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I 7 vini nati dalle terre del vulcano nella cantina biologica di Ardea

I 7 vini del vulcano piacevoli e beverini di Cantina Gaffino, azienda biologica a conduzione familiare a pochi chilometri da Roma
mercoledì, 01 Luglio 2020 di

I Colli Albani, vicino Roma, nascondono un vulcano le cui colate nel corso dei millenni sono arrivate sino alla costa e a Ardea, a sud di Frascati e di Grottaferrata.

Pozzolane e argille stratificate, più scure, e rosse miste di materiali silicei e ferrosi nutrono in profondità le vigne di Cantina Gaffino, azienda che esiste dal 1961 ma che da pochi anni imbottiglia con la propria etichetta.

vigneti cabernet cantine Gaffino su terreno del vulcano

Il passaggio si deve a Gabriele Gaffino, nipote del capostipite, che, come sempre più spesso accade, si lascia affascinare dallo charme del vigneron e cambia vita, da professionista del marketing e comunicazione qual era.

Gabriele Gaffino

Lo fa con le idee molto chiare, e cioè con l’obiettivo di vini piacevoli, riconoscibili, e tipici del territorio e delle terre fertili del vulcano. Sui 28 ettari vitati dei 32 dell’azienda agricola, a conduzione biologica (certificata in etichetta dal 2020) trovano spazio tutti i vitigni che in queste zone danno il meglio di sé. “Abbiamo la Malvasia puntinata, il Cesanese, il Montepulciano, il Sangiovese – mi spiega Gabriele Gaffino – ma anche i cosiddetti francesi, Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah e Viognier. Dico cosiddetti perché di francese ormai hanno solo il nome, in queste aree sono vinificati da sempre e con esiti molto tipici“.

Grappolo di trebbiano verde

Sette referenze in tutto, due bianchi e cinque rossi, che culminano con la Doc Roma, il top di gamma. “I nostri vini hanno una matrice comune, sia ai bianchi che ai rossi – precisa l’enotecnico Stefano Arbau – che è data dal tipo di terreno che abbiamo. Sono vini di corpo, con una certa presenza sia al naso che al palato. Argille e pozzolane dal vulcano sono arrivate fin qui, con diffusione diversa a seconda dei punti – e mi indica una zona decisamente rossastra, rispetto a quella grigia su cui mi trovo – e danno quella struttura che si ritrova in tutte le nostre etichette.

Grappoli in maturazione

Filari ben ordinati a perdita d’occhio, di viti giovani e vecchie, su pali in legno alla toscana o in cemento, opportunamente defogliate e sorvegliate attentamente per individuare il momento migliore per la selezione dei grappoli. Una vendemmia verde che Cantina Gaffino fa un po’ più in là del solito, in corrispondenza dell’invaiatura, “per limitare al minimo i rischi meteorologici“.

Vini cantina Gaffino

Qui si pota col falcetto e si vendemmia a mano, dimensione ancora artigianale per un’azienda che potenzialmente ha una capacità produttiva di 200mila bottiglie all’anno ma che – per ora – si ferma a 40mila, con rese in vigna di 70 – 80 quintali/ha in media.

I vini del vulcano hanno nomi antichi

Vini biologici cantina Gaffino

Molto più spostata sui rossi, sebbene Gabriele si dichiari bianchista, la produzione di Cantina Gaffino rientra complessivamente nella famiglia degli Igp, con l’eccezione di Roma (DOC Roma appunto), su cui la proprietà sta investendo. “Il vino laziale ha bisogno di uscire dai pregiudizi che l’hanno tenuto fermo per troppo tempo. La Doc Roma rappresenta un modo per raccontare una storia diversa, può dare la possibilità di distinguersi a quei produttori che puntano alla qualità, e creare un pubblico di appassionati“.

Anche nelle versioni base – ma è una locuzione su cui si potrebbe discutere – Gabriele Gaffino punta a lasciare un ricordo. Quasi tutti vini in purezza, le annate sono ben rappresentate, l’andamento di un’estate più calda o più equilibrata si ritrova nel calice, e pur nelle necessarie differenze tra un vitigno e l’altro, la mano del padrone si riconosce nella ricerca di un’intensità olfattiva e nella beva piacevole. Vini complessi ma non inutilmente complicati, ama definirli Gabriele, che prendono il nome dalle antiche unità di misura utilizzate nelle osterie romane, ciascuna soggetta a una specifica tassa che veniva versata al Soglio Pontificio.

Permettete che ve li presenti.

1. Sospiro, Igp Lazio Bianco

Malvasia e trebbiano verde

Da un blend di trebbiano verde e malvasia puntinata, Sospiro sarebbe il bianco ‘entry level’ di Cantina Gaffino; il ‘sospiro’ era infatti il bicchierino di vino, il minimo ordinabile in osteria, quello che costava meno e che si chiedeva con un filo di voce per non passare da poveracci.

Di povero in questa bottiglia non c’è niente, in realtà, a dispetto del suo prezzo di 7,20 €. Siamo di fronte a un vino piacevolissimo, non impegnativo ma di soddisfazione, ottimo per aperitivi e a tutto pasto, soprattutto pensando ai piatti estivi, freschi e vegetali. Già al naso è la freschezza della mela verde che arriva per prima, seguita a ruota, con qualche grado di temperatura in più, da note balsamiche e mentolate e sentori fioriti, di nasturzi e ginestre. Beva piacevole e molto salina, ma questa è una caratteristica ricorrente nei bianchi di Cantina Gaffino, dovuta alla vicinanza con il mare e alle continue brezze che donano all’uva note salmastre e iodate.

2. Fojetta, Igp Viognier Lazio

viognier in purezza

Viognier in purezza per il secondo (e ultimo) bianco di Cantina Gaffino, un’espressione molto tipica di questo vitigno originario della valle del Rodano, ma ormai naturalizzato in Italia e soprattutto nel Lazio dove ha trovato un ambiente particolarmente favorevole.

La Fojetta era la bottiglia da mezzo litro, la ‘dose’ personale di un bevitore medio. E Fojetta (13 €) nasce proprio per diventare il vino del pranzo della domenica, della cena con gli amici, la bottiglia che si porta per non sbagliare, perché è un bianco conviviale, dagli intensi sentori fruttati di pesca percoca, di mango e ananas, ma anche fiorite, glicine e rose tra tutti. Anche qui la nota mentolata e salmastra arriva dopo qualche minuto nel calice, ed è confermata anche al palato. Il sorso è lungo e salino, l’acidità accompagna fino alla fine e la sensazione è di un vino di struttura, rotondo e persistente.

3. Tubbo, Igp Lazio Merlot

Merlot Cantina Gaffino

‘Er tubbo’ era il litro, con cui si cominciava a ragionare: il Merlot in purezza di questa bottiglia è il rosso entry level di Cantina Gaffino, e come per l’altro vino base dell’azienda, siamo di fronte a un’etichetta che si difende benissimo per la sua fascia di prezzo (8,90 €). Pigiatura soffice, fermentazione a temperatura controllata, maturazione in acciaio per il 70% e barrique di rovere francese – miste nuove ed usate – per il restante 30%, Tubbo si presenta con una componente fruttata certamente presente ma non smaccata, stemperata da note fresche di eucalipto, che si scuriscono virando verso il fernet dopo qualche minuto di permanenza nel calice. Bocca rotonda e piacevole, giovane ma senza spigoli, dai tannini setosi e complessivamente equilibrata, con spiccati sentori di incenso nelle percezioni di ritorno.

4. Il Buon Bastardo, Igp Lazio Cabernet Sauvignon

Cabernet Sauvignon Cantina Gaffino

Il re degli internazionali nel cuore di Gabriele Gaffino occupa un posto speciale, poiché è tra le poche varietà che ha ereditato dal nonno. Stavolta infatti il nome richiama il “good bastard” anglosassone, locuzione che non ha nulla di offensivo, anzi, è l’appellativo affettuoso con cui ci si riferisce a un vecchio amico, quello con cui si ha più confidenza.

Il Buon Bastardo (10,50 €) è prodotto con viti di qualche decennio che vanno a pescare nei suoli profondi del vulcano insieme ad impianti più recenti, e la vendemmia 2017 – attualmente in commercio – è in purezza. I grappoli vengono sottoposti a macerazione prefermentativa a freddo (10°) per 12 ore e poi sulle bucce per 24 giorni. Vinificazione in acciaio, malolattica e affinamento in barrique per 6-8 mesi, e poi altrettanti in bottiglia. “Il tempo di permanenza in legno e bottiglia dipende dalle annate” – mi spiega Arbau – ciascuna richiede un’attenzione a sé“. Al naso rompe il ghiaccio con la confettura di ciliegie e di more: è un cabernet dalle note fruttate prevalenti sul vegetale, con sottofondi speziati e note discrete di tabacco e caffè. Nel complesso una beva morbida sostenuta da una buona acidità e dalla matericità che è la firma di Gaffino, quel corpo comune a bianchi e rossi, voluto e cercato e che arriva direttamente dalle argille dei suoi terreni.

5. Opimiam, Igp Lazio Syrah

Syrah in purezza cantina Gaffino

Opimiam era il nome che i latini davano ai vini più pregiati, quelli che potevano invecchiare bene e a lungo. Per il Syrah in purezza di Cantina Gaffino (11,50 €) non bisogna tuttavia aspettare tanto, l’annata in commercio, la 2017, è già beverina. L’annata abbastanza calda si intravede nelle note fruttate scure, nelle speziature percepibili tra il pepe e il chiodo di garofano, ma il vino nel suo complesso mantiene una bella nota fresca sia al naso, dove ritornano menta ed eucalipto, che al palato, accarezzato da tannini già evoluti e da una piacevole acidità. Sul finale si fa strada la buccia d’arancia essiccata, gradevolmente amaricante.

Interessante l’esito dell’annata precedente, la 2016, che – complici una stagione migliore e un anno di affinamento in piu – acquista in eleganza e armonicità. Sono 13° alcolometrici contro i 14 della successiva, le note agrumate diventano bergamotto, le speziature si amalgamano, ed emerge una netta sfumatura di cola. Questa annata è esaurita, ma è interessante per vedere come risponde il territorio del vulcano alle stagioni, e quanto influisce la mano dell’uomo sull’esito in bottiglia.

6. Cardinale, Cesanese IGT

Cesanese comune IGT Cardinale

Cardinale, ovvero i 2 litri, la misura principe nella bolla con cui Sisto V determinava le aliquote fiscali esigibili con la vendita di vino. E non poteva che essere Cesanese il vitigno forse più tipico di queste zone, nella sua variante Comune. Proviene dalle viti più giovani dell’azienda, ed è un vino da bere nei suoi primi anni di vita: declinato più sulle note erbacee, su cui prevale la salvia, che nelle note di frutta, in sottofondo, e sulle spezie dolci. Anche al palato arriva con una freschezza che fa da basso continuo per un sorso costruito sulla balsamicità, anche se matura in barrique per sei mesi, e dai caratteri decisamente gastronomici. Abbinandolo agli arrosti, ai sughi opulenti tipici della cucina romana non ci si sbaglia. Al pubblico costa 11,50 €.

7. Roma, Roma Doc

Roma DOC azienda Gaffino

Dulcis in fundo, l’etichetta di Denominazione d’origine di Cantina Gaffino, blend – come prescritto – di Montepulciano, Sangiovese e Petit Verdot, che vengono raccolte e vinificate separatamente, rispettando i diversi tempi di maturazione: sangiovese e petit verdot a settembre e montepulciano ad ottobre. Dopo una macerazione prefermentativa a 10° per 12 ore, il mosto riposa sulle bucce per 24 giorni, fermenta in acciaio e passa poi in barrique per almeno 12 mesi prima dell’affinamento in bottiglia. E’ il vino importante dell’azienda, con basse rese in vigna (50 q.li/ha) per esaltare la qualità al massimo.

La bottiglia in degustazione, la 2017, fa trapelare una certa gioventù, ma si comporta già molto bene, con un naso profondo e intenso di marasca, amarena sotto spirito, tabacco e fave di cacao, ricordi di liquirizia e rabarbaro. Lo stesso bouquet si ritrova al palato, accompagnato da tannini già vellutati e un’acidità ancora scalpitante. Roma di Cantina Gaffino (14,50 €) è un vino che sta convincendo sempre più le giurie delle guide e dei contest, ottenendo punteggi crescenti.

I vini del Vulcano anche online

Cantina Gaffino e i vini del vulcano

Tenuto conto che l’azienda imbottiglia da pochi anni, sarà interessante seguire l’evoluzione della sua produzione sotto il segno del vulcano, che già viene esportata in diversi paesi europei, in Giappone e negli Stati Uniti, dove puntano a raggiungere più Stati possibili, grazie al recente accordo con un importatore unico per tutto il paese.

il nuovo e-commerce

Intanto, per l’Italia Gaffino si è riservato il canale Ho.Re.Ca e la vendita online, con il varo recente delle-shop aziendale, che offre consegna gratuita su Roma, e uno sconto di benvenuto del 10% sul prezzo del vino del vulcano.

Cantina Gaffino. Via Ardeatina km 24.650. Ardea (RM). Tel. +390687606038