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panettone al peperone

Capodanno in zona rossa con un ottimo panettone al peperone dolce

Per il Capodanno 2021 in zona rossa, ecco il panettone al peperone dolce di Altino dello chef Tiziano Paolini del ristorante Prospettive
giovedì, 31 Dicembre 2020 di

Ci vuole un panettone, ma rosso, per questo Capodanno mai come quest’anno più che casalingo. Rosso, in zona rossa, per davvero.

Eccovi un panettone non solo buono ma anche particolare sia nella lievitazione che negli ingredienti.

È il lievitato preparato dallo chef Tiziano Paolini, proprietario del Ristorante Prospettive, sulle colline di Francavilla a Mare, in Abruzzo. Un luogo ideale per un pranzo rilassante, con soli 25 coperti ed una vista mare invidiabile.

panettone al peperone

Porte forzatamente chiuse al ristorante? Ci si reinventa con panettoni e torroni (altrettanto ottimi, su tutti quello cioccolato e arachide salato oppure cioccolato e frutti rossi). 

Una cosa è certa, gli abbinamenti eccentrici della sua cucina (di mare) non potevano che ispirare il lievitato natalizio per eccellenza, con una veste altrettanto singolare.

Premessa. Le mani abili dello chef, già nei menù, sono solite proporre dolci che meritano l’assaggio.

Tre sono le tipologie: il panettone classico, il panettone cioccolato, cocco e brownies (goloso) e quello con peperone dolce di Altino, cioccolato bianco e miele.      

Il panettone al peperone del ristorante Prospettive

panettone al peperone

Noi abbiamo assaggiato volutamente il più singolare dei tre, quello con peperone dolce di Altino, cioccolato bianco e miele. Sì, avete letto bene. Parliamo proprio dell’inebriante peperone abruzzese. Per essere utilizzato viene lasciato essiccare all’aria, tostato in forno ed infine macinato finemente, possibilmente con gli antichi mortai, assai rari, quanto mai preziosi. Una sorta di oro rosso, con tendenza evidente dolce e che, in questo caso, è stato utilizzato nell’impasto.

E poi c’è un miele che è famoso in tutto il mondo, quello di Tornareccio, sempre in Abruzzo.

Partiamo dalla lievitazione. Solo lievito madre, innescato dall’acqua fermentata ottenuta dai tanti melograni presenti nel giardino attiguo al ristorante. Come a dire, biologico dalla nascita.

Cinque i passaggi di rinfresco e 38 le ore di lievitazione, oltre alla pirlatura manuale. La preparazione si conclude con il classico riposo a testa in giù, per 12 ore.

Com’è il lievitato al peperone

panettone al peperone

Ma veniamo al taglio. Sapete, dispiacerebbe quasi scinderlo a metà. Impasto soffice, profumi suadenti, per giusta causa all’inizio le note burrose sono poco percebili. Bisogna precisare che l’aromaticità del peperone rosso guida un po’ tutto il gioco. Anche l’olfatto. Bello anche il colore, amplificato dalla bella alveolatura. Occhiature allungate ed irregolari come regola artigianale insegna. Un po’ rosso e un po’ arancione. Sembra fatto apposta per questo periodo.

All’assaggio colpisce l’equilibrio. Ti aspetteresti forse il contrario. Ma non è così. Anzi. 

In bocca, le note mielate e vanigliate si intersecano alla perfezione con il cioccolato, anche quello fondente a scaglie posto all’interno. Alla fine, nessuno sovrasta nessuno ed il burro durante la masticazione emerge con signorilità. Ammorbidisce, eccome. Nulla è stucchevole.

Una sinfonia di sapori sugellata da un elemento particolare, con un gusto dal profondo istinto territoriale. La dolcezza è servita ed addomesticata.

Un panettone che non passa di certo inosservato, anche per il packaging (notevole). L’icona delle Feste qui realizzata con passione e, badate bene, non per moda. Anche perché, quelli utilizzati, sono gli ingredienti che lo chef ama di più utilizzare in cucina, la sua. Intrisa di ricerca, ed un pizzico di follia, in the new red era.

Le tre tipologie di panettone, possono essere ordinate telefonicamente. C’è tempo per festeggiare la fine della zona rossa fino alla Befana.

Ristorante Prospettive. Contrada Setteventi, 9. Francavilla al Mare (CH). Tel. +393336111797

Di Andrea Mucci

Di giorno bancario, di sera un curioso scopritore dei luoghi fatti di cibo e vino, con le loro infinite storie da raccontare. Natio della terra d’Abruzzo, dove occhi e pancia vogliono sempre la loro parte