Ha fatto e farà discutere l’iniziativa della Pam supermercati che ha utilizzato la liberalizzazione per proporre agli studenti un lavoro part time verticale. Solo la domenica, 8 ore di lavoro, 100 euro netti per un compenso mensile di 400 € con un invito diretto: Vuoi mantenerti gli studi e avere un’opportunità di carriera prima dei tuoi compagni di corso? In più la prospettiva di imparare e di fare carriera. Risultato, più di 9.000 richieste per entrare in uno dei 132 punti vendita del gruppo e i primi due neoassunti, Cristina Fregonese, vent’anni di Ferrara che studia per diventare magistrato, e Daniele Zabeo, aspirante perito informatico, approdati nelle corsie del supermercato di Venezia. E finiti sulle pagine dei giornali come se fossero i protagonisti di un reality in attesa dell’arrivo di altri 4 “concorrenti” questo fine settimana.
Parli di concorrenti e di reality e puoi non dire che a Roma, l’hotel OP di viale Pacifico all’EUR è stato preso d’assalto da mille persone che hanno partecipato alle pre-selezioni per un posto di aspirante chef nello show talento di maggior successo gastronomico, Masterchef. Per la seconda stagione, che partirà a settembre, i motori sono già accesi. Per tutti coloro che hanno in mente il grido di battaglia “voglio cambiare la mia vita”, la prova era quella di portare un piatto pre-cotto. D’altronde con la formula visto e approvato e le file fin dalle prime luci dell’alba non si poteva pensare a uno show cooking sui due piedi. Molti concorrenti hanno messo in dubbio che la prova riscaldata (a disposizione dei concorrenti c’era solo un forno a microonde) possa aver fornito un’indicazione chiara ai selezionatori. Ma il percorso per farsi giudicare dal trio Bruno Barbieri, Joe Bastianich e Carlo Cracco è lastricata ancora di molti insuccessi, almeno per altri 2 provini a Milano. Prima di poter sperare di agguantare il sogno di pubblicare un libro e guadagnare 100.000 € che i ragazzi della Pam potrebbero accumulare solo dopo 1.000 domeniche, 20 anni.
[Link: repubblica.it, ansa.it, televisionando.it]
E se un concorrente portava un piatto preparato da qualcun altro? Bizzarro questo provino.
Certo che dalla diversità dei numeri emerge la voglia di una maggiore concretezza.. Di quelli che partecipano ai reality solo pochi vengono ricordati e riescono a “cambiare la loro vita”, la maggior parte diventa se va bene un personaggio di contorno destinato ad essere di nuovo inghiottito dall’anonimato.. Forse è meglio prendere contatto da subito con la realtà del lavoro ed imparare a gestire situazioni reali piuttosto che che cose falsamente costruite..