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Vino nel bicchiere ricarichi ristorante

Ricarichi folli fino al 400%: il vino al ristorante costa troppo

Il vino al ristorante ha dei ricarichi fuori controllo fino al 400%. Scopri come si formano e come evitarli. Occhio al vino al bicchiere
domenica, 24 Settembre 2023 di

Rincari, rincari, rincari, rincara anche il costo del vino al ristorante, con i ricarichi imposti dai ristoratori italiani ormai fuori controllo. Soprattutto sul servizio del vino al bicchiere.

Se n’è accorta l’esperta Cristiana Lauro che sul Sole24Ore, conoscendo i listini di numerose aziende vinicole, segnala aumenti del 400% sui prezzi di produzione. 

In altre parole: ci sono titolari di ristoranti che applicano ricarichi fino al 400% sulle bottiglie di vino presenti nelle loro carte. 

Vino al ristorante: ricarichi ingiustificabili per Il Sole24Ore

Ricarichi francamente ingiustificabili su vini prodotti in Italia e non importati dall’estero. 

Una tendenza che ha effetti negativi sui consumi e sull’accessibilità del vino perché taglia fuori una cospicua fetta di pubblico. 

Visto che oggi, per effetto di questi ricarichi, l’incidenza della voce “vino” sul costo di un pasto al ristorante è sproporzionata rispetto al resto. 

Un problema, e non da oggi secondo noi di Scatti di Gusto. Dal momento che, le prime lamentele sui ricarichi del vino al ristorante, risalgono al lontano 2012.

La colpa? Dei ristoratori

La colpa non sarebbe dei produttori italiani, si legge nel pezzo del quotidiano economico. 

Sì, certo, anche loro hanno dovuto aumentare i prezzi per far fronte al moltiplicarsi dei costi energetici e di produzione. Ma sono quelli che lavorano e investono di più sui propri prodotti. 

Mentre i proprietari dei ristoranti, scrive Lauro, si mettono in tasca la parte più consistente dei ricarichi applicati sul vino limitandosi a venderli.   

Il ricarico del vino al ristorante dipende da molti fattori. 

Da cosa dipende il ricarico del vino al ristorante

Tra questi figura il costo dello stoccaggio di decine ma, in qualche caso, anche migliaia di bottiglie. 

Poi ci sono il personale qualificato, i calici di cristallo, l’arredo della sala e le strategie di marketing del locale. 

Di solito, il cliente che ordina una bottiglia al ristorante paga quel vino tre volte il prezzo richiesto dalla cantina in cui è stato prodotto. 

Va da sé che non tutti i ricarichi sono uguali, aumentano nei ristoranti prestigiosi mentre, in genere, calano man mano che cresce il prezzo iniziale delle bottiglie di vino. 

Sulle bollicine i ristoratori applicano il maggior ricarico, il prezzo richiesto dalla cantina viene solitamente quadruplicato.

Il vino servito al bicchiere merita un discorso a parte. 

È quello con il maggior ricarico in assoluto, perché ogni bottiglia viene usata per riempire 8 calici e i primi 4 devono coprire interamente il prezzo della bottiglia. 

I ricarichi medi su ogni tipo di vino

Questo schema aiuta a capire meglio come funzionavano, mediamente, i ricarichi del vino al ristorante prima degli aumenti più recenti.

Consideriamo una bottiglia il cui prezzo d’acquisto (IVA esclusa) è di 10 €. Il prezzo di vendita al ristorante (IVA inclusa) è normalmente di 30 €. Ricarico del ristoratore: 2,5 volte.

Facciamo ora il caso di un bottiglia prestigiosa con un prezzo d’acquisto di 50 €. Il prezzo di vendita al ristorante è di 125 €, perché il ristoratore, visto il prezzo di partenza elevato del vino, applica un ricarico leggermente inferiore: 2,2 volte

Tocca ora alle Bollicine. Ipotizziamo un prezzo d’acquisto di 25 €, il prezzo di vendita al ristorante sale a 100 €.

Attenzione al vino al bicchiere

Veniamo infine al vino al bicchiere, molto redditizio per i ristoratori. Ripartiamo dalla bottiglia con un prezzo d’acquisto di 10 €. 

Il prezzo di vendita di ogni calice, 6,8 €, permette al titolare del ristorante un ricarico di 5,5 volte su ogni bicchiere di vino. 

Applicare su tutti i vini ricarichi del 400% (“se va bene”, scrive il Sole24Ore) significa dimenticare un punto importante riguardo ai consumi.

Quattro commensali seduti allo stesso tavolo, se una bottiglia di vino costasse il 25% in meno, sarebbero incentivati a fare il bis. Con un guadagno maggiore per tutti, dal produttore al ristoratore.   

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