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Champagne naturali, assaggi e prezzi delle migliori bottiglie

5 champagne naturali di piccoli produttori che coltivano le vigne secondo i principi della biodinamica. Prezzi da 42 a 64 €
venerdì, 29 Dicembre 2023 di

Scegliete voi l’occasione migliore per brindare con un calice di champagne, ma fatelo con quelli naturali. Ve ne consigliamo 5 che si aggiungono ai grandi nomi.

In questo articolo troverete champagne naturali, prodotti da vigneron e piccole maison, con scelta ristretta ad aziende che lavorano secondo i principi dell’agricoltura biodinamica. Parleremo di aziende artigiane, di quelle che incuriosiscono.

In questo caso, però, una premessa mi sembra doveroso farla. Alla fine della quale sarete sempre liberissimi di preferire le cuvée delle grandi maison. Queste ultime sono aziende che solitamente posseggono vigne in tutte le zone della Champagne. E che assemblano i diversi vini base in modo da ottenere tutti gli anni il classico, rassicurante gusto. Sempre ben equilibrato e piacevole, ma senza alcuna differenza tra le annate.

L’esatto contrario di quello che propongono vigneron e piccole maison, quasi sempre con i vigneti situati nei pressi della cantina. Caratteristica che permette loro la realizzazione di champagne maggiormente legati al territorio e, soprattutto, all’andamento climatico dell’annata.

Insomma una scelta alla ricerca di prodotti con maggiori sfaccettature e complessità. Non a caso molto apprezzati dagli appassionati per poter approfondire la conoscenza dei terroir e le sfumature della denominazione.

1. Lelarge-Pugeot, bi-centenaria maison di Vrigny.

champagne naturale Tradition di Lelarge Pugeot

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Una storia antica di oltre 200 anni, con Pierre-Henry Lelarge che nel 1799 si stabilisce a Vrigny, nella parte nord-occidentale della Montagne de Reims, un village ad oggi classificato Premier Cru. La tradizione agricola familiare è lunga così come quella vitivinicola, con l’imbottigliamento dei primi champagne in proprio nel lontano 1930.

Ma per cominciare a parlare di Champagne naturali dobbiamo fare un bel salto in avanti. Precisamente ai primi anni ‘80. Quando Dominique Lelarge prende in mano le redini della tenuta e sposa Dominique Pugeot, sua compagna alla scuola di viticoltura della Borgogna.

Nasce così l’attuale Lelarge-Pugeot. Che vira fin da subito verso la sostenibilità ed il rispetto della natura e la biodiversità con la riduzione dei trattamenti di pesticidi ed erbicidi. Aboliti definitivamente nel 2000. “Perché dovremmo far subire alla nostra coltura quello che a noi non piacerebbe subire?”, è il ragionamento.

È un crescendo. Inerbimento delle vigne, utilizzo dei cavalli da traino per i lavori nei vigneti, certificazione biologica nel 2010. La prima certificazione biodinamica arriva nel 2017.

L’Extra Brut “Tradition” è uno champagne naturale composto da 50% Pinot Meunier, 40% Pinot Noir e 10% Chardonnay. Uve provenienti da 30 differenti parcelle all’interno del villaggio classificato Premier Cru di Vrigny, nel territorio della Montagne de Reims.

Vendemmia manuale, fermentazioni alcoliche in acciaio grazie a pied-de-cuve avviate spontaneamente tramite lieviti indigeni. Dopo l’assemblaggio un passaggio di 10 mesi in botte grande di legno. La successiva presa di spuma in bottiglia lascerà lo Champagne a riposare sui propri lieviti per 36 mesi. Il dosage finale si attesta sui 4 grammi/litro di zuccheri residui.

È uno Champagne naturale fresco ed agrumato al naso, sapido e persistente al palato.

La sboccatura 2022 è stata “licenziata” come Brut Nature, ovvero con dosage di 0 grammi/litro di zuccheri residui.

Prezzo: 48 €

2. Françoise Bedel, grand dame della biodinamica.

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Un piccolo Domaine nato nel 1979 quando Françoise rileva un’azienda preesistente puntando sin da subito la propria attenzione al terroir, determinante per dare la giusta impronta ad ogni Champagne.

