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I 10 migliori posti in Italia per un foodie. Garantisce The Guardian

lunedì, 12 Ottobre 2015 di

mungitura

Quali sono i 10 migliori posti in Italia dove un turista in cerca di emozioni gastronomiche dovrebbe andare?

Risponde oggi il Guardian con un elenco che nasce dalle esperienze di alcuni suoi editor.

Ecco chi c’è in lista.

1. Agriturismo Funghi e Fate (Emilia Romagna)

funghi porcini

Nel regno del fungo porcino di Albareto, a pochi chilometri da Borgo Val di Taro, ecco l’azienda agricola biologica di Giovanni e Cristina che superano qualche barriera linguistica a suon di crostate fatte in casa e marmellate dai loro frutteti oltre che a un innato senso di ospitalità. Consigliato per la stagione dei funghi quando i boschi pullulano di porcini e finferli che diventano la dieta principale degli avventori. Si dorme e si mangia a pochi chilometri da Parma, dai cappellacci ripieni di zucca di Ferrara, dalle tagliatelle di Bologna. E si può andare alla scoperta del Parmigiano Reggiano con un tour dedicato.

Prezzi: 100 € in doppia.

2. Agriturismo Corte d’Aibo (Emilia Romagna)

Corte d'Aibo

Un’occhiata a questo agriturismo a pochi chilometri da Bologna, nel cuore del Parco Regionale dell’Abbazia a Monteveglio, significa affondare la forchetta in piatti a base di funghi, castagne e tartufi. Da accompagnare a una delle sei etichette di vino che l’azienda produce. Il consiglio è di scegliere un Pignoletto ridicolmente sottovalutato e di ottimo prezzo. Piatti classici come le tagliatelle al ragù o il risotto al tartufo e Parmigiano Reggiano o secondi più creativi come il maiale con salsa di pesca.

Prezzi del b&b: 55 € la doppia

3. Masseria Il Frantoio (Puglia)

Masseria Il Frantoio

Armando Balestrazzi e la moglie Rosalba hanno acquistato il vecchio casale una quindicina di anni fa per trasformarlo in un ristorante con albergo. E qui, vicino ad Ostuni, ci sono riusciti. Rosalba è un portento assoluto in cucina e il suo menu da 8 portate uno schianto. Si dovrebbe cominciare con le :pizzelle fritte con salsa di pomodoro fresco, frittelle di zucchine e gamberi, fagiolini locali con pomodoro e ricotta salata, formaggio di capra al forno con zafferano e confettura di pere, pasta fatta in casa  con zucchine e carote, agnello al forno con patate, insalata con mandorle fresche e petali di rosa, torta al limone.

Prezzi: 120 € b&b in doppia. Menu da 8 portate 60 € (ma ci sono anche da 6 e da 4 a 50 e 40 €)

4. Le Campestre (Campania)

conciato

Manuel Lombardi è conosciuto per il Conciato Romano, l’incredibile e antico formaggio che è diventato ingrediente immancabile di piattti e di pizze. Ma nel suo agriturismo si dorme e, soprattutto, si mangia. In tavola arrivano i prodotti del territorio per il pranzo (30 €) o la cena (25 €). E c’è la possibilità di frequentare corsi e di prendere parte alla raccolta delle olive.

Prezzi: 80 € b&B in doppia

5. Bio Agriturismo Valle Scannese (Abruzzo)

Gregorio Rotolopecorino rotolo

Gregorio Rotolo è il santone dei formaggi di pecora grazie all’all’evamento di 1500 capi della sua fattoria biodinamica fuori Scanno. Il suo pecorino è leggenda. Il Gregoriano è quasi un taleggio di pecora. La “nutella” una ricotta nella cenere capace di conquistare chiunque.

Prezzi: 70 € b&b in doppia

6. BeLocal (Piemonte)

Angela Giaccone

In Langa hanno pensato bene di farvi diventare abitante vero per il periodo de soggiorno con l’iniziativa Be Local. Come? I residenti dei vari paesi dichiarano la loro intenzione di ospitare a casa i turisti. Il modo migliore per vivere un’esperienza nel territorio del tartufo, delle nocciole e del vino. John Brunton, l’editor che suggerisce il combo mangiare-dormire, è stato a casa di Angela Giaccone a Albaretto della Torre raccogliendo gli ortaggi per il fritto misto alla piemontese e il buner al cioccolato.

Prezzi: 160 € due notti in doppia

7. Podere Il Casale (Toscana)

pecorini

Dici Pienza e dici pecorino. Ulisse e Sandra producono un pecorino morbido e dolce che caratterizza la fattoria biologica. La degustazione dei formaggi accompagnati da miele di castagno e pane di farro è una tappa necessaria del percorso che può continuare al ristorante. E in questo periodo c’è la cerca del tartufo cui prendere parte. La sistemazione logistica prevede la tenda o il camper da cui dominare la valle.

Prezzi: Campeggio da 26 € per due persone. Primi piatti a 10 €, misto carne 17 €

8. Agriturismo Caniloro (Abruzzo)

pizza-scima

Sembra di stare dalla propria nonna in questo agriturismo a 20 minuti di auto dalla costa adriatica. Qui tutto è auto prodotto compresa la farina dal proprio grano che serve per preparare la pizza scima il cui impasto è fatto con il vino al posto dell’acqua. Con Antonietta imparate a fare gli spaghetti alla chitarra e assaggiate il salsicotto frentano.

Prezzi: 30 € la doppia in b&b

9. Pensione Tranchina (Sicilia)

pensione Tranchina

Marisin Tranchina è cresciuta a Panama e lì ha incontrato Salvatore. Insieme hanno deciso di prendere le redini della locanda del padre di Salvatore sulla piazza di Scopello, vicino Palermo. Non viene servito il pranzo per invogliare gli ospiti a godere delle bellezze di questo angolo di Sicilia. A cena non c’è scelta. Il menu è fisso e comprende un primo, un secondo di pesce, contorno, frutta e dolce. I piatti sono tipici, dalla pasta con il pesto alla trapanese alla pasta con le sarde e il finocchietto. Tra i secondi c’è il tonno, in agrodolce o alla piastra, i gamberi, il dentice al sale ma anche molti pesci considerati “poveri”, come le sarde “a beccafico”, la spatola, la lampuga. Liz Boulter è rimasta stregata dalla pasta con il pesto alla trapanese a base di pomodori e mandorle.

Prezzi: 72 € in doppia b&b. Mezza pensione obbligatoria in estate da 55 € a persona.

10. Agriturismo Pirapora (Calabria)

Uno dei posti magici della Calabria, Zambrone, nell’acrocoro di Capo Vaticano sopra le spiagge bianche di Parghelia. Vista spettacolare sul golfo di Lametia Terme e le Eolie. Si va al mare, certo, o a gustare i vicini tartufi di Pizzo Calabro, ma qui c’è tanta buona campagna. La stagione scandisce i ritmi della fattoria e degli ospiti. A giugno si va nell’orto a raccogliere zucchine, cipolle, fragole e albicocche o a preparare sottolio e confetture in cucina. A luglio e agosto è la volta di pomodori, more, prugne, fichi e si preparano la passata di pomodoro e le marmellate. Dal 26 settembre al 30 ottobre c’èci la vendemmia e la raccolta delle olive con la visita al frantoio.

Prezzi: da 58 € la mezza pensione.

Sono consigli per gli stranieri, ma non li accettereste anche voi di buon grado?

[Link: The Guardian. Immagini: Facebook, John Brunton]