mulino caputo farine per pizza, pane e dolci

Schede del vino. Chassagne Montrachet La Romanée 1er Cru 1989

giovedì, 12 Gennaio 2012 di

Una bottiglia che sembrava dimenticata su uno scaffale di casa, souvenir di un viaggio in Côte-d’Or di qualche anno fa, che una sera, chissà perché, decidi di aprire senza aspettarti più nulla.

La sorpresa è stata straordinaria: dopo sette anni di scaffale e qualche minuto di aerazione il carattere è emerso integro e brillante insieme alla caratteristica, esuberante potenza della denominazione

Il vino è la Romanée, Chassagne Montrachet 1° cru del Domaine Morey-Coffinet che viaggiò in treno da Digione a Roma per restare quasi dimenticato a dormire fino all’autunno scorso. Il tappo è venuto via quasi come quello di uno Champagne e a tavola abbiamo lasciato ogni speranza ma è bastato solo qualche minuto per accorgersi del miracolo!

Colore intenso e brillante, note minerali fresche e complesse al naso, dominate da una nocciola perfettamente definita. L’assaggio rivela viva acidità e una complessa varietà di sfumature che si sono prolungate con eleganza. Grande annata, grande zona e ottimo viticoltore: una combinazione quasi perfetta!

Probabilmente negli ultimi anni abbiamo tutti sopravvalutato l’impatto delle condizioni di conservazione delle bottiglie sui vini. Una rondine non fa primavera ma quando il vino è fatto bene e la fortuna non si gira da un’altra parte basta veramente poco per conservare la qualità. Raccomando la posizione orizzontale e la scarsa illuminazione ma se la temperatura è quella di un’abitazione normale non credo che ci sia da preoccuparsi (e non mi parlate di fortuna perchè è un assaggio del 2011).