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Bi-Carbonara al tartufo, lo strepitoso piatto di Massimo D’Alema

lunedì, 05 Ottobre 2015 di

D'Alema Settembrini

Quando l’ex presidente del Consiglio, onorevole ed eurodeputato Massimo D’Alema si mette ai fornelli, niente è più come te lo aspetti. Nemmeno la carbonara.

Che anzi, diventa Bi-Carbonara.

Ma procedo con ordine. Con il “ci vediamo da Settembrini alle nove”. E il calice di metodo classico rosé offerto da Massimo D’Alema, il presidentissimo in persona, in un ruolo poco istituzionale ma molto sentito, vignaiolo e chef, che apre la serata.

Settembrini D'AlemaLuigi Nastri Settembrini

L’hanno voluto Luca Boccoli e Marco Ledda a chiusura della festa di settembre: una cena d’abbinamento tra i vini che D’Alema produce in Umbria nella cantina Le Madeleine e le magie di Luigi Nastri, sous chef per una sera del politico gourmand. E gradito ritorno dopo il periodo parigino.

Carbonara al tartufo D'Alema

D’Alema sorprende tutti con una carbonara al tartufo degna di un professionista. Ma il trucco c’è: “la prima volta me l’ha fatta Fulvio Pierangelini” confessa D’Alema, accogliendo con modestia i complimenti dei commensali (non pochi, peraltro).

D'Alema carbonara Settembrini

I quali hanno reclamato il bis a gran voce, finché una pignatta fumante non si è materializzata in sala: “La carbonara! la carbonara!” La Bi-Carbonara, prego, con prosciutto dolce San Daniele al posto del guanciale, “solo scaldato nell’olio“, si raccomanda autorevole D’Alema. E poi giù il tartufo fornito da Giuliano Martinelli di Pietralunga. Signori, è calato il silenzio.

Tartare Chianina D'Alema SettembriniSfide

E merita una menzione la tartare di chianina con cui Luigi Nastri ha iniziato questo percorso di abbinamento, dolce, delicata, servita con scaglie di tartufo nero e pensata per il primo dei rossi della serata: Sfide, cabernet franc in purezza, vendemmia 2013, a basso contenuto di solfiti, che ti accoglie con profumi di frutta rossa, sentori balsamici, lievemente cioccolatoso, e dal tannino non invasivo.

Materia prima (la chianina) da applauso, a cura di Nunzi Fabrizio, della omonima macelleria di Otricoli (via Vittorio Emanuele 16, 0744-719127), nonché fornitore ufficiale del presidente e famigliari. La parola d’ordine per tutti è “amici di Linda e Massimo”.

Faraona Luigi Nastri D'Alema Settembrini ristorantefaraona luigi nastri d'alema

Sua è pure la spettacolare faraona che segue la già citata carbonara: Luigi Nastri l’ha cotta al forno, e servita con contorno di patate fumé, impreziosita da una riduzione delle stesse ossa del volatile e da una polvere di rosmarino essiccato.

Il partner nel bicchiere stavolta è Narnot, nome che non strizza l’occhio alla Francia, ma è sintesi tra i comuni di Narni e Otricoli, in nome di una par condicio applicata su vasta scala per assicurarsi l’appoggio dei due sindaci e dei concittadini. Abbiamo di nuovo cabernet franc in purezza, 14,5% di alcol svolto, naso intenso, al gusto il tannino risulta ancora giovane (vendemmia 2011).

pinot nero

Pinot Nero vendemmia 2011 era destinato nel frattempo a sposare la celebrata bi-carbonara: vitigno in purezza, dai profumi di frutta matura e scorza d’arancia, e una bocca promettente ma non ancora realizzata in pienezza.

Pera Cardamomo D'Alema Nastri Settembrini

Dulcis, ovviamente, in fundo: la pera al cardamomo con cremoso al cioccolato e gelato al caffé ha rinfrescato le papille con una dolcezza non stucchevole, che si sposava perfino con l’albicocca e i fiori bianchi del Nerosé, quel pinot nero metodo classico con cui la serata ebbe inizio, e a cui va il mio umilissimo voto.

Ok. non proprio in ordine come avevo premesso, ma voi un passaggio di Bi-Carbonara al tartufo non ve lo fareste? Si accettano consigli di abbinamento.