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Carnevale. Vestivamo alla Figlia d”o Marenaro, Regina della Zuppa di Cozze

domenica, 09 Febbraio 2020 di

Quand’è che un persona si piò dire veramente popolare?

Quando diventa un personaggio delle favole, un supereroe.

E a Carnevale c’è chi si veste come lui.

Anzi come lei, la Figlia d”o Marenaro aka Assunta Pacifico che da via Foria e dal suo ristorante è diventato personaggio prima reale e poi social come testimonia la foto della giovane supporter che invece di vestirsi da Biancaneve ha preferito la signora della zuppa di cozze.

https://www.facebook.com/AFigliaDoMarenaro/photos/a.510145222436502/2738161169634885/?type=3&theater

Ecco di seguito la nota stampa che spiega quanto accaduto.

La genialità dei napoletani a Carnevale. Oltre 4mila likes sulla pagina Facebook del ristorante di cui rappresenta la titolare: è la foto di un travestimento di Carnevale che fa scappare un sorriso e racconta uno dei simboli della città. Si tratta di una bambina vestita dalla “regina della zuppa di cozze”, così conosciuta in tutto il mondo per la rinomata zuppa di cozze, la cucina partenopea a base di pesce ma anche per la pizza, ossia Assunta Pacifico, titolare del brand ‘A figlia d’’o Marenaro. L’imprenditrice partenopea che ha appena offerto una Borsa di Studio per dare la possibilità di accedere ad un Master di Secondo Livello presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” allo studente più meritevole della medesima università nell’ambito del Premio Artis Suavitas, commenta commossa: “questo travestimento mi fa sorridere e mi da speranza, poiché lancia un messaggio importante che è quello di potercela fare a realizzare i propri sogni nonostante la vita possa essere difficile e dura”. La storia della sua infanzia infatti non è segnata da momenti molto felici, come si può vedere dal fumetto che racconta la sua storia, “Assuntì: scètate, scè!”, uscito questo Natale per raccogliere fondi da donare ai bambini del Paousillipon. Attrezzandosi anche dell’emblematico carretto con la zuppa di cozze e altri piatti a base di pesce, la bambina sfila per il centro antico portando in giro uno degli esempi gastronomici della tradizione partenopea.