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Il foie gras è vietato a New York

giovedì, 31 Ottobre 2019 di

Il New York City Council, il consiglio comunale della città, ha vietato l’utilizzo nei ristoranti e la commercializzazione del foie gras, il fegato grasso d’oca, a partire dal 2022. La delibera, passata con 42 voti a favore e 6 contrari, verrà firmata nei prossimi giorni dal sindaco della città, l’italo-americano Bill De Blasio, come ha assicurato un suo portavoce, ed entrerà in vigore nel 2022. Sono previste sanzioni fino a 2000 $ (inizialmente si era parlato addirittura di carcere per i trasgressori).

“In quanto sostenitore di lunga data dei diritti degli animali, sono entusiasta del fatto che il Consiglio abbia votato per approvare questo decreto storico, che vieta la vendita di questi specifici prodotti di animali alimentati a forza”, ha affermato Paulina Rivera, membro del consiglio comunale e prima firmataria della proposta. Il metodo di alimentazione forzata, il cosiddetto gavage, praticato mediante un tubo inserito nella gola dell’animale per nutrirlo, viene considerato crudele – cosa che gli allevatori negano, affermando che le oche non soffrono più di tanto, anche perché sono abituate a ingoiare grandi quantità di cibo (anche a pezzi interi).

Va anche detto che esistono nel mondo allevamenti “etici”, che non provocano sofferenze agli animali. Ariane Daguin, CEO e fondatrice del grossista di alimenti gourmet D’Artagnan, ha dichiarato che “La premessa di questa legislazione secondo cui il processo è disumano non è supportata da fatti o ricerche – non un solo membro del Consiglio ha fatto uno sforzo per conoscere questo processo e tutti si sono rifiutati di visitare le aziende agricole per comprendere direttamente il processo.”

Peraltro, la legge stabilisce che tutto il foie gras, d’oca o d’anatra, sia da considerarsi proveniente da animali nutriti a forza, fatto salva l’esibizione di prove “documentarie” del contrario.

Quello newyorkese non è il primo caso di divieto del foie gras negli Stati Uniti: la California lo aveva proibito già nel 2012, salvo riammetterne l’uso nel 2015; è stato vietato di nuovo nel 2017 da un tribunale, decisione questa approvata in modo definitivo dalla Corte Suprema. Chicago aveva proibito il foie gras addirittura nel 2006, salvo reintrodurne l’utilizzo cinque anni dopo.

La Whole Foods, catena statunitense di supermercati che offre prodotti di origine controllata e naturale, da sempre tra le imprese più socialmente responsabili, ha smesso di commercializzare il foie gras già nel 1997, mentre Postmates, una società di delivery, lo ha deciso nel 2018. Anche alcune nazioni, fra cui India, Israele e Gran Bretagna, hanno vietato la vendita o la produzione di foie gras.

Sono un migliaio a New York i ristoranti che prevedono piatti con foie gras nel loro menu – una parte consistente del consumo di fegato d’oca negli USA. Oltre naturalmente ai negozi di prelibatezze specialità alimenti di lusso e così via. Ma l’impatto del decreto sarà anche maggiore per le aziende che producono foie gras nelle zone intorno a New York (che acquista il 30% della produzione): si parla già di 400 lavoratori, per lo più immigrati, che perderanno il posto. Hudson Valley, che macella 800 anatre al giorno, ha dichiarato di aver venduto foie gras per $ 15 milioni l’anno scorso.

Dan Williams, sous chef del ristorante Marea a Central Park South, ha definito il foie gras un “ingrediente artigianale” la cui preparazione richiede tempo e attenzione. “Non è come preparare i gamberi fritti”, ha dichiarato. “Devi avere talento per metterlo nel menu.”

[Link: The Guardian, Koam, CNN, New York Times]

Di Emanuele Bonati

"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.