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I magnifici sette mercatini di Londra

venerdì, 31 Gennaio 2014 di

pollame

Londra è una città fantastica: nel weekend ahi voglia a mercatini bio, delicatessen, foodità di tutti i generi, indigestioni.

Ho avuto la fortuna di viverci, a Londra, col portafoglio più o meno costantemente vuoto (senza contare i furti).

Mi sono dovuta ingegnare per spendere poco (spesso dovendo scegliere: spendo i soldi per la metropolitana e mangio a casa, o torno a casa a piedi, faccio 90 km, e mangio fuori?).

Nessun ricco papi mi è venuto in soccorso. Forse perché non ero bionda (la biondità in UK è cosa molto seria), ho imparato molto dai mercatini.

1. Borough Market

cheese

E’ d’obbligo, e quasi banale. Me l’ha consigliato il mio amico Rob. E’ stato lui il primo a parlarmi della varietà dei formaggi inglesi. Io prima confondevo tra cheddar numero uno e cheddar numero due. Lui mi ha detto: “Voi italiani ve la tirate ”. Ed è vero. Gli inglesi hanno moltissimi e buonissimi formaggi.

Aperto tutti i giorni con orari diversi. Borough MarketSouthwark St, London SE1 1TL. Metro London Bridge

2. Portobello market

Pane Potobello

Si scende a Notting Hill gate, zona ricca di Londra.  Il mercato di Portobello è assolutamente da evitare nel fine settimana, ma da andarci durante la settimana. Frutta e verdura a buon mercato, ottimo pane, e qualche sfiziosità di street food internazionale. D’obbligo fermarsi da Hummingbird per il dessert (Velvet cake o la Carrot Cake, dato che a me i famosi cupcake non danno nessuna soddisfazione).

Aperto tutti i giorni tranne la domenica. Portobello MarketPortobello Road. Metro: Notting Hill Gate

3.  Broadway market

Chris Smithsalmone

E’ a Dalston, London Fields. E’ un’esperienza hipster. Il mercatino è uno dei migliori di Londra. Il grande Fergus Henderson fa la spesa qui, ma diciamo che qualunque chef nella zona desideri preparare qualcosa di buono, trova qui i suoi ingredienti.  Io ho assaggiato un ottimo salmone, Hansen & Lydersen, che viene utilizzato da Ottolenghi, e recentemente l’ha acquistato Alain Ducasse per i suoi ristoranti a Parigi.

Per non parlare della storia di Chris Smith, venditore di chutney e salse per gli hamburger da  generazioni.

Aperto solo il sabatoLondra E8 4PH (vicino London Fields)

4. Queens Park Market

mele mercato

È un mercatino biologico della domenica. Piccolino, da farci un salto per mangiarsi un hamburger, assaggiare qualche formaggio e comprare delle magliettine da bambino in cotone biologico per 50 £ (ovviamente io non l’ho fatto).

Aperto solo domenica mattina. Queens ParkLondra, NW6 6RG. Kilburn, Queen’s Park

5. Maltby Market

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E’ a sud ovest di Londra. Una strada che è mercato. Affollato di sabato. Consigliato un brownie al triplo cioccolato di Bad brownie. Un salame di Cabble Lane Cured. E un Bloody Mary al gin di Little Bird Gin (così eh, se il mezzogiorno si vede dal mattino)

Aperto di sabato e domenica. Rope Walk (Maltby St), London, Greater London, SE1 3DH

6.  Duke of square Food market

duke of york market

È vicino la galleria di Saatchi. Galleria che tutti noi conosciamo non tanto perché è un’eccezionale luogo di cultura, ma perché Mr Saatchi è l’ex di Nigella Lawson. Per la quale, criticatemi pure, ma io ho un debole.

Mercatino bello posh, niente verdure, ma tanto street food. Io qui mi sono fatta un piatto Thai. La mia amica un hamburger. Abbiamo preso un brownie come dessert. Siamo andate a morire da Starbucks (sì: calore e divanetti ci hanno catturato, nella caffetteria indipendente c’erano antipatiche sedute di legno)

Aperto di sabato. Chelsea, SW3 4LY .

7.  Brixton

Brixton market

Brixton è già nota per la nightlife dal sapore 90’s (e non voglio crearvi dispiacere, ma è o non è un dato di fatto che la gente nata negli anni ’70 si spara i  sabati sera qui?). È aperto tutti i giorni, è un mercatino root, internazionale e caraibico. Non è caraibico, ma molto colorato.

Aperto tutti i giorni tranne la domenica. Electric Ave, London SW9 8JX

[Testo: Olga Mascolo. Immagini: Olga Mascolo, flying fourchette, London good food guide, To those who eat blog, sandrabornstein.com]