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Porta la tazza: l’idea per evitare i bicchierini usa e getta del caffè è virale

Porta la tazza, anzi, #portalatazza, è l'iniziativa ecologica che vuole evitare di servire il caffè nei bicchierini di plastica monouso
mercoledì, 21 Aprile 2021 di

Si scrive #portalatazza, ma si legge “Porta la tazza” l’iniziativa ecologica e conveniente del bar Ciabot di Borgata Corbiglia, in provincia di Torino. E ogni 10 caffè serviti nella tua tazza, il Ciabot te ne offre uno.

Va detto per dovere di cronaca, però, che il bar torinese ha rilanciato, e incentivato con il caffè omaggio, una idea giunta dall’Inghilterra qualche giorno fa.

È stato il coffeshop Otto’s Coffee House & Kitchen di Sevenoaks, cittadina del Kent, a decidere di servire solo caffè in tazze personali.

Il motivo era spiegato, su Twitter, con una eloquente foto di bicchieri usa e getta utilizzati nei giorni precedenti. Una montagna di rifiuti. Sì, è vero, si tratta di bicchierini riciclabili, ma sapete quanti se riciclano davvero? Solo uno su 10, per svariati motivi.

E, allora, senza contravvenire alle regole ecco la buona ed ecologica idea.

L’hastag “porta la tazza” è diventato virale in men che non si dica. Ha attraversato la Manica e dall’Inghilterra è arrivata al Ciabot. E potrebbe venir copiata da tanti altri bar.

A differenza dell’Otto’s Coffè, i titolari del Ciabot hanno lanciato l’idea “all’antica”: infatti, lo hanno scritto a pennarello su un cartello apposto fuori dal bar, i clienti l’hanno resa virale facendo girare sui social la foto e conquistando più di 11.000 condivisioni.

La modalità di partecipazione è molto semplice: al mattino, quando esci da casa, porti la tua tazza con te e la conservi in borsa, nello zaino, in auto e quando vai al caffè la porgi al barista che ti servirà la bevanda d’asporto. Doppio vantaggio: tu berrai finalmente un buon caffè, thè o cappuccino in ceramica, il mondo si risparmierà l’enorme spreco dei bicchieri di plastica.

In più, ogni 10 caffè o cappuccini avrai in omaggio 1 caffè.

Porta la tazza: come funziona

porta la tazza caffè

Ma come rimanere entro le regole di sicurezza sanitarie?

“Porgiamo un piattino sul bancone sul quale le persone appoggiano la tazzina personale. A questo punto appoggiamo il piattino pulito e sterilizzato sulla macchina del caffè. La tazza del cliente non viene mai toccata da noi”, tengono a spiegare dal Ciabot.

L’iniziativa non ha alcuno scopo di lucro. “Nasce semplicemente per sensibilizzare tutti noi a cercare di produrre meno immondizia e rifiuti possibile – dice Vincenzo, il gestore del Ciabot -. Da novembre scorso possiamo servire cibi e bevande solo da asporto e consumate lontano dal locale – ricorda -. E solo il nostro bar, da allora, ha prodotto circa 13 mila bicchieri mono uso, oltre a palettine e coperchi, migliaia di vaschette e sacchetti per l’asporto e tutti i loro relativi imballaggi”.

Si tratta, dunque, di una iniziativa di sensibilizzazione, che ovviamente da sola non risolverà il problema dell’enorme aumento dei rifiuti causati dal regolamento per la somministrazione di cibi e bevande in “era” Covid. Ma #portalatazza sta facendo il giro dei social, e ne parla anche la stampa, creando un precedente che invoglierà altri bar e locali a prendere ad esempio il Ciabot di Torino.

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