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Variante Delta. Rischio ristoranti per il ritorno in zona gialla

La Variante Delta rialza la curva dei contagi in Italia e il rischio è il passaggio alla zona gialla con uno stop ai ristoranti al chiuso
domenica, 11 Luglio 2021 di

La Variante Delta del Coronavirus fa paura anche in Italia. I rischi di una nuova ondata di contagi da Covid-19 in piena estate diventano più concreti.

Il ministero della Salute e il Cts hanno lanciato l’allarme per la rapida diffusione della Variante Delta nel nostro Paese. Il governo italiano ha deciso di convocare in settimana una cabina di regia ad hoc per analizzare i dati provenienti dall’Europa e agire in tempo.

Gran Bretagna, isole spagnole e Francia hanno visto aumentare la curva del contagio proprio per effetto della Variante Delta che è diventata predominante.

I tecnici del Cts si sono riuniti venerdì e i dati che rimbalzano dalla Spagna non fanno stare tranquilli. In penisola iberica i nuovi positivi erano 2.711 il 26 giugno, ma ben 21.879 il 9 luglio.

In Italia invece l’incidenza della Variante Delta è ancora bassa, ma la curva ha cambiato verso, con un aumento del 41% in sette giorni. Si è passati dal 5% di maggio al 16,7% di due settimane fa per arrivare al 27,7% di venerdì.

A fine luglio potremmo arrivare a 3 mila nuovi positivi ogni giorno per raggiungere al 30 agosto un numero di casi tra gli 8 mila e gli 11 mila al giorno. Sempre che non sfuggano di mano tracciamenti e cluster.

Malta ha visto raddoppiare i casi dovuti alla Variante Delta. A Cipro sono in forte crescita, ma a stupire è l’Olanda. In 24 ore ha segnato oltre 10mila positivi. Solo una settimana fa erano sotto quota 1.000. Una velocità di crescita senza precedenti. Se in Italia dovesse succedere lo stesso significherebbe che sabato 17 luglio saremmo a 10.000 contagi. Gli stessi previsti invece per fine agosto.

Rischio zona gialla per l’Italia

Contenere la diffusione della Variante Delta è l’oggetto della cabina di regia della settimana.

Il motivo è evidente agli esperti, come sottolinea Repubblica. Nel giro di due settimane alcune Regioni torneranno in zona gialla, perché avranno un’incidenza superiore a 50 casi settimanali per 100 mila abitanti.

Lo dicono i contagi della settimana tra domenica 4 luglio e sabato 10.

A rischio sono Sicilia (incidenza a 21), Campania (19), Abruzzo (16,6) e Marche (15,3).

Ma l’aumento dei positivi al contagio dovuto alla Variante Delta c’è anche nelle altre Regioni.

Se i tassi di crescita dovessero essere anche solo simili a quelli spagnoli, quasi tutte le aree del Paese lascerebbero la zona bianca entro poche settimane.

Lo spettro è rivedere in agosto l’Italia in zona gialla per un’accelerazione dei contagi tra i più giovani non vaccinati dovuta a maggiore socializzazione e spostamenti per le vacanze. E a rischio sarebbe quella quota di over 60 ancora non vaccinati che farebbe ripartire la pressione sugli ospedali.

Lo stato d’emergenza in Italia è previsto fino al 31 luglio. Ciò significa che le zone a colori si riattivano in automatico al crescere dei contagi per 100.000 abitanti. Proprio per questo molte amministrazioni locali premono sul ministero della Salute per rivedere gli indicatori in base ai quali si assegnano i colori. La richiesta è di tenere in maggiore considerazione la pressione sugli ospedali rispetto al numero dei contagi. Ciò in ragione della barriera offerta dalle vaccinazioni che, però, per essere efficace deve essere completa con le due dosi. E bisognerà quantificare il grado di protezione rispetto alla Variante Delta. Pzifer e Biontech ipotizzano un decremento dell’efficacia di protezione al 64% e la necessità di una terza dose.

Variante Delta e stop alle sale al chiuso dei ristoranti

La linea della prudenza in Italia sembra portare alla decisione di evitare la riapertura delle discoteche. L’esempio di Israele, un po’ il faro della campagna vaccinale di primavera, induce alla cautela. Il governo israeliano ha fatto marcia indietro rispetto all’abolizione dell’obbligo della mascherina negli spazi chiusi.

Di segno opposto la strategia britannica che, pur rimandando di un mese, ha deciso il liberi tutti. Pur ammettendo che ci saranno aumenti dei contagi (e decessi), dal 19 luglio non ci sarà più obbligo legale di mascherina e di distanziamento sociale. Sarà una scelta dei singoli indossarla o restare a un metro d distanza.

In Italia, la discussione è ferma al nodo delle riaperture delle discoteche ventilate per agosto. Ma alla luce dei nuovi dati e della possibilità di un ritorno in zona gialla, lo scenario cambia.

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi vorrebbe prorogare lo stato d’emergenza dal 31 luglio al 31 dicembre. E questo soprattutto per evitare di depotenziare la struttura commissariale della campagna vaccinale guidata dal Generale Francesco Paolo Figliuolo.

Se ciò accadesse, resterebbe in piedi anche l’impianto delle zone a colori. E con l’ingresso delle regioni in zona gialla per effetto della Variante Delta si ritornerebbe all’antico.

Ristoranti, bar, pizzerie resterebbero aperti a pranzo e a cena. Il dubbio è se solo negli spazi all’aperto se fosse acclarata la maggiore contagiosità della Variante Delta negli spazi chiusi.