BBQ e inquinamento. Vietato in Cina a causa delle polveri sottili
Divieto di barbecue in Cina. Perche’ la crescita non si ferma e quindi neanche le polveri sottili, il Ministero della Protezione Ambientale chiede il contributo dei cittadini. Pollice verso sul grill all’aperto, nelle citta’ piu’ popolose della Cina con un obiettivo dichiarato: limitare le polveri sottili per tutelare la loro salute.
Da preferire wok, cottura a vapore, frittura, stufato, tutto meno che riempire di PM 2.5 l’ambiente, le micidiali particelle sottili (di diametro inferiore a 2,5 micron) che penetrano in profondità nei polmoni insieme a quelle che fuoriescono dalle ciminiere, simbolo di progresso e ricchezza di un Paese che non e’ disposto a rallentare.
Una decisione poco gradita ai diretti interessati, pero’, che sulla rete non hanno risparmiato critiche al Governo. “Hanno la testa bacata”, si e’ lamentato un internauta in un messaggio su Weibo, il Twitter cinese. La decisione e’ solo l’ultima di una serie di divieti imposti ai cittadini per far fronte all’emergenza polveri sottili. Come non uscire di casa nelle ore di massimo inquinamento o usare con parsimonia i fuochi d’artificio.
[Link: La Stampa. Immagine: oaklandplayground]