La vignetta riporta un classico dialogo da ristorante, specie quelli dove ti capita di pagare in contanti…. Sarà il solito piccolo sassolino che dà fastidio nella scarpa, ma continuo a non capire perchè se pago contanti spesso la richiesta della ricevuta fiscale è considerata quasi un’offesa al proprietario, che in genere mi ha mandato al tavolo un bel facsimile di ricevuta. E’ un sassolino, diciamolo pure, ma può diventare un greto di fiume. So che forse scatenerò qualche reazioni inconsulta, ma l’accaduto, l’ultimo in ordine di tempo, è troppo recente qui a Roma per non chiedere se è solo la mia deformazione professionale o se tutto il mondo è paese. Qualche anno fa da Moschino alla Garbatella il cameriere chiosò: “Serve fattura, ricevuta, un pezzo di carta?”. Geniale, non vi pare?
Comunque, capisco le mode, l’underground, il total black, ma i furbetti del ristorantino che evadono (e va bene che affittopoli all’amatriciana si sia rivelata una bufala) non sono un bell’esempio gastronomico! E’ il genere di magna-magna che sa troppo di bunga-bunga.
O no?
