McDonald’s vuole fare chiarezza su uno dei suoi cibi più richiesti: le patatine fritte.
E autorizza un reportage del conduttore tv Grant Imahara che nella trasmissione MythBusters (Miti da sfatare) svela gli ingredienti e il processo seguito in tutto il mondo per produrle.
Guardando il video messo a disposizione su Youtube dalla stessa catena di fast food scopriamo che le patatine:
- vengono pulite, tagliate e scottate (proprio come fate a casa anche voi)
- sono serializzate in una macchina che le rende uguali nella loro classica forma a bastoncino
- sono spruzzate con una miscela di oli vegetali composta da colza, soia e soia idrogenata (il primo che dice che il mix degli oli sulla pizza di Michele fa male sia lapidato nella piazza antistante)
- sono aromatizzate al gusto di manzo (se ve lo eravate chiesto, no, non sono vegetariane)
- sono spruzzate di grano idrolizzato (con tanti saluti agli intolleranti al glutine)
- fanno un bagno nel latte idrolizzato, nell’acido citrico e nel polidimetilsilossano cioè una sostanza della famiglia del silicone che le protegge dalle alte temperature (per cui chi le trova “gommose” non dovrebbe essere fuori strada)
- fanno un bagno nel terz-butil-idrochinone (Tbhq) che le conserva
- sono condite con il destrosio (zucchero) per assicurare un bel colore dorato
- sono salate (ok quello lo facciamo anche noi a casa)
- vengono parzialmente fritte
- vengono congelate rapidamente
- vengono spedite nei diversi negozi
- vengono fritte una seconda volta per essere messe nel cartoccetto e aspettare il loro/vostro turno sotto una lampada
Ok, ora sapete cosa hanno dovuto fare quelle patatine per regalarvi un piacere standard in tutto il globo oltre ai 510 grammi di calorie, 6 grammi di proteine, 24 grammi di grassi, 67 di carboidrati e 290 milligrammi di sodio della porzione tipo.
Che ha anche 14, diconsi Q-U-A-T-T-O-R-D-I-C-I ingredienti (e se volete approfondire, ecco la lista di tutto quello che utilizza McDonald’s)
E voi che eravate lì a discutere su quale tipo di olio utilizzare per la frittura. Siete antichi forse anche rispetto alle nuove patatine fritte olandesi tipo Napoli.
[Link: Corriere]
Premesso che non entro in uno dei loro locali dai tempi delle superiori (oltre 10 anni fa), e che non ho alcuna intenzione di tornarci in futuro, non hanno svelato un bel nulla visto che la lista degli ingredienti è disponibile da parecchio tempo proprio sul loro sito 😉
Le patatine a pagina 14:
http://www1.mcdonalds.ca/NutritionCalculator/IngredientFactsEN.pdf
Ma quella del “natural beef flavor” non la sapevo affatto! E non c’è scritto nel PDF linkato…ma c’è in tutte quelle vendute sul pianeta nei loro locali, o solo in quelle commercializzate in USA?
Ecco perchè l’ultima volta che un ragazzo le stava mangiando, seduto vicino a me in treno, sono dovuta stare in apnea finchè non si è alzato perchè ritenevo puzzassero di plastica bruciacchiata!
Io le ho mangiate l’unica volta un 7/8 anni fa a Parigi e non mi erano sembrate cattive (però mi sembrava anche che l’odore fosse diverso…boh?)
Invece mi piacerebbe sapere come cucinano le patatine fritte dei ristoranti Ikea, perchè – tralasciando poche sfortunate volte – mi sembrano buone!
“grammi di calorie”?! A parte quello che c’è nelle patatine, ma chi scrive ha fatto almeno le scuole superiori?
LOL, non ci avevo nemmeno fatto caso 😀