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10 bollicine per rendere più frizzante il San Valentino di 10 donne

giovedì, 13 Febbraio 2014 di

encry

Come rendere speciale la cena di San Valentino? Che domanda, con un dopo cena. Stapperemo bollicine per rendere più frizzante l’atmosfera e invaghirci di quel senso di ebbrezza.

Ho pensato a voi miei cari lettori (e lettrici). Quali vini vorrei bere me li ha consigliati il Milano Food e Wine Festival che si è svolto in contemporanea con Identità Golose.

10 vini, senza punteggio ma solo nell’ordine di preferenza che una donna vorrebbe ricevere od offrire.

Per chi non lo sapesse, sono una grande amante delle bollicine, nostrane e non, soprattutto se rosé. Sono perfette per ogni occasione, non solo per la festa degli innamorati. Provateli e ditemi se non è così.

 

1. Podere Bignolino. 2009 Cruasé DOCG 100% Pinot Nero

Al contrario di quanto si usa, preferisco partire direttamente dal mio preferito. Ogni anno al MFWF faccio una scoperta “del cuore” e m’innamoro di un vino. L’anno scorso è toccato ad un rosso piemontese, quest’anno – ad un rosé lombardo. Anzi, Cruasé, che sarebbe una parola nata abbastanza recentemente all’Oltrepò Pavese da “cru” e “rosé”. E sa di rosa, davvero. Per inguaribili romantiche.

 

Baracchi

2. Riccardo Baracchi. Brut Rosé 100% Sangiovese

È la prima volta che Sangiovese subisce una trasformazione tale da diventare un interessante spumante rosé, fresco e molto gradevole. Particolare anche la bottiglia. Per le estimatrici del design.

 

3. Cà di Frara. Cruasé Oltrepò Pavese Metodo Classico Brut DOCG

Ed ecco un altro Cruasé che sta diventando moda, ma moda intelligente (come si direbbe a Identità Golose), quella di riportare alla luce una parte di storia importante enologica del territorio. Bottiglia dorata per una ragazza glam.

 

4. San Salvatore. Joi Spumante Brut Rosé 2010

Un’altra “prima volta”, ma stavolta si tratta della spumantizzazione di Aglianico. La nota azienda del Cilento ha osato andare oltre e ha fatto centro. Da tenere sott’occhio. Bello anche il packaging. Per le donne alternative.

 

5. Berlucchi. 61 Rosé Franciacorta DOCG

Non serve presentare i prodotti di Guido Berlucchi, le eccellenze parlano da soli. Perché 61? È stato il primo metodo classico del territorio in quell’anno. Ed è rimasto il simbolo dell’azienda. Da offrire ad una ragazza raffinata.

 

6. Kettmeir. Metodo Classico Rosé Athesis Brut DOCG

Carino, delicato, per niente invadente, di un bel color cipria e con una sensazione stuzzicante al palato. Insomma una bollicina tutta da giocare, magari proprio sulla neve. Per una donna giovane ed inesperta.

 

7. Ferrari. 2007 Trento DOC Ferrari Perlé

Bollicina che fa sognare, d’altronde Ferrari è un mito. Perlage fine che in bicchiere forma una sorta di filo di perle. Da offrire ad una estimatrice di Coco Chanel.

 

8. Enrico Serafino. 2007 Alta Langa Zero DOCG

3 bicchieri Gambero Rosso, non è un rosé ma è sempre un prodotto interessante e delicato di Alta Langa. Ottimo da gustare in dolce compagnia. Per una donna esperta.

 

altemasi

9. Cavit. 2005 Altemasi Riserva Graal Trento DOCG

Quando la riserva riserva delle sorprese. Etichetta dorata, colore oro carico, contenuto ai sentori di miele, in bocca pieno e appagante. Oro puro. Per una donna sobria.

 

10. Encry. 2009 Champagne Brut

Parlare dello Champagne sarebbe quasi scontato se non fosse un simbolo di eleganza e buon gusto. Tralasciamo stavolta il mio amato Rosé e anche il Pas Dosé, e andiamo sul classico. Bollicina armoniosa ed equilibrata. Per una donna esterofila.

 

Ecco, non so se ho centrato il vostro profilo con il giusto abbinamento. Ma se siete estroverse ed attente osservatrici, perché non proporre la vostra di bollicina?

Di Giulia Nekorkina

Moscovita di nascita, romana da 25 anni, Rossa di Sera da 10 anni, innamorata della vita, appassionata di bollicine, adora cucinare e mangiare. Il miglior museo è un mercato, il miglior regalo è un viaggio.