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Gordon Ramsay disgustoso, dice uno dei 500 dipendenti licenziati

domenica, 29 Marzo 2020 di

Riceviamo e pubblichiamo la mail che ci ha indirizzato uno dei 500 dipendenti o, meglio, degli ex dipendenti dei ristoranti del celebrity chef Gordon Ramsay.

Vuole conservare l’anonimato e ci spiega il motivo. Ovviamente lo accontentiamo e lo ringraziamo per la testimonianza che chiarisce anche la cronologia del preavviso concesso e la chiusura di tutti i contratti con i dipendenti del gruppo a partire dal 17 aprile.

Cosa dice un ex dipendente di Gordon Ramsay

Ahimè sono anche io un dipendente, o meglio ex-dipendente di Ramsay…..vorrei restare anonimo e non fornire nessun nome perché purtroppo, il mondo della ristorazione è ancora vecchio e usa metodi medioevali.

Mi spiego meglio: tutti noi avremmo voluto denunciare la cosa e gridarlo ad alta voce che il modo in cui siamo stati trattati è ingiusto, purtroppo la verità è che se lo facessimo, non avremmo mai più un posto di lavoro in questo settore, soprattutto qui a Londra dove le “influenze” sono parecchie!

È davvero disgustoso come nonostante il grande flusso di soldi generato dai suoi ristoranti, Ramsay non sia stato in grado di garantire qualcosa in più. 

Abbiamo dato tutti quanti l’anima in questi anni lavorando per un ideale comune, per il bene della compagnia, abbiamo fatto straordinari, tirato dritto tante volte senza fare nemmeno una pausa in 16 ore di lavoro, abbiamo lavorato natale e capodanno senza ricevere nemmeno un singolo pound in più sulla nostra busta paga; siamo stati “sedotti ed abbandonati” dal blasone che il nome Gordon Ramsay si porta appresso.

Sinceramente non so quanti di noi ritorneranno a lavorare per l’azienda, semplicemente non è giusto trattare così i tuoi dipendenti, il mezzo ultimo tramite quale compagnie del genere generano guadagni.

Noi a dire il vero siamo venuti a sapere della chiusura dei ristoranti giovedì 19 marzo, quando Gordon ha pubblicato su Instagram il suo primo post.

Nella tarda serata di giovedì siamo stati avvisati che l’indomani mattina avremmo avuto un incontro con l’head office nella sala privata dell’Heddon Street Kitchen.

Siamo stati organizzati in vari gruppi in base all’anzianità maturata in azienda e una volta entrati ci hanno detto che avrebbero chiuso i contratti di tutti quanti, ovviamente dandoci solo le 4 settimane di avviso e, nel caso le avessimo maturate, le ferie non godute.

Hanno aggiunto che avremmo ricevuto una mail in cui spiegavano meglio la situazione e qualche dettaglio in più.


In seguito al vostro meeting il 20 Marzo 2020 e come già discusso, in seguito alla decisione di chiudere temporaneamente i nostri ristoranti, vi sto scrivendo per informarmi che il vostro contratto di impiego verrà rescisso, vi verranno pagate quattro settimane di preavviso. Durante tale preavviso sarete messi in congedo.

La data di fine del vostro impiego sarà il 17 Aprile 2020.

II vostro P45 (modulo del salario tassato l’anno corrente), le ferie pagate e altri debiti nei vostri confronti verranno saldati a tempo utile.

Inoltre, comprendiamo che questo sia un momento difficile e vi ricordiamo che il nostro programma di assistenza dipendenti, Hospitality Action, è disponibile per aiutarvi.
Potete mandare una mail per ricevere supporto tramite chiamata – all’indirizzo assistance@hospitalityaction.org.uk o chiamarli direttamente al 08088022111.

Avete il diritto di appellarvi contro questa decisione. Se questo fosse il caso dovete porre per iscritto tale ricorso e le sue motivazioni e mandarlo al team delle risorse umane, HRquestions@GordonRamsey.com entro sette giorni dalla ricezione di questa mail; ci organizzeremo affinché una persona possa rispondere al vostro appello.

Nel frattempo, se doveste avere qualsiasi domanda per favore contattate me o un membro del vostro management team.


Un’altra cosa molto interessante è che hanno calcolato le 4 settimane di preavviso dal 17 di marzo.

Ovviamente siamo rimasti tutti spiazzati perché  eravamo convinti di avere qualche garanzia maggiore alle spalle. Ho allegato una copia della mail e una foto che sta tanto a cuore in questi giorni a noi ex-dipendenti….chiamiamola così: “il lusso di fregarsene…”

Se avete qualche altra domanda in più, sarò molto lieto di rispondere, ovviamente come detto in precedenza, nel totale anonimato; 

Ho impiegato anni della mia vita a costruire la mia carriera e non vorrei dover ricominciare per via di una “star” a cui del mondo della cucina ha smesso di interessare tanto tempo fa! Grazie!