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Il Parlamento UE approva il claim: il latte artificiale con DHA fa bene alla vista

martedì, 12 Aprile 2011 di

Si al claim sugli effetti benefici del latte artificiale con aggiunta di Omega-3. Il Parlamento Europeo ha infatti bocciato la risoluzione presentata da un gruppo di deputate socialiste che chiedeva il divieto di indicare sull’etichetta di prodotti contenenti acido DHA, naturalmente presente nel latte materno, gli effetti positivi dell’additivo sullo sviluppo cognitivo e visivo del neonato. Sulla questione si era espressa negativamente anche la Commissione parlamentare ENVI (Ambiente, Sanità pubblica e Sicurezza Alimentare).

“Non esiste un chiaro consenso scientifico sugli effetti che il latte formulato e arricchito con DHA produce sui bambini”, si legge nella risoluzione e perciò “è necessario approfondire la ricerca sui possibili effetti, sia benefici che dannosi, dell’arricchimento con DHA prima che il suo uso negli alimenti per lattanti possa essere definito benefico”.

Ma il Parlamento ha dato ascolto all’EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, che sull’indicazione dei benefici sanitari del latte integrato con acido grasso aveva espresso parere positivo mentre a nulla è valso il lavoro di sensibilizzazione tentato dal Baby Food Action Network sui Parlamentari europei per una bocciatura del claim. “Se l’aggiunta di DHA migliorasse veramente lo sviluppo cognitivo e l’acuità visiva dei bambini, le autorità europee e nazionali dovrebbero rendere questo ingrediente obbligatorio”, è scritto in un appello lanciato dalll’IFBAN alle autorità europee.

Appello ora rispedito al mittente. Per il Parlamento Europeo l’indicazione degli effetti benefici dell’additivo DHA non può essere considerata pubblicità del latte artificiale come temevano i firmatari della risoluzione (una legge italiana del 2005 e una direttiva europea vietano, in adozione del Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno dell’OMS, qualsiasi forma di pubblicità dei prodotti sostitutivi del latte materno).

Fonte: helpconsumatori, ibfanitalia.it, europarl.europa.eu

Foto: impresamia.com, europarl.it