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La storia di Mauro Colagreco e del Mirazur, il miglior ristorante del mondo

domenica, 30 Giugno 2019 di

svinando

Forse ve lo abbiamo già detto, che Mauro Colagreco si è classificato al 1° posto della World’s 50 Best Restaurants San Pellegrino Acqua Panna (ma se vi fosse sfuggito potete leggerlo qui):  vi abbiamo anche fatto vedere 5 suoi piatti, “iconici” perché a vederli presentano una costante estetica, ma anche di contenuto, che possiamo riconoscere come sua “firma”.

Ora invece proviamo a raccontarvi qualcosa di più – la sua storia.

Uno chef multiculturale

Emozionatissimo, Mauro Colagreco è salito sul palco dei 50Best con la moglie e il suo team, e uno sventolante lenzuolone composto dalle 4 bandiere che rappresentano la sua vita e il suo lavoro, oggettivamente multiculturali e multinazionali: l’Argentina, dove è nato, a La Plata, nel 1976; l’Italia, dove è nato il suo bisnonno, a Guardiagrele (di cui Mauro è cittadino onorario), in Abruzzo, e dove è nata più della metà del suo team; il Brasile, dove è nata sua moglie; la Francia, dove è nato il Mirazur, e dove sono nati i suoi figli. Una bella immagine, il team con lo chef e la moglie avvolti nel lenzuolone; e belle anche le parole che ha usato durante la premiazione – libertà, fratellanza, uguaglianza – che lo rappresentano pienamente.

La sua carriera

Dopo gli studi all’alberghiero Gato Dumas a Buenos Aires, ha lavorato in alcuni dei più prestigiosi ristoranti della capitale, fra cui Catalinas, Rey Castro, Mariani e Azul Profundo. Nel 2001, a 25 anni, attraversa l’Atlantico per arrivare in Francia, dove ha lavorato con Bernard Loiseau (fino ala sua morte nel 2003), con Alain Passard all’Arpège, con Alain Ducasse all’Hotel Plaza Athénée, e per un anno al Le Grand Véfou con Guy Marin.

La sua storia con il Mirazur

2006. Apertura del Mirazur a Mentone, in Costa Azzurra, in un palazzo Modernista degli anni Trenta affacciato sul mare, e con un orto da cui viene buona parte della frutta e delle verdure usate nel ristorante

2007. Premio Rivelazione dell’Anno Gault & Millau, 17/20

2007.  Prima stella Michelin

2009. Mauro Colagreco Chef dell’Anno Gault & Millau Francia

2009. Mirazur No. 35 World’s 50 Best Restaurants San Pellegrino

2010. Mirazur, 4 Toques Gault & Millau Guide Francia

2012. Seconda stella Michelin

2012. Mirazur No. 24 World’s 50 Best Restaurants San Pellegrino

2012. Cavaliere delle Arti e delle Lettere

2013. Grand Chef Relais & Châteaux

2013. Mirazur No. 28 World’s 50 Best Restaurants San Pellegrino

2014. Mirazur No. 11 World’s 50 Best Restaurants San Pellegrino, e Best Restaurant in Francia

2015. Membro della Giuria internazionale al Bocuse d’Or 2015.

2015. Mirazur No. 11 World’s 50 Best Restaurants San Pellegrino, e Best Restaurant in Francia

2015. Gran Premio al Arte de la Cocina dell’Academia Argentina de Gastronomía

2016. Mirazur No. 6 World’s 50 Best Restaurants San Pellegrino, e Best Restaurant in Francia

2016. Cavaliere dell’Ordine nazionale al Merito

2016. Giudice nel programma televisivo Top Chef Italia

2017. Mirazur No. 4 World’s 50 Best Restaurants San Pellegrino, e Best Restaurant in Francia

2017. Mirazur entra a far parte di Les Grandes Tables du Monde

2018. Mirazur No. 3 World’s 50 Best Restaurants San Pellegrino, e Best Restaurant in Francia

2018. Il libro “Mirazur” viene pubblicato in Europa, nell’America Latina e negli Stati Uniti

2019. Terza stella Michelin

2019. Rinnovamento del Mirazur

2019. Mirazur No. 1 World’s 50 Best Restaurants San Pellegrino

La sua cucina

Semplice, locale, creativa, stagionale: sono i quattro aggettivi che meglio definiscono, forse, la cucina di Mauro, che la rendono così riconoscibile. Forse abusati, ma qui certamente azzeccati.

Ai prodotti del suo orto Colagreco unisce quelli del territorio circostante, e naturalmente il pescato che viene dalla baia di Mentone, che riempie di sé gli occhi dei clienti del ristorante.

Si può dire che i suoi piatti sfidino ogni categorizzazione. L’attenzione ai dettagli, agli equilibri tra i diversi ingredienti e sapori, l’utilizzo delle erbe aromatiche e dei fiori (ce ne sono oltre 150, tutti locali), e anche la vicinanza con l’Italia (il confine si trova a 30 metri dal Mirazur), conferiscono a ogni piatto una sorta di energia vitale “green”, quell’elemento “verde” che rende ogni pasto da Colagreco unico e inconfondibile.

I suoi ristoranti nel mondo

Multiculturale, nel caso di Colagreco, vuol dire anche multinazionale: ecco un elenco dei ristoranti che ha aperto in giro per il mondo.

 

Di Emanuele Bonati

"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.