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Ponza. La parmigiana di palette di fichi d’India ora è specialità tradizionale

lunedì, 02 Marzo 2020 di

I più conoscono la parmigiana di melanzane e la relativa diatriba indorate oppure no.

Alcuni conoscono la parmigiana di zucchine.

Ma quasi nessuno, statene certi, conosce la parmigiana di palette di fichi d’India.

Eppure, questa insolita parmigiana ha appena ottenuto la certificazione PAT, vale a dire è stata  inserita ufficialmente tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali, così come decretato dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e con tanto di pubblicazione, nell’elenco aggiornati dei prodotti PAT, sulla Gazzetta Ufficiale del 20 febbraio scorso.

Sconosciuta ai più, dicevamo, ma non agli abitanti dell’isola di Ponza (che molti ricorderanno per i famosi “trecento che erano giovani e forti e sono morti” di mercantiniana memoria che qui avevano fatto sosta), per i quali la parmigiana di palette di fichi d’India è un piatto tradizionale, tanto quanto lo sono gli agnolotti per i piemontesi o la cassata per i siciliani.

Ponza

Si tratta di un piatto povero, della tradizione, che viene fatto utilizzando le “pale” (la parte verde della pianta simile a delle grosse foglie spesse) ancora giovani e tenere, che vengono prima “lisciate”, cioè vengono loro tolte con un coltello le escrescenze che si trovano sulla superficie e poi utilizzate proprio come le melanzane o le zucchine, cioè condite con abbondate sugo di pomodoro e parmigiano per poi mettere tutto in forno.

Una ricetta nata non solo per utilizzare tutto quanto la natura possa offrire, ma anche dettata dall’arte di arrangiarsi, un’arte che gli isolani, tutti, spesso isolati dai collegamenti con il “mondo esterno” a causa di eventi naturali o anche di guerre o altre calamità,  hanno imparato a coltivare.

fichi d'India

Ma non solo la parmigiana è finita tra i PAT di cui potrà d’ora in avanti fregiarsi l’isola lazile: con lo stesso provvedimento, anche la trippa di mare e le uova di pesce sono state inserite nella lista dei prodotti tipici, e questo perché, come prevede la normativa, anch’essi sono prodotti per cui le fasi di “lavorazione, conservazione e stagionatura risultano consolidate nel tempo”, essendo risultate “praticate sul territorio di riferimento in maniera omogenea secondo regole tradizionali e protratte nel tempo, per un periodo non inferiore ai 25 anni”.

Un altro riconoscimento per il Lazio, che con i suoi 420 prodotti agroalimentari tradizionali risulta tra le prime tre regioni che si aggiudicano il numero maggiore di PAT, superato solo dalla Campania (550 PAT) e dalla Toscana

E ora, tra i nostri prodotti più rappresentativi è presente anche la parmigiana di palette di fichi d’India. 

Peccato però che non sarà così facile gustarla, né a casa né al ristorante: le palette di fichi d’India non si trovano sulle bancarelle del mercato, né ce le recapiteranno a casa giovani fattorini con il resto della nostra spesa online. 

Per assaggiare questa specialità non potremo fare altro che concederci una bella gita nella meravigliosa isola di Ponza, unendo il piacere del palato a quello del sano relax.

[Link e immagine: La Repubblica]