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Piccolo lago Verbania

Piccolo Lago: inchiesta sul ristorante stellato per intossicazione da vongole

Piccolo Lago, ristorante di Verbania due stelle Michelin, è sotto inchiesta per intossicazione causata da un risotto alle vongole
martedì, 05 Aprile 2022 di

Il Piccolo Lago, ristorante di Verbania specializzato in pesce d’acqua dolce, e il suo chef patron Marco Sacco, sono sotto inchiesta da parte dei NAS per intossicazione. 

L’episodio risale a luglio 2021, quando nel “delizioso locale sospeso nel tempo”, come lo ha definito la Guida Michelin che gli ha attribuito la doppia stella, era in corso un banchetto nuziale. 

Nonostante l’atmosfera soffusa che si respirava nel giardino con vista del Piccolo Lago –“una pittoresca cartolina”– rimarca la Guida Michelin, alla cena è seguita una denuncia per intossicazione alimentare

Con tanto di referto del Pronto Soccorso di Verbania che parlava per gli sposi e per almeno 50 invitati di sintomi quali nausea e dissenteria. 

Cos’è successo al Piccolo Lago

Ristorante piccolo lago
Il giardino con vista dove si è svolto il banchetto nuziale

I NAS di Torino allertati dalla Procura di Verbania sembrano attribuire la responsabilità dell’intossicazione alle vongole crude.

I molluschi erano presenti nel risotto alla borragine scelto dagli sposi come primo piatto del menu di nozze. 

Colpevole dell’episodio di intossicazione sarebbe il norovirus, un virus infido e pericoloso perché difficile da eliminare anche ricorrendo all’abbattimento della temperatura.

Il giudice ha fatto presente ai legali delle parti, Patrick Rabaini per sposi e invitati colpiti dall’intossicazione e Marco Ferrero per il ristorante Piccolo Lago, che serviranno altri sei mesi prima di dichiarare la chiusura delle indagini. 

Chiara a questo proposito la precisazione dell’avvocato del Piccolo Lago che ha parlato di “responsabilità ancora da accertare perché le indagini sono in corso”. 

Ma lo chef Marco Sacco “ha rispettato i protocolli necessari, non per niente a causare l’intossicazione è stato un ingrediente non trattato dai cuochi, bensì acquistato da un fornitore esterno”.

Questa la precisazione del legale, secondo cui le vongole sarebbero arrivate al ristorante già contaminate. La responsabilità ricadrebbe dunque sul fornitore. 

La difesa dello chef

Marco sacco
Lo chef Marco Sacco ospite de La Prova del cuoco

Lo stesso chef proprietario del Piccolo Lago ha difeso la sua posizione in un’intervista a Repubblica

“Ho comprato vongole che si possono mangiare crude, lo dimostrano sia l’etichetta del produttore che la scheda tecnica del prodotto”.

Sacco ha detto di usare quelle vongole dal 2015, e di aver servito almeno “tremila piatti di risotto alla borragine guarnito con 4 vongole crude, per una spinta iodata. In tutto venti grammi”. 

“Sono le stesse vongole, in arrivo dalla Francia” –ha concluso lo chef del Piccolo Lago– “utilizzate nei ristoranti di mezza Europa, chissà da quanti altri ristoratori sono state acquistate”. 

Ovviamente dispiaciuto per l’accaduto, lo chef si è detto tranquillo. La versione fornita agli inquirenti lo metterebbero al riparo da problemi legali. 

Marco Sacco del Piccolo Lago: biografia breve

Marco sacco
Marco Sacco fotografato al Piccolo Lago, il suo ristorante di Verbania

Il cuccriculum dello chef del Piccolo Lago di Verbania, ristorante due stelle Michelin, è di quelli lunghi così. 

Ha conquistato la prima stella nel 2004, facendo il bis tre anni dopo. 

Svolge una consulenza in qualità di “direttore artistico” per il gruppo che gestisce i ristoranti Isola di Hong Kong e Shanghai. 

È il presidente di Chic, Charming Italian Chef, associazione di chef che rappresenta oltre cinquanta stelle Michelin, impegnati a proporre cucina creativa italiana. 

Dal 2016 è anche membro dell’associazione Ambasciatori del Gusto. 

Cos’è il Norovirus

Piccolo lago verbania
Una vista notturna del Piccolo Lago di Verbania

Non è la prima volta che un caso di Norovirus interessa chef famosi o stellati.

Il Norovirus è la causa più frequente di epidemie di gastroenterite acuta poiché altamente contagioso.

I pazienti colpiti dall’infezione, dopo 12-40 ore manifestano diarrea, crampi addominali, nausea, dolori muscolari e vomito compulsivo.

La trasmissione del Norovirus può avvenire tramite contatto orale con la pelle o con oggetti, inalazione o ingestione degli alimenti contaminati.

I casi sono spesso associati al consumo di frutti di mare crudi, ostriche, cozze e vongole in particolare.

Nel 2009, The Fat Duck, il ristorante di Heston Blumenthal, ha dovuto chiudere per quindici giorni. Il Norovirus aveva provocato vomito e diarrea nei clienti del ristorante inglese, uno tra i più apprezzati del Regno Unito.

Nel 2014, ancora Blumenthal, perseguitato dal Norovirus, è stato costretto a chiudere il ristorante Dinner, due stelle Michelin, in centro a Londra per un’epidemia dell’agente patogeno.

Ma l’anno precedente, a febbraio 2013, il Norovirus aveva colpito sessantatre clienti di René Redzepi, chef e proprietario del Noma.

Il locale di Copenhagen è stato più volte proclamato il migliore ristorante del mondo dalla classifica The World’s 50 Best Restaurants.