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Olio extravergine d’oliva assaggi

Toscana. Poco olio di oliva nel 2016, ma c’è chi conserva l’alta qualità

mercoledì, 30 Novembre 2016 di

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Ottomila litri d’olio contro una media 10 volte superiore, pari a 80mila litri l’anno: a tanto ammonta la produzione di olio extravergine bio dell’annata 2016 della Fattoria di Maiano, tenuta a due passi dalla città di Firenze.

Colpa di una maledetta congiuntura meteorologica che ha favorito il proliferare della mosca olearia proprio nel periodo di maggior produzione di olive, riducendo drasticamente il raccolto di quest’anno.

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Secondo le stime di Confagricoltura la produzione di olio extravergine in Toscana sarà complessivamente il 40% in meno rispetto all’anno scorso.

Cause: la mosca olearia e il clima poco favorevole, che ha alternato momenti di siccità a piogge abbondanti, danneggiando quello che poteva essere un grande raccolto.

Un calo in linea con l’andamento su base nazionale, che registra un -38% rispetto al 2015. Per il momento la produzione regionale si attesta sui 130mila quintali.

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Un danno che non ha intaccato la qualità. “Merito dei nostri produttori – dichiara Francesco Miari Fulcis, presidente di Confagricoltura Toscana, nonché patron della Fattoria di Maiano – che hanno saputo affrontare al meglio l’attacco della mosca, scongiurando un nuovo 2014, anno nero per l’olio in Toscana”.

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In “casa” sua, però, Miari Fulcis deve fare i conti con un calo molto più drastico. La Fattoria di Maiano, situata a pochi passi dalla città di Firenze, ha prodotto fin qui un decimo rispetto alla media. Ma i Miari Fulcis non si arrendono. D’altronde, per decidere di produrre olio in un terreno quasi urbano, alle porte di Firenze, ci vuole una certa dose di coraggio. E per continuare a farlo nonostante le difficoltà proprie del terreno stesso e gli incomprensibili lacci della burocrazia, ci vuole una buona dose di testardaggine.

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Su un terreno impervio di collina, dove è impossibile lavorare con le macchine e dove la legge proibisce anche l’uso delle scale per la raccolta manuale, la Fattoria di Maiano produce olio da agricoltura biologica dal 1991. E’ stata una delle prime aziende in Italia ad ottenere la certificazione bio e una delle poche che può vantare lo stesso riconoscimento pressoché in tutto il mondo, compreso l’ostico Giappone.

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La stirpe, d’altro canto, vanta una lunga tradizione nell’agricoltura. A partire da quel Miari Fulcis che fu nominato conte dell’Impero Austro-Ungarico e che fu uno dei primi a importare mais in alt’Italia, dove ancora sussiste la prima azienda agricola, con una villa-borgo in zona di Belluno, oggi poco utilizzata. I Miari Fulcis, infatti, vivono e producono soprattutto a Firenze, in quella tenuta di cui si innamorò la Regina Vittoria d’Inghilterra e che fu set del film “Camera con vista”. Qui hanno realizzato una Fattoria Didattica aperta alle attività per bambini e ragazzi e un Giardino Botanico che richiama vagamente i Botanic Gardens di matrice anglosassone. Durante la bella stagione è possibile visitare il parco a bordo di un fuoristrada, modello safari, osservando da vicino le numerose specie animali che vi vengono allevate allo stato semibrado. Per prendere ispirazione Francesco Miari Fulcis ha visitato Botanic Gardens di ogni tipo, girando mezzo mondo.

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Per la confettura di mele cotogne, invece, gli è bastato tornare nella prima tenuta di famiglia, da cui si è portato via svariati tipi di semi di melo, che adesso si stanno facendo strada sulla collina alle spalle di Firenze. E chissà che non possano aiutare anche a combattere la mosca.

Fattoria di Maiano. Via Benedetto da Maiano, 11 – Fiesole (Firenze)