Siamo nella zona della Vallée de la Marne. Circa 9 ettari suddivisi in 40 parcelle, che si trovano a Crouttes-Sur-Marne, Charly-Sur-Marne, Nanteuil-Sur-Marne e Villiers-Saint-Denis.

Le vigne, in maggioranza Pinot Meunier e solo completate da Pinot Noir e Chardonnay, hanno un’età compresa tra i 40 e i 60 anni. Sono coltivate su suoli piuttosto eterogenei. Ed è proprio questa variabilità di terreni a permettere di proporre etichette diverse e particolari.

In biologico dal 1982, certificazione biodinamica dal 2006, sin da allora un vero e proprio punto di riferimento per tutti gli amanti degli Champagne naturali realizzati secondo le regole della biodinamica.

Uve raccolte solo a piena maturazione, con le vinificazioni che si svolgono per vitigno e per singola parcella in modo da avere più scelta di vini base al momento della realizzazione degli assemblaggi per le differenti cuvée.

Una piccola parte delle uve è vinificata in botti di rovere. Il resto in vasche di cemento vetrificato, con l’unione delle due componenti che contribuiscono a creare le varie caratteristiche degli Champagne naturali realizzati. Tutti i vini maturano sui lieviti in bottiglia almeno 36 mesi.

“Origin’elle” è un Extra Brut dalla forte personalità, il cui assemblaggio può variare di anno in anno.Originariamente nasce da un blend tipico dei tre vitigni presenti nella regione dello Champagne, con il Pinot Meunier intorno all’80%, e saldi variabili di Pinot Noir e Chardonnay.

Con un dosage finale sui 4,5 grammi/litro di zuccheri residui, negli ultimi anni è stato realizzato con il 100% di Pinot Meunier.

Complesso al naso è caratterizzato da note di frutta bianca e lieviti, risultando fresco e persistente al palato.

Prezzo: 64 €

3. Vincent Couche nel cuore della Côte de Bars.

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Siamo nella parte più meridionale della zona delle bollicine, la Côte des Bar, terra di Pinot Noir. Qui dal 2008 Vincent Couche gestisce il Domaine di famiglia con pratiche biodinamiche (è certificato Demeter). Si  tratta di 10 ettari di vigna piantata a Pinot Noir nel 1973 a Buxeuil. E di 3 ettari di vigna piantata a Chardonnay nel 1985 a Montgueux.

Siamo nell’area meno famosa di tutta la Champagne, dove piccoli recoltant artigianali hanno dato nuovo vigore a queste terre attraverso produzioni di qualità.

Terza generazione di una famiglia di vignaioli, si approccia agli impianti in maniera tradizionale, poco interventista e biodinamica. Producendo Champagne naturali che ogni anno esprimono al meglio tutte le particolarità del terroir.

Suoli ricchi di gesso, temperature leggermente più elevate rispetto alle altre zone dello Champagne, umidità dovuta alla presenza della Senna, sono gli elementi che garantiscono la piena maturazione delle uve e lo sviluppo di una maggiore complessità aromatica.

Gli Champagne naturali di Vincent Couche nascono dalla vigna, dove è vietata ogni forma di chimica ricorrendo a prodotti esclusivamente naturali. Anche in cantina si preferisce intervenire il meno possibile: le fermentazioni avvengono in vasche o in barrique, senza aggiunta di solfiti.

Lo Champagne naturale “Dosage Zero” è composto da 2/3 di Pinot Noir e 1/3 di Chardonnay raccolti dalle due differenti parcelle di vigna a Montgueux e Buxeuil. Le uve sono raccolte in leggero anticipo per concentrare maggiormente l’acidità e poi pressate delicatamente in cantina. Il mosto fermenta in legno, senza svolgere la malolattica.

Frutto del sapiente assemblaggio di tre differenti annate, riposa sui propri lieviti per oltre 8 anni. Nessun dosaggio finale e nessuna solforosa aggiunta per questo Champagne naturale.

Complesso al naso, tra sentori agrumati, tostati e fumé, delicato e inaspettatamente rotondo al palato nonostante la mancanza di dosaggio.

