Coop toglie dagli scaffali i prodotti israeliani e mette la Gaza Cola

C’è una decisa presa di posizione nel conflitto che Israele sta sostenendo nella striscia di Gaza mentre in queste ore non è ancora chiaro come inizierà (o finirà) la tregua con l’Iran. Il colosso dei supermercati Coop Alleanza 3.0 ha deciso di dare un segnale all’escalation nel conflitto di Gaza. E ha tolto dagli scaffali della catena alcuni prodotti israeliani come segno di solidarietà con il popolo palestinese ridotto allo stremo. Parallelamente già da 15 giorni ha messo in vendita la Gaza Cola per aiutare la raccolta fondi a favore della popolazione sotto assedio. E che potrebbe – stando alle dichiarazioni del ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich, membro del gabinetto di sicurezza di Benjamin Netanyahu – concentrarsi proprio su Gaza se la tregua con l’Iran diventasse stabile.
Coop Alleanza 3.0 ha infatti aderito alla campagna nazionale “Coop For Refugees” mettendo in vendita la Gaza Cola. Cioè una bevanda in lattina di un progetto al 100% di proprietà palestinese. Il ricavato delle vendite contribuirà alla ricostruzione di un ospedale nella striscia di Gaza.
Il rapporto della Commissione Etica di Coop su Gaza

Nei 350 punti vendita diventa evidente quindi la linea della Cooperativa riguardi ai fatti in Medio Oriente. La Cooperativa “non può rimanere indifferente davanti alle violenze in corso nella striscia di Gaza e la cooperativa è da sempre e senza esitazione al fianco di tutte le forze – enti, istituzioni e associazioni – unite nel chiedere l’immediata cessazione delle operazioni militari. E altrettanto ferma è la condanna verso il blocco degli aiuti umanitari destinati alle popolazioni civili della striscia proclamato dal governo israeliano”. Questa la decisione presa dopo un rapporto su Gaza presentato al Cda dalla Commissione etica di Coop. E sostenuta da alcuni soci attivisti intervenuti all’assemblea generale della Coop il 21 giugno scorso.
Spariscono quindi dagli scaffali alcune referenze di arachidi di salsa Tahina e gli articoli a marchio Sodastream, cioè gasatori e ricariche. Un’iniziativa simbolica che però mette in luce lo stato di disagio dei soci Coop per l’operazione militare a Gaza giudicata ben oltre la risposta alla strage compiuta da Hamas su civili inermi israeliani il 7 ottobre 2023.