Birra. La Peroni? Diventa Peloni!

Accordo chiuso tra la storica birra operaia e il gruppo giapponese Asahi che con oltre due miliardi e mezzo di euro si è aggiudicata, dopo un lungo corteggiamento, il marchio italiano (ma non solo) e tutte le attività ad esso collegate.
Che i giapponesi fossero assai fan dell’italico mangiare –e bere- è cosa nota, e la conquista di questa ampia fetta di mercato ce ne dà conferma: oltre all’interesse a far affermare con sempre maggior forza la potentissima Super Dry, la conquista del mercato italiano segna anche una inversione di tendenza rispetto ai gusti a tavola -e al bar- del popolo con gli occhi a mandorla.
A dire il vero la Peroni già da lunga pezza aveva smesso di parlare italiano, più precisamente dal 2003, da quando cioè veniva acquistata dal conglomerato Anheuser-Busch InBev, che a distanza di qualche anno ha avuto necessità di cedere il marchio italiano. Si tratta dalla maggiore acquisizione da parte di un’azienda giapponese nel comparto della birra.
Allola amici, gladite una billa?
[Link: Ansa]