Prezzo: 56 €

4. Robert Barbichon, eleganza del Pinot Noir per lo champagne naturale

champagne naturale di Robert Barbichon

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Questa piccola Maison si trova nei pressi di Gyé-sur-Seine, nella Côte des Bar. È una realtà artigianale, gestita in prima persona, sia per la condotta della vigna, sia per le vinificazioni e gli affinamenti. Di vecchia fondazione, è dopo la crisi della fillossera che le famiglie Barbichon e Prélat ricostruiscono i loro vigneti rispettivamente nei villaggi di Gyé-sur-Seine e Celles-sur-Ource.

Di lì a breve l’incontro tra Robert Barbichon e di Maryvonne Prélat getterà i presupposti per la nascita degli Champagne Robert Barbichon. Oggi a coltivare i vigneti è la quarta generazione: Thomas e Maxime.

Il Domaine conta circa 9 ettari – suddivisi in diciassette parcelle – distribuiti su cinque villaggi intorno a Gyé-sur-Seine su terreni argillosi-calcarei e con un età media del vigneto di 35 anni.

Qui il clima è un po’ più mite e temperato e i terreni sono più simili ai suoli della vicina Borgogna. Proprio per queste peculiarità, l’area si è rivelata nel tempo molto adatta alla produzione del Pinot Noir.

Dal 2010 il Domaine è certificato in Agricoltura Biologica e a partire dalla vendemmia 2012 si lavora seguendo i principi dell’Agricoltura Biodinamica.

Barbichon è tra i migliori produttori biodinamici di nuova generazione della Côte des Bar, con una piccola produzione annuale di Champagne naturali che si contraddistinguono per struttura e intensità.

Il “Blanc de Noirs” è frutto dell’assemblaggio del 98% di Pinot Noir e 2% Pinot Meunier.

Dopo la vendemmia, i grappoli di Pinot Noir sono pressati in modo soffice e la prima frazione del mosto fiore è vinificata in bianco. Segue un affinamento sui propri lieviti per almeno 36 mesi con un dosaggio finale di soli 2 g/l.

Uno Champagne naturale con al naso delicate note di frutta bianca, brioche e agrumi. Al palato appare strutturato, lungo e sapido.

Prezzo: 58 €

5. Legret et Fils, champagne naturale in equilibrio

champagne naturale Equilibre di Legret & Fils

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Azienda vitivinicola fondata dalla famiglia Legret agli inizi del secolo scorso. Nel 1965, alla terza generazione, Jean-Pierre e Jacqueline Legret, creano l’azienda vitivinicola “Champagne Jean-Pierre Legret”. Nel 1986 l’ingresso di Alain Legret nell’azienda di famiglia. Attualmente opera con il supporto della moglie Sandrine e dei figli Raphaël e Samuel, la nuova generazione.

Siamo ancora nella zona della Vallée de la Marne. Cinque ettari in quattro comuni, quelli di Talus-Saint-Prix e Oyes con i vitigni a bacca nera, Sézanne e Barbonne-Fayel con i vitigni di Chardonnay.

Queste le zone dove l’azienda  utilizza le tecniche di viticultura naturali e sostenibili (compost a base vegetale, nessun uso della forza lavoro animale, trattamenti biodinamici a base minerale e vegetale).

Nel 2020 un interessante progetto vitiforestale è stato messo in atto all’interno dell’azienda. Diverse varietà di alberi e arbusti di specie locali sono stati piantati in siepe o nel cuore dei vigneti per favorire lo sviluppo della biodiversità (ritorno e mantenimento di insetti, uccelli, invertebrati e o micro-mammiferi), per restituire la loro natura ai suoli, aerandoli ed arricchendoli, per proteggere i vigneti dalle aggressioni climatiche grazie a radici e foglie.

In cantina, dopo aver raccolto a mano le uve e averle pressate delicatamente, la prima fermentazione viene effettuata in serbatoi di acciaio inossidabile e piccole botti di legno nel modo più naturale possibile. Passeranno dai 4 ai sei anni sui lieviti prima della sboccatura.

“Equilibre” è uno Champagne naturale Extra Brut composto per il 40% da Pinot Meunier, 30% Pinot Noir e 30% Chardonnay, con il 40% di questa miscela che proviene da vini di riserva.

Fermentato in acciaio, riposa oltre 60 mesi prima della sboccatura, con un dosage finale di 5 grammi/litro di zuccheri residui.

Caratterizzato da note di frutta a polpa gialla al naso, risulta molto fresco al palato.

Prezzo: 42 €

[Foto di copertina: Victoria Emerson]