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Cuor di Brontolo, per ricordare che il vero gelato al pistacchio è marrone

martedì, 07 Maggio 2013 di

pistacchio

E’ Francesco Mastroianni con il gusto ‘Cuor di Brontolo’ (un gelato al pistacchio variegato) il vincitore della prima tappa del Gelato World Tour, svoltasi lo scorso weekeend nella spendida cornice della Terrazza del Pincio a Roma, che ha visto interminabili code agli stand presi letteralmente d’assalto da una orda di golosi italianji e stranieri. Una vera e propria Olimpiade del Gelato, creata da Carpigiani e Sigep Rimini che dopo 8 tappe che toccheranno tutti i cinque continenti laureerà a Rimini nel settembre 2014 il ‘World’s Best Gelatiere’.

Alla finalissima hanno guadagnato un posto di diritto anche il secondo classificato Giuseppe Lancierini della Gelateria Fiore di Suzzara (gusto gelato al Pistacchio),  il terzo,  Emanuele Montana della Gelateria Retrò di Roma (gelato Delizia all’Arancia, preparato con ricotta di pecora fresca e pistacchi, cioccolato con cacao Criollo e Cointreau all’arancia) ,  insieme a Mario Serani della ‘Gelateria Bruno’ di Antrodoco (RT) vincitore dello speciale premio della giuria tecnica con il gusto ‘Torta di Mele’ (alla vaniglia e cannella, con variegatura di mele renette caramellate, uva passa e pinoli e biscotto).

terrazza_pincio

Mastroianni, 42 anni, con il fratello Giuseppe è titolare della Gelateria/Pasticceria Il Cantagalli a Lamezia Terme (via San Rocco 17/19; un secondo punto vendita presente anche all’interno dell’aeroporto cittadino), storico locale di famiglia aperto nel 1969. Allievo di Donata Panciera, Giancarlo Vitolli, Brega , Bruno Serani , Santo Musumeci (tutti nomi importanti della gelateria italiana), a Roma è stato coadiuvato da Enzo Pennestrini della Gelateria Sottozero di Reggio Calabria.

Francesco Mastroianni vincitore Roma gelato world tour cuor di brontolo

“Sono felicissimo e ancora euforico per questa vittoria, considerato l’alto livello di gelatieri con cui mi sono confrontato. Il segreto del mio successo è stato riuscire a realizzare un gelato con una base senza grassi (con un pizzico di sale) grazie alla quale ho potuto esaltare il gusto del pistacchio di Bronte (che mi fornisce  un mio produttore di fiducia , a cui ho unito un croccante non molto dolce a base di nutella di pistacchi e pistacchi tostati, che non è andato a coprire gli altri aromi.”

Come da prassi ci sono state alcune polemiche all’atto della proclamazione, ma Mastroianni ha messo d’accordo sia la giuria tecnica (formata dai gelatieri Sergio Colalucci e Nicola Netti, e dai giornalisti Eleonora Cozzella, Luciana Poliotti, Alfredo Tesio e Rossend Domenech) che il pubblico, risultando primo in entrambe le graduatorie che hanno pesato al 50% per comporre il verdetto finale

“Quando partecipi ad un concorso in cui anche i semplici appassionati votano, ti devi mettere nelll’ottica di presentare un gusto che non sia troppo complicato, ma che possa piacere al maggior numero di persone possibili. Il pistacchio è un gusto che piace a tutti, ma molto è dipeso anche dalla qualità e dalle caratteristiche organolettiche della materia prima che ho utilizzato. Mi piace dire che nella mia gelateria entra il sacco ed esce il cono, dato che preparo da solo tutti i semilavorati che utilizzo, tostando e poi raffinando personalmente tutta la frutta secca che compone i miei gelati. Sono convinto che questo abbia fatto la differenza al Gelato World Tour, facendo risultare diverso il mio gelato anche rispetto al pistacchio utilizzato da altri colleghi per il concorso”

Concludiamo con un consiglio per tutti gli appassionati che vogliono riconoscere un buon pistacchio:

“Ormai si sa che un buon gelato gelato al pistacchio non è di colore verde (indice dell’uso di coloranti come la clorofilla) ma dev’essere tendente al marrone. Il gusto poi deve essere pulito, come quello dei pistacchi non macinati, e non ricordare quello della mandorla.”

E sicuramente non costerà 16 € a cono come è accaduto agli sfortunati turisti inglesi, sempre a Roma.

Il Gelato World Tour tornerà a luglio per la tappa spagnola di Valenza, per poi sbarcare negli Stati Uniti (Chicago), Sud America (San Paolo), Asia (Shanghai), Medio Oriente (Dubai) e in Oceania (tappa australiana di Sidney)