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Decreto ristori proteste

Decreto ristori bar e ristoranti: chi ottiene gli indennizzi e quanti soldi avrà

Decreto ristori per ristoranti, bar, pasticcerie e gelaterie: chi ottiene gli indennizzi a fondo perduto e quanti soldi avrà il 15 novembre
giovedì, 29 Ottobre 2020 di

Facciamo qualche esempio pratico di come funziona il decreto Ristori approvato ieri in Consiglio dei ministri.

Immaginiamo un primo ristorante con ricavi per 400 mila euro, che a giugno 2020 con il decreto Riilancio abbia ottenuto indennizzi per 2.586 euro.

Questa volta, il 15 novembre, sul conto corrente di quel ristorante arriveranno 5.172 euro. È il 200 per cento in più rispetto alla prima cifra.

Altro esempio. Un secondo ristorante che a giugno aveva avuto 14 mila euro, ora ne prenderà 28 mila. In pratica parliamo del doppio.

Un bar, invece, ma pure una pasticceria o un gelateria con lo stesso livello di ricavi del primo ristorante, avrà diritto a 4.153 euro. Perché in questo caso, il rimborso a fondo perduto supera del 150% quello ottenuto con il decreto Rilancio.

In pratica, cambiando esempio, una piccola gelateria che a giugno aveva ottenuto 2000 euro, ora ne prenderà 3000.

Andrà meglio alle discoteche, del resto chiuse da mesi, ormai. Il loro rimborso verrà aumentato del 400 per cento rispetto a quello di giugno, per un totale di 11.592 euro.

Nessun singolo ristoro potrà comunque superare il tetto di 150 mila euro.

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Decreto Ristori: i codici Ateco per gli indennizzi

Decreto ristori protesta

Ecco, in dettaglio chi riceverà gli aiuti a fondo perduto grazie al decreto Ristori, con i rispettivi codici ATECO (il codice alfanumerico che le Camere di Commercio assegnano a inizio attività in base all’appartenenza alle diverse categorie).

493210 Trasporto con taxi 100%
493220 Trasporto mediante noleggio di autovetture da rimesse con conducente 100%
561011 Ristorazione con somministrazione 200%
561012 Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole 200%
561030 Gelaterie e pasticcerie 150%
561041 Gelaterie e pasticcerie ambulanti 150%
561042 Ristorazione ambulante 200%
562100 Catering per eventi, banqueting 200%
563000 Bar e altri esercizi simili senza cucina 150%
591400 Attività di proiezione cinematografica 200%
823000 Organizzazione di convegni e fiere 200%
900400 Gestione di teatri, sale da concerto e altre strutture artistiche 200%
931110 Gestione di stadi 200%
931120 Gestione di piscine 200%
931130 Gestione di impianti sportivi polivalenti 200%
931190 Gestione di altri impianti sportivi nca 200%
931200 Attività di club sportivi 200%
931300 Gestione di palestre 200%
931910 Enti e organizzazioni sportive, promozione di eventi sportivi 200%
931999 Altre attività sportive nca 200%
932100 Parchi di divertimento e parchi tematici 200%
932910 Discoteche, sale da ballo night-club e simili 400%
932930 Sale giochi e biliardi 200%
932990 Altre attività di intrattenimento e di divertimento nca 200%
960410 Servizi di centri per il benessere fisico (esclusi gli stabilimenti termali) 200%
960420 Stabilimenti termali 200%
960905 Organizzazione di feste e cerimonie 200%
551000 Alberghi 150%
552010 Villaggi turistici 150%
552020 Ostelli della gioventù 150%
552030 Rifugi di montagna 150%
552040 Colonie marine e montane 150%
552051 Affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence 150%
552052 Attività di alloggio connesse alle aziende agricole 150%
553000 Aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte 150%
559020 Alloggi per studenti e lavoratori con servizi accessori di tipo alberghiero 150%
493901 Gestioni di funicolari, ski-lift e seggiovie se non facenti parte dei sistemi di transito urbano o sub-urbano 200%
773994 Noleggio di strutture ed attrezzature per manifestazioni e spettacoli: impianti luce ed audio senza operatore, palchi, stand ed addobbi luminosi 200%
799011 Servizi di biglietteria per eventi teatrali, sportivi ed altri eventi ricreativi e d’intrattenimento 200%
799019 Altri servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio nca 200%
900101 Attività nel campo della recitazione 200%
900109 Altre rappresentazioni artistiche 200%
900201 Noleggio con operatore di strutture ed attrezzature per manifestazioni e spettacoli 200%
900209 Altre attività di supporto alle rappresentazioni artistiche 200%
920009 Altre attività connesse con le lotterie e le scommesse (comprende le sale bingo) 200%
949920 Attività di organizzazioni che perseguono fini culturali, ricreativi e la coltivazione di hobby 200%
949990 Attività di altre organizzazioni associative nca 200%

Come detto, la percentuale è riferita al contributo ricevuto a giugno scorso con il decreto rilancio.

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Decreto Ristori: tutti gli indennizzi

Questi contributi a fondo perduto, per un totale di 2,4 miliardi, erano la parte più attesa del decreto Ristori. Un tomo di 32 articoli che sforna aiuti complessivi per 5,4 miliardi di euro, rivolti alle categorie più colpite dall’emergenza coronavirus. Imprenditori della ristorazione, del turismo, del mondo dello spettacolo e dello sport.

Partorito in tutta fretta per arginare le conseguenze delle chiusure disposte dall’ultimo Dpcm sul Covid-19, il decreto Ristori ha anche un altro obiettivo nelle intenzioni del governo. Dare una risposta alla protesta che ha portato ieri ristoratori e baristi in numerose piazze italiane –Genova, Roma, Napoli, Firenze, Milano, Torino– all’insegna dell’hashtag #siamoaterra, sfidando il divieto di assembramento.

Ma neanche la rassicurazione governativa sui tempi e i modi per l’erogazione dei contributi, insolitamente rapidi e pratici (bonifico automatico dell’Agenzia delle entrate entro il 15 novembre), ha convinto i manifestanti.

Ristoratori e baristi, pasticcieri e gelatieri ritengono i rimborsi insufficienti. Praticamente delle mance rispetto al blocco pressoché totale delle loro attività.

Per completezza d’informazione, va detto che nel decreto Ristori trovano spazio diverse altre forme di aiuto.

Sconti per gli affitti sotto forma di un credito d’imposta del 60%.

Soppressione della rata Imu del 16 dicembre.

Proroga della cassa integrazione fino a 6 settimane in più nel periodo 16 novembre/31 gennaio, per i datori di lavoro che hanno esaurito il periodo di nove settimane.

Blocco dei licenziamenti fino al 31 gennaio del 2021.

Blocco dei pignoramenti della prima casa fino al 31 12 2020.

Proroga di due mensilità del reddito di emergenza Per le famiglie sotto i 15 mila euro di reddito Isee.

Indennità di 1000 euro una tantum per i lavoratori stagionali dei settori del turismo, dello spettacolo e degli stabilimenti termali.