In poche righe ha fatto meglio dei ragionamenti e dei commenti di lettori scandalizzati (o a favore…) di Paolo Cappuccio.
Posizione aperta per la Plonge
Cercasi lavapiatti con urgenza.
Requisiti fondamentali:
Se sei gay, fantastico.
Se sei comunista, pure meglio: magari mi fai anche la rivoluzione nel retro cucina.
Se hai qualche problema, sei in ottima compagnia.
Qui non si giudica nessuno:
L’importante è che i piatti escano puliti e si lavori con dignità, rispetto e magari anche con un sorriso.
Inviate cv, storie di vita, poesie o semplicemente venite a bussare in cucina.
Cosa aggiungere alla ricerca di personale delle Macàre che risponde a Cappuccio?
Difficile fare meglio, ma se ci volete provare i commenti sono a vostra disposizione. Qui non siamo arbitri di tennis anche se vediamo le partite di Sinner.
Ma riprendiamo uno dei commenti di un lettore del post ricondiviso da Lorenzo Tosa che ha fatto il pieno di like: “Questa discriminazione tra piatti puliti e “sporchi” deve finire, siamo in un paese civile e dobbiamo essere inclusivi